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sabato, Aprile 20, 2024

Monterone, asilo politico

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A Forio non manca la polemica. Anzi. Vito Iacono apre un nuovo fronte soprattutto con Stani Verde e l’opposizione consiliare.

«Forio, isola d’Ischia, dove ci si accorge che gli asili – scrive Iacono – non sono a norma dopo l’inizio dell’anno scolastico, con buona pace di tutti!!!  Dopo la realizzazione autunnale dell’impianto antincendio all'”Aurora” ora tocca all’asilo di Monterone.  La politica??? Tace!!! Fatta salva qualche eccezione “extraconsiliare” come l’ottimo Nicola Manna. Il solito ridicolo scaricabarile! Ma non è tempo di polemica!!! I bimbi devono tornare subito a scuola limitando il disagio delle famiglie, ma soprattutto per godere di un loro diritto che noi abbiamo l’obbligo di tutelare! Penso si possa e si debba pensare da subito ad una soluzione tampone individuando un immobile sempre nell’area della frazione (albergo in chiusura per la pausa invernale, sala parrocchiale, etc.) evitando il disagio di andare a Panza e comunque – conclude -, laddove si dovesse proprio andare a Panza, prevedere un servizio di scuola bus per evitare di risolvere un problema creandone altri. Pazienza!»

Ma l’ex consigliere comunale aggiunge e sottolinea colpendo a destra e manca.

«Ribadisco che non ho voglia di fare polemiche e men che meno di strumentalizzare il disagio delle famiglie o i diritti lesi dei bambini, ma penso che questo Paese abbia bisogno di verità. Non c’è e non ci può essere una burocrazia che non salvaguardi la sicurezza ed i diritti dei un bambino. I ritardi sono ingiustificabili ed insopportabili, ma lo sono ancora di più i conniventi silenzi. Un solaio che non regge o una carenza in materia di sicurezza come l’assenza dell’impianto antincendio non sono situazioni non preventivabili. Ora il rischio è che la soluzione del problema sia peggiore del male in materia di agibilità e di salubrità dei locali. Ma ripeto non voglio fare polemica solo dare qualche consiglio. Un bando straordinario ed urgente per reperire locali adeguati ed idonei.

Non riesco a rassegnarmi alla circostanza che nessuna forza politica di opposizione presente in consiglio comunale riesca ad essere degna interprete dei diritti e dei bisogni dei nostri concittadini.

I limiti di questa amministrazione erano e sono noti, ma non può essere solo colpa loro o del sindaco. Un Paese che non si indigna difronte a determinante circostante è di fatto malato, già morto e senza futuro. Anzi a breve incontrerò il Sindaco perché non mi rassegno, c’è una storia di uomini e donne di grande dignità, orgoglio e ricca di valori che vanno recuperati e messi al centro del confronto.»

Dalla minoranza consiliare, invece, arriva una manovra diversa e più politica. Non ci si lascia a commenti social o altro, bensì, è stata protocollata in queste ore una richiesta di convocazione di consiglio comunale. Un ordine del giorno che, inevitabilmente, metterà al centro non solo la questione Monterone, ma l’intera “patata bollente” dell’edilizia scolastica. Dal gruppo di Stani, infatti, c’è la ferma decisione di voler affrontare il sindaco e la sua amministrazione nel luogo deputato, la sala del consiglio comunale, per metterlo davanti alla sue responsabilità e fare in modo che si impegni.

Dino D’Abundo, nel frattempo, non lascia spazio ai dubbi: “Il sindaco arriva tardi. Come al solito ha messo gli interessi della sua maggioranza e le beghe politiche di deleghe e altre cose secondarie al posto dell’interesse primario dei figli di Forio. Ieri mi hanno detto che si pavoneggiava al Balsofiore. Senza neanche un po’ di vergogna per aver lasciato molti studenti senza un plesso. Si prenda le sue responsabilità e faccia il serio”

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