Abbiamo vissuto, tutti, il periodo della fobia da meningite. I due casi che si sono sviluppati a Serrara Fontana durante gli scorsi mesi invernali ci hanno tenuto tutti sugli attenti. Un periodo particolare in cui la collaborazione tra Amministrazione Comunale, ASL e Sistema Sanitario Regionale ha saputo mostrare il lato positivo della cooperazione tra istituzioni.
Durante la due giorni di Napoli, in cui la Regione Campania ha celebrato gli “stati generali della sanità” c’è stato un riscontro molto positivo di quanto accaduto sulla nostra isola. Durante il suo intervento, il prof. Tascini, eccellenza di tutta la nostra sanità, ha pubblicamente ringraziato il sindaco Caruso e l’amministrazione di Serrara Fontana per aver realizzato un “modello Ischia” in quanto alla vaccinazione da meningococco.
Tascini, ha illustrato come la nostra isola abbia saputo reagito al problema realizzando, in tempi record, una campagna vaccinale gratuita che ha permesso a 7000 utenti (adulti e bambini) di difendersi dal virus.
Il “modello Ischia” che ha presentato il direttore del Dipartimento delle Malattie Infettive ed Urgenze Infettivologiche dell’Ospedale Monaldi è proprio quello che è stato realizzato con la regia di Serrara Fontana grazie alle intese tra il sindaco Caruso e il direttore dell’ASL Napoli 2Nord, il dottor Antonio D’Amore e che venne presentato alla cittadinanza durante un interessante convegno a cui presero parte i dottori Tascini, Fraganza, Attanasio, Di Costanzo, Coppola e Aiardo.
Va ricordato, infatti, il ruolo fondamentale dell’ASL che con tempestiva sollecitudine ha organizzato tutti i dettagli tecnici e medici della vaccinazione. Una reazione diversa da quella che si era registrata in altri luoghi. Vale la pena ricordare, ai fini statistici e non solo, che una iniziativa analoga su assunta a Firenze solo dopo il ventesimo caso di morte da meningite.
E oggi, con la paura dei quei giorni e con il cuore ancora sofferente per la perdita della piccola Vittoria e il giovane Lino Maltese, è di consolazione sapere che il mondo della sanità prenda a modello la strategia adottata ad Ischia.