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giovedì, Aprile 25, 2024

Muro: “Oggi incontrerò Iovine per sottoporre alla sua attenzione la mia idea”

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E’ durata poco l’assenza di Procida da una categoria importante a livello regionale. Infatti, dopo che il presidente Luigi Muro ha ceduto l’Asd Isola di Procida in mani ischitane – che la trasformeranno a breve in Sporting Ischia – lo stesso ex patron ha inteso non ripartire dalla Prima Categoria, come era possibile, ma addirittura dalla Promozione, acquisendo la Asd Florigium, fino ad allora al centro di un balletto di voci e finti interessamenti flegrei. L’operazione è andata a buon fine pochissimi giorni fa, ma ora – però – ci sarà da organizzare la società in tutte le sue componenti. Per capire meglio come avverrà il tutto e per conoscere anche le eventuali difficoltà che ancora sono davanti al nascente progetto, abbiamo intervistato proprio Muro, che probabilmente resterà a capo del sodalizio procidano.

Presidente Muro, dopo aver acquisito il Florigium e quindi la possibilità di far giocare il Procida in Promozione, ci sarà da organizzare la nuova società, il nuovo organigramma. A che punto rispetto a questo?

“Innanzitutto dico che col Florigium abbiamo chiuso, anche se per scrupolo dico che mancano ancora alcuni adempimenti, che sono dei passaggi burocratici che preoccupano relativamente perché facilmente risolvibili. Ora, comunque, è il momento di mettersi al lavoro per organizzare non solo la prima squadra ma anche il Settore Giovanile, che intendiamo rilanciare con una certa efficienza”.

Possiamo dire che resterà lei a capo della società, oppure intende delegare qualcuno?

“Sicuramente mi sono impegnato ed esposto in prima persona, però se ci sarà qualche forza nuova, qualche giovane che vorrà fare il presidente, io sarò ben lieto di starci ugualmente e contribuire ugualmente. Comunque nei prossimi giorni decideremo con calma, lasciando aperte tutte le caselle, in modo da consentire a chiunque voglia avvicinarsi di trovare tutte le possibilità”.

I tempi tecnici oggi quali sono per organizzarvi ufficialmente?

“Visto che non possiamo cambiare denominazione, i tempi da rispettare sono quelli relativi all’iscrizione della squadra in Promozione, che scadrà il 27 luglio. Quindi prima di quella data dovremo darci un organigramma. Intanto, ieri abbiamo svincolato tutti i giocatori di Isola di Procida e Florigium, che pertanto sono liberi di scegliere con chi andare”.

E’ abbastanza di dominio pubblico che l’allenatore della squadra potrebbe essere Giovanni Iovine. Mi conferma questa notizia?

“Con Iovine non mi sono ancora incontrato, ma sicuramente fa parte di quei tecnici a cui sto guardando. Sto pensando ad un team tecnico molto allargato, che non guardi solo alla prima squadra ma un po’ a tutto. Nei prossimi giorni incontrerò persone che ritengo valide per ricoprire questi ruoli e fra queste c’è anche Giovanni Iovine, che incontrerò domani (oggi, ndr) ma c’è anche Biagio Lubrano. Comunque non abbiamo ancora individuato chi sarà l’allenatore e non abbiamo dato incarichi. Ad Iovine esporrò la mia idea e se lui sarà d’accordo magari andremo avanti insieme. Comunque, posso svelare che sicuramente un giovane rivestirà un ruolo dirigenziale importante, ovvero Mario Lubrano, l’ex addetto stampa, che ricoprirà il ruolo di Direttore generale con ampia delega sul mercato e la squadra”.

Nei giorni scorsi avevo ipotizzato i nomi di alcuni calciatori che avrebbero potuto formare l’ossatura del nuovo Procida. Fra questi c’erano Bardet, che però è andato al Casoria, Micallo, i fratelli Costagliola e suo figlio Fabrizio. Cosa può dirmi in merito?

“Bardet ha avuto una buona offerta di lavoro in terra ferma ed ha deciso di accettarla, ma per lui a Procida ci saranno sempre le porte aperte. Micallo invece è possibile che resti, anche se ha molte richieste. Fabrizio, mio figlio, si è ripreso dall’infortunio e ci sarà. Sugli altri nomi non mi sbilancio, anche perché il DG ha pieno mandato su ciò, l’unica cosa che gli ho chiesto è di portare in squadra più giocatori procidani possibile”.

Per quanto riguarda il Settore Giovanile come stanno veramente le cose a Procida? Pare ci sia una costola della vecchia società che recalcitra…

“Si, c’è una iniziativa che nasce da tecnici che facevano parte della nostra associazione. Abbiamo provato a fargli capire che fare due cose non è opportuno, ma pare che sia restii a ragionare nello stesso mio senso. Ritengono che il loro progetto debba essere autonomo che tutto al più potrebbero aderire ad una collaborazione con noi. Comunque parliamo di una realtà che ancora non è nata e che fa capo ad alcuni tecnici che stavano con me riunitisi intorno a mister Cibelli. Sono molto dispiaciuto da questa cosa. Ritengo che in una piccola realtà come Procida basti un’unica associazione sportiva. Se ci sarà questa frattura non dipenderà da me, che ho concesso tutto lo spazio tecnico e societario necessario a tutti loro. Credo abbiano puntato troppo presto sul fatto che Procida potesse non avere una prima squadra. Purtroppo, dopo tanti anni, non mi conoscono ancora bene e ciò mi stimolerà a lavorare meglio. Noi andremo per la nostra strada e loro per la loro. Vedremo alla fine quale sarà il soggetto migliore. Sono abituato alla competizione”.

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