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“Mitigare i Rischi: la conoscenza a tutela del territorio”. Obbiettivo Ischia sicura per evitare nuov disastri

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Si è tenuto Lunedì 25 marzo 2019, a Villa Doria D’Angri, sede dell’Università Parthenope di Napoli, il convegno “Mitigare i Rischi: la conoscenza a tutela del territorio” la Sigea (Società Italiana di Geologia Ambientale), associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, presenterà il volume dal titolo “Rischio sismico in Italia: analisi e prospettive per una prevenzione efficace in un Paese fragile”. 

Ischia con le sue fragilità e i suoi terremoti, non solo l’ultimo drammatico del 2107, ancora protagonista.  

Il Convegno, organizzato dalla Sigea, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania e l’INGV, ha intesi affrontare, in chiave interdisciplinare e multisettoriale, i rischi rappresentati dagli eventi naturali: sismico, vulcanico e geo-idrologico. L’evento, che ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Regione Campania, con l’intento di promuovere la cultura della prevenzione e della mitigazione dei rischi da eventi naturali. Vasta e selezionata la platea. I relatori sono stati indicati tra i massimi esperti sui temi trattati.

Gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato che l’Italia è un Paese “fragile” e la sua fragilità si evidenzia ogni volta che si determina un evento vulcanico, sismico o geo- idrologico comportando gravi rischi sia per la popolazione che per i beni architettonici e le infrastrutture. In particolare, i terremoti che si susseguono da Nord a Sud non causano solo la perdita di tante vite umane, ma anche una serie di ripercussioni che incidono fortemente sullo sviluppo economico delle popolazioni colpite, soprattutto se si tratta di piccoli borghi situati nelle aree interne del Paese.

Alcuni degli interventi centrali del Convegno sono stati infatti dedicati all’alta vulnerabilità dei centri storici, patrimonio unico ma purtroppo altamente esposto ai rischi nel nostro Paese.

Diversi gli interventi dedicati alla mitigazione dei rischi sismico e vulcanico nelle aree vulcaniche Napoletane. Oltre al delicato caso Ischia, si è armato dei terremoti di Centro Italia ed Emilia Romagna, del bradisisma flegreo e del rischio sismico nelle aree vulcaniche. In particolare, si è parlato di nuove prospettive per i Piani di Emergenza vulcanica e della sismicità in aumento nell’area flegrea e al progetto di riqalificazione è possibile ricostruzione delle aree di Ischia interessate dagli ultimi eventi tellurici. Il progetto curato dal DIARC nell’ambito dell’accordo quadro con i comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno e soprattutto degli studi del Professor Giuseppe De Natale per fare di Ischia un “Modello di Sicurezza“. L’idea di riduzione del rischio residuo e di aumento delle condizioni di sicurezza ad Ischia per cui il vulcanolo Napoletano si sta battendo ormai dall’agosto 2017. Ad Ischia i terremoti avvengono e resta imprescindibile la messa in sicurezza del territorio e del suo patrimonio edilizio.

Particolare attenzione è stata infatti dedicata al rischio sismico sull’isola d’Ischia, in relazione al terremoto distruttivo del 21/8/2017. In tal senso si è discusso à dell’importanza ed urgenza della messa in sicurezza delle zone urbane più esposte, anche alla luce dei dati storici, e soprattutto del disastroso terremoto del 1883 che rase al suolo Casamicciola, che fu preceduto da diversi terremoti minori ma comunque distruttivi; l’ultimo dei quali avvenne appena due anni prima, e causò circa 160 vittime.

A proposito de temi trattati, Antonello Fiore, Presidente nazionale Sigea afferma che “si tratta di una iniziativa editoriale particolarmente interessante in quanto raccoglie i contributi dei massimi esperti in materia di rischio sismico e fa il punto della situazione sugli sviluppi raggiunti dalla ricerca italiana in questi ultimi 40 anni, a partire dal terremoto del Belice e da quello del Friuli. Inoltre – aggiunge Antonello Fiore – l’evento di Napoli di questo 25 marzo si colloca in una azione di disseminazione della cultura della prevenzione dai pericoli naturali che la Sigea ha avviato a partire dalla presentazione del volume alla presenza del Ministro Sergio Costa lo scorso 2 ottobre al Senato della Repubblica, e che ha già visto eventi analoghi diverse città italiane come Piacenza, Firenze, Palermo, Camerino, Potenza, Bari, Roma, Perugia, Messina, Genova. Il Presidente Sigea sez Campania/Molise Gaetano Sammartino sottolinea che “occorre perseguire con decisione, soprattutto in Campania e Molise , una politica di intervento finalizzata al significativo incremento delle condizioni di sicurezza dal punto di vista sismico perchè oramai sappiamo che le case che crollano per effetto dei terremoti sono state costruite in aree conclamate sismiche con tecniche inadeguate per resistere allo scuotimento sismico”

Il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania Egidio Grasso ha ribadito “Il primo passo per un’efficace prevenzione non può che partire dall’aumento della consapevolezza del rischio nel cittadino. Le carte del rischio idrogeologico e i piani di emergenza comunale, ad esempio, sono elaborati fondamentali che andrebbero continuamente divulgati tra i cittadini avendo cura di semplificarne la lettura e di renderli accessibili anche ai non addetti ai lavori. Per il rischio idrogeologico l’APP GeoRisk, realizzata su suggerimento dell’Ordine dei Geologi della Campania, già oggi consente al cittadino di individuare facilmente la posizione della propria abitazione e di verificarne il livello di rischio. Per il rischio sismico c’è ancora tanto da fare, ma i piani di emergenza comunale e le carte della vulnerabilità sismica degli edifici potrebbero essere di grande aiuto”.

Al convegno, il cui riferimento è stato il Prof. Giusepep De Natale, articolato in due sessioni,hanno partecipato importanti personalità del mondo accademico, scientifico e istituzionale che si confronteranno sulla capacità di tradurre in politiche, norme e piani le necessarie azioni per la salvaguardia delle vite umane e per evitare la perdita irreversibile di parte del nostro patrimonio culturale, storico e architettonico di inestimabile valore.

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