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venerdì, Marzo 29, 2024

Massimo vuole un chiosco per la commara al Lido

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Gaetano Di Meglio | Ormai il livello della vergogna lo abbiamo superato. Massimo Trofa sta piazzando un altro colpo che fa passare Paolo Ferrandino per un novellino della politica.
Dopo aver incassato il via libera per l’occupazione del suolo pubblico, firmato da Salvatore Marino, ieri ha presentato alla competente Commissione Edilizia la pratica, a firma sua, per il parere paesaggistico necessario per l’installazione di un chiosco bar, dalle dimensioni contenuti di 4,5metri per 2 nella piazzola che è stata realizzata, pochi mesi fa, dall’amministrazione.
Un colpo al cuore, per metà autorizzato e per che per l’altra metà se la vedrà il sindaco Enzo Ferrandino a fare le telefonate giuste per fargliele avere.
Per un nulla osta paesaggistico, oltre a Nas ‘e Can, bastano solo 2 componenti della commissione edilizia. Enzo non si deve sbattere troppo.
Chi, invece, si deve sbattere dovrebbero essere gli altri consiglieri comunali e, soprattutto, al società civile che, a breve, si vedrà piazzato un “cesso” panoramico al Lido. Un pugno nell’occhio e una progettazione inutile. Completamente inutile.
Ma per chi ha lavorato Massimo Trofa? Per la sua compara di matrimonio, la signora Maria Cristina Turacci.
Si, avete capito bene, la testimone di nozze. Una cosa in famiglia. Una cosa che supera lo vergogna di tutte le cose consentite fino a poco fa.
Ma fino a quando dobbiamo sopportare questo andazzo amministrativo? Sorelle, amici di infanzia, nipoti nello staff, mariti che incassano progettazioni, fratelli che ricevono rateizzazioni che altri si sognano, fratelli che occupano abusivamente il suolo pubblico per mesi e il comune non vede. Componenti che si scambiano di padre in figlio e fanno assumere le fidanzate negli staff.
E non parliamo della gestione edilizia. E non parliamo delle altre “porcherie” nascoste in casa Genesis. Una cloaca amministrativa a cielo aperto che, giorno dopo giorno, sforna schifezze una dopo l’altra.
Il consigliere comunale progetta il chiosco per la commara di matrimonio, riceve il parere dal dirigente dell’UTC e i suoi uomini nell’ufficio tecnico già avevano preparato il fascicolo, riceve il suolo pubblico dal dirigente a cui il sindaco ha “promosso” la sorella dalla strada agli uffici e ora si passa alla commissione edilizia per il parere. E tutto questo arriva il 30 gennaio, ovvero, 24 ore la convocazione del consiglio comunale dove si deve approvare il bilancio. Un passaggio necessario per l’ente. Un passaggio che, altrimenti, manda in tilt l’amministrazione.
Un ricatto per il sindaco chiaro chiaro. Se non mi garantisci il chiosco per la mia commara di matrimonio io non ti voto il bilancio, anzi non vengo proprio in consiglio. E se Massimo non va in consiglio anche gli altri che, nel frattempo, servono solo per alzare la manina, potranno avere mal di pancia. Ed Enzo sta nuovamente sotto pressione e quasi senza maggioranza.
Ma se non reagisce e Massimo ha il suo ok per il chioso per la commara è tutto liscio. Tutto apposto. Il paese si trova con un cesso su uno dei punti più panoramici del comune e il sindaco se ne può fregar di meno, tanto lui conserva la poltrona.
E’ questo il livello a cui siamo arrivati?
Pensate che ad Ischia Risorsa Mare, dopo la nomina del nuovo liquidatore, l’avvocato Cuomo si è vissuta una vera e propria guerra fredda. Da una parte Antonello Sorrentino e dall’altra Luca Spignese. I migliori rumors del paese raccontano che fino a quando non hanno capito come dividersi i 3000euro mensili non c’è stata la firma. O meglio, una firma che è arrivata a scadere del 2018 dopo che si è definito che 1500 euro al mese vanno al rappresentante di uno e altri 1500 al rappresentante dell’altro.
E’ questo il livello di questa maggioranza. E’ questa l’unico impegno che questa maggioranza impegna ogni giorno. La cura dei fatti propri o dei propri parenti prossimi, lo sperpero di danari pubblici (pensate a Piazza degli Eroi e ai lavori inutili che stanno facendo), l’uso errato delle strutture pubbliche (pensate al parcheggio ex Jolly vuoto!), l’uso errato delle scelte sulla mobilità (pensate al bus perennemente vuoto di Zizì che crea solo traffico) per non parlare dei rapporti interrotti con le categorie (pensate alla crisi dei taxi).
Tutto questo al sindaco non importa. Lui dice a tutti si, così nessuno gli si mette contro. Dice si a Gianluca sotto banco, dice si a Massimo anche ai “cessi” sul belvedere, dice si a Paolo, si a tutti. Lui ha la sola preoccupazione di non essere sfiduciato e di non essere mandato a casa. Tanto alla fine, l’unica cosa che non gli importa è il paese.
Ma possiamo consentire che un consigliere comunale firmi un progetto, quasi per se stesso, se lo faccia approvare e nessuno dice nulla. Ma questo assalto alla diligenza quando deve finire? Ma quando si mettere al centro del dibattito politico del comune di Ischia qualche argomento che non sia diretto ad un interesse privato e diretto di qualche amministratore ma che, invece, abbia una valenza pubblica e sociale?
Gli appalti devono andare alla ditta che piace all’assessore altrimenti “buttiamo” nel cesso 2 milioni di finanziamento. Il maxi lavoro pubblico che blocca un intero territorio (la Siena), deve andare avanti o non andare in questo caso, indisturbato e fare quello che vuole, o meglio, non fare.
Quando finirà tutta questa scandalosa macchina dell’orrore a Via Iasolino?
Qualcuno stacchi la spina. Fate presto!

www.ildispari.it

5 COMMENTS

  1. Enzo rischia di passare alla storia come uno dei peggiori sindaci di Ischia.
    Durante la campagna elettorale diceva di voler innalzare il livello del turismo ischitano, parlava di un logo con la I maiuscola e cinque stelle dorate sopra…
    E invece autorizza l’installazione di un cesso nella piazzola al lido, piazzola che avranno progettato già con l’intenzione di piazzarci dentro l’obbrobrio per accontentare Massimo.
    Sempre più Ischia low-cost 🙁

  2. Giustamente se lo merita! Viene dalla stessa casta che e padrone delle concessioni demaniali del isola. E per scelta divina che gli dovrebbe essere concessa!

  3. Vi siete mai chiesto chi ha inventato questa creatura ed a quale immagine e somiglianza l’ha modellato?

  4. Che un fulmine lo colga prima che sia troppo tardi!
    Nessuna vergogna per chi lo concede e per chi consente di tenere ancora le altre baracche dei pescatori sul lido d’Ischia!

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