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venerdì, Aprile 26, 2024

Maria Grazia Di Scala: “Vorrei tanto vedere un sindaco donna a Barano.”

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Intervista.

 

Siamo ad un anno e mezzo dall’elezione a consigliere regionale. Quale è il primo bilancio?
«Il bilancio tecnicamente comporterebbe una valutazione tra le attività e le passività. Trattandosi di una attività che io svolgo da consigliere di opposizione non è che vi sia un bilancio del genere da fare. E’ sicuramente, però, positivo l’impegno che ci ho profuso e che continuerò a profondere . Torniamo subito all’attacco su una serie di problematiche, non ultime le problematiche relative ai trasporti, in particolare quelli marittimi. Mi riferisco agli orari, che sono ancora una piaga, il problema della navetta tra Molo Beverello e Calata Porta di Massa che è stata soppressa. Sono in attesa della convocazione, da parte del presidente della IV Commissione Cascone, dell’incontro sulla EAV bus, anche se mi ha riferito di ritenere la questione superata dopo l’arrivo degli autobus sull’isola. Certo questo è un banco di prova per il futuro, visto che oggi abbiamo gli autobus dopo una stagione davvero nera; vedremo in primavera cosa accadrà. Trasporti marittimi come prima cosa da affrontare e poi c’è la questione, atavica, della sanità, del nostro ospedale, delle mancate risposte date dal direttore generale D’Amore. Le problematiche non sono poche.”

La morte della piccola Tea nella vicina Procida deve essere un campanello d’allarme in questo senso. Procida ha bisogno di maggiori attenzioni, calcolando anche il fatto che vi è un unico pediatra in tutta l’isola.
“Sicuramente l’isola seppur piccola è abitata stabilmente e già solo questo dovrebbe bastare per far propendere chi di dovere a dotarla di un presidio come il nostro. Purtroppo le risorse destinate alla sanità non sono molte. Il presidente De Luca non pone attenzione ai territori isolani, come aveva promesso, e a ruota lo segue D’Amore. Capisco le risorse, ma capisco che le esigenze dei territori isolani sono più pregnanti rispetto a quelli della terraferma, ben diversi e andrebbero diversamente considerati.”

Apriamo la parentesi Eav. Questi 600mila euro sembrano un aiuto di Stato?
“E’ un aiuto di Stato che ha ottenuto De Luca grazie ai suoi rapporti con Renzi e alla promessa, probabilmente, di far votare “sì” al referendum. La coincidenza temporale è evidente. E’ un aiuto di Stato che dovrebbe aiutare, se l’operazione andrà a buon fine, l’EAV ad uscire dalla mole di debiti accumulata già dall’era Bassolino. Vedremo che cosa accade poi perché questo non significa che automaticamente riparte il trasporto su gomma: dai bilanci che ho visionato tutti i soldi destinati ai trasporti sono sottratti rispetto alle previsioni originarie, al trasporto marittimo e su gomma, e vanno al trasporto su ferro.”

Quindi da tutto questo non vedremo qualcosa di buono…
“Sicuramente non nel futuro immediato.”

Questo è l’aspetto regionale sui due problemi più sensibili. Invece quale è il rapporto tra il politico Maria Grazia Di Scala e le amministrazioni isolane? C’è ancora la concezione della divisione dei partiti o si procede in sinergia?
“Purtroppo devo dire che, l’avere un rappresentante politico dovrebbe indurre al superamento di certi steccati e della visione partitica, portando alla collaborazione e sinergia. Ma questo non accade. Io ho rapporti formali con tutte le amministrazioni, amicali con alcune di esse e, però, si va avanti su canali, spesso, paralleli e separati. Questo mi amareggia ma sono scelte di partito alle quali non posso replicare.”

Forza Italia come è?
“E’ un partito che ha avuto il suo boom e ora è un po’ in declino anche se si parla di ripresa. Certo è un po’ il centrodestra che ha smarrito un po’ la via. Adesso si dovrà partire da una ricostruzione del centrodestra e deve partire anche dall’isola questo discorso.”

Lei oggi è l’incarnazione della polita sul territorio che ha avuto di più. La sua elezione ha significato qualcosa, sull’isola ha stravinto e ha avuto un trend positivo in terraferma. Questa vittoria e il suo ruolo nel centrodestra, ad Ischia, Le viene riconosciuto?
“Sicuramente, anche visto le incombenti elezioni amministrative che ci saranno in alcuni comuni ci si inizia a muovere e, diciamo, che rappresento un punto di riferimento per coloro che si vogliono opporre alla logica di sinistra e del PD. Il cammino è ancora lungo ma questo mi consola. E’ come se io riscontrassi nelle nuove classi dirigenziali la volontà di fare di me un punto di riferimento, cosa che non può che farmi piacere per l’esperienza.”

Quindi ci sono nuove classi?
“Sì, ci sono persone nuove. Ma non voglio dire chi siano questi nuovi nomi che si affacciano sul mondo della politica in vari comuni.”

Si presenta come una persona che ha fatto strada, da consigliere comunale a Barano, dove vi è un “clan” molto sentito e dove il maschilismo rappresentava una forma mentis politica. Ad un giovane, un volto nuovo che si appassiona alla politica e che ti conosce, cosa consigli?
“Di stare in mezzo alla gente, essere presente sul territorio, risolvere piccoli problemi, quelli ai quali che sembra non vi siano soluzioni ma poi bastano piccole accortezze. La vicinanza al territorio e all’elettore fa guadagnare la fiducia e il consenso elettorale. Stesso pensiero ad Ischia e a Barano. Questo può servire a scardinare quell’antico modo di fare politica che vedo prevalente a Ischia, ma anche a Barano, del favore personale. Intendo che il cittadino che vuole risolvere un problema deve rivolgersi all’amministratore che deve rappresentare un punto di riferimento per l’intera comunità e non risolvere il problema personale. Per raccogliere consenso elettorale intendo l’essere persona affidabile: il fatto di sapere che lì c’è quella persona che può aiutare a risolvere il problema dei trasporti, del pontile, del traffico… qualcuno con cui dialogare e che abbia le necessarie competenze tecniche per aiutarmi a risolvere un problema.”

Nel 2016 sei stata protagonista di diverse proteste: lavoratori Caremar, il pontile 2 del Porto di Ischia, la Sanità… quale è l’argomento che più ti ha coinvolto?
“Io ho partecipato innanzitutto come cittadina e mi hanno coinvolto tutte. Sono stata molto toccata dalla vicenda Caremar anche perché mi ha fatto male, e purtroppo nulla si è potuto fare, vedere gente sbattuta fuori da un momento all’altro. Una parte di responsabilità ce l’hanno tutti però questa mancanza di rapporto fiduciario tra il datore di lavoro, mediato, e la Caremar stessa che, invece, punta i piedi e riesce a fare i comodi suoi, e a tutt’oggi lo fa senza che la Regione effettui uno specifico controllo con il potere sanzionatorio che possiede, questo mi ha fatto forse più male. Le proteste le ho sentite tutte e anche le future che farò, le farò innanzitutto con questo ruolo da isolana.”

Un altro argomento del 2016 è stato quello degli avvocati, del palazzo di giustizia che esula un po’ dal discorso con la Regione perché è un asse diverso che vede protagonisti il Comune di Ischia con la Città Metropolitana. Da avvocato, comunque, avrai vissuto la vicenda.
“Il problema l’ho vissuto sebbene stia esercitando un po’ meno la professione di avvocato. E’ un problema che prescinde dal possesso di una sede, è un problema più generale che deriva dalla carenza di personale, di organico e della costante presenza di magistrati sul territorio. La sede, forse, è l’ultimo dei problemi. Certo il mantenimento di questa che abbiamo ottenuto grazie al certosino e costante lavoro fatto dal presidente Cellamare sostenuto dalla maggior parte dei colleghi ci ha dato una grossa mano, mantenendo un presidio di giustizia senza farlo allontanare dall’isola. Un po’ come il discorso che facevamo sull’ospedale di Procida. Siamo piccole realtà che hanno bisogno di contatto con il territorio e di presidi fissi. Ma credo che i problemi, ripeto, siano altri e non credo siano di facile risoluzione. Credo che lì potremmo fare ben poco.”

E’ vero che sarai capolista di Forza Italia alle elezioni amministrative di Ischia?
“Non è affatto vero, questo è un tuo gossip politico. Smentisco allo stato un mio qualsiasi coinvolgimento.”

Gino Di Meglio?
“Io non sono informata su ciò.”

E Domenico De Siano?
“Ci siamo fatti gli auguri di buon anno.”

Quindi non ci sai dire se si candida o meno…
“No e se anche lo sapessi non lo direi.”

Noi siamo sempre stati, con tutti, garantisti. Una vicenda giudiziaria ti ha toccata, oggi c’è un processo e la eco mediatica è passata. Da parte mia (Gaetano Di Meglio, ndr) sei stata vittima di uno Stato che ti ha punito a prescindere senza sapere se eri innocente o colpevole. Hai vissuto una vita intera sul banco della difesa, oggi che sei seduta sulla sedia affianco, che bilancio fai?
“Il processo va avanti ed entreremo nel vivo della trattazione proprio in questo mese di gennaio. Non è una sensazione piacevole trovarsi sul banco degli imputati; è una sensazione che da un giorno all’altro può provare chiunque e proprio un anno prima dei fatti che mi hanno direttamente toccata avevo esternato questo mio pensiero su Facebook dopo aver letto un libro di Ilaria Cavo che si chiama “Cortocircuito”, una giornalista di Canale 5 che si occupa di casi giudiziari, e pensavo, dopo averlo letto che capitare sotto una tagliola del genere può capitare a chiunque. Ecco, è capitato anche a me. Non voglio dire che tutte le inchieste siano infondate, ma devo dire che siamo vittime di un sistema giudiziario che consente questo modo di operare e bisogna affidarsi ad anni di dibattimento. Anche se il problema da affrontare sarebbe la fase cautelare, che viene revocata nel silenzio ma sancita nella eco dei media che ti mettono in prima pagina anche con titoli improbabili. E poi dopo anni che si affrontano i dibattimenti se si viene assolti si ha un piccolo trafiletto. Il sistema giudiziario è sbagliato per questo. Non ci si sente bene sul banco degli imputati, vorresti gridare a tutti i fatti come sono andati e non ti è consentito fare, bisogna star zitti e subire. E’ questo il peso più grande.”

Barano, che succede? Sta pensando di tornare e fare la sindaca?
“Mai dire mai. Tutto può succedere, vorrei tanto vedere un sindaco donna a Barano.”

Barano è stato il suo trampolino di lancio, dove è stata per lungo tempo, forse, l’unico consigliere sull’isola che ha fatto, dall’opposizione, politica attiva. Poi ha fatto il salto di qualità e si è allontanata dal consiglio comunale di Barano. Da allora l’opposizione a Barano è diminuita.
“Beh, diciamo però che è vero che mi sto dedicando anima e corpo all’impegno regionale, purtroppo dovendo andare a Napoli e con la pessima qualità dei collegamenti marittimi non è che ci sia il tempo di andare e tornare e dedicarsi alle problematiche comunali. Però è vero che le mie dimissioni sono arrivate a poco meno di due anni dalle prossime elezioni amministrative, quando già si guarda ad una fase futura. Allora, innanzitutto c’è Aniello di Meglio che raccoglie un po’ l’eredità del modo di fare opposizione con presenza sul territorio. Continua a farlo. Gli altri due consiglieri, probabilmente, sono già proiettati in una ottica del 2017.”

Carmelo con chi sta?
“Sta con Maria Grazia. Carmelo o chi per lui. Ma vorrei dire una cosa. Il ruolo di consigliere comunale di minoranza a Barano è nettamente i-n-u-t-i-l-e. A differenza degli altri comuni in cui c’è maggiore dialettica, i consigli comunali a Barano sono convocati soltanto per le materie in cui è obbligatoria la convocazione, e quindi per i bilanci e l’approvazione di regolamenti. Niente puoi dire, niente puoi fare. Le denunce alla Procura della Repubblica non si fanno perché non è politicamente corretto, le denunce all’opinione pubblica si fanno attraverso gli organi di stampa. Ma il ruolo del consigliere di opposizione quale è? Stare in mezzo alla strada e raccogliere le esigenze della gente. Questo i consiglieri continuano a farlo, forse io lo facevo in modo più eclatante, mi faceva piacere andare a sentire, ad esempio, il comitato delle mamme e fare l’articolo sul giornale… gli altri lo fanno in maniera diversa. Ma comunque si è già proiettati verso le prossime elezioni e vedremo che succederà.”

Giovanni Migliaccio ha annunciato che lui si ricandida
“Io voglio auspicare che non commetta lo stesso errore fatto nel 2012.”

Cioè che va a prendere le persone di Giosi (Gaudioso, ndr) che poi, lo stesso, gli va a togliere?
“A parte questo… fatto acclarato e non contestato, credo che, come dappertutto, disperdere le forze di opposizione significa fortificare una maggioranza che è già forte. L’opposizione di deve coaugulare attorno al nome di un candidato sindaco condiviso e spero che Uniti per Barano corra unita con gli altri in una unica coalizione.”

Gli altri chi sono?
“Ce ne sono. Alla fine l’attuale maggioranza governa con poco meno del 40% degli elettori. Se tutti gli altri, tolta Maria Grazia Di Scala e Giuseppe Di Meglio, come tanti vogliono, c’è una buona parte del paese che non digerisce il gruppo Gaudioso e non lo vuole. Sarebbe importante che la nuova classe politica che si affaccia sul mondo politico a Barano faccia tornare alla gente la voglia di andare a votare, di esprimersi e sapersi esprimere diversamente. E’ l’unico comune che, veramente, non ha visto mai avvicendamenti, se non solo di forma.”

Ora, io le dico un nome e lei mi dà un commento.

Dionigi Gaudioso: “Coriaceo, intendo per la sua volontà in quanto si sta preparando a questa sua candidatura a sindaco sentendosi la strada già spianata per questa carica, cosa che sta avvenendo già dal 2012, ultimo mandato di Paolino. E Dionigi sta già agendo da sindaco. Quindi coriaceo per la forte determinazione che lo accompagna al perseguimento dell’unico obiettivo della sua vita.”

Paolino Buono: “Io ho sempre avuto un rapporto di reciproco rispetto istituzionale. Nei miei confronti è sempre stato istituzionalmente corretto e così è stato ricambiato. Un rapporto leale nel senso che quando ce le siamo dovuti cantare ce le siamo cantate e abbiamo avuto sicuramente anche motivi di contrasto fino a che ero consigliere di opposizione, però non ho nulla da dire. Non so se lui si ricandiderà nel 2017, non credo perché è sempre brutto vedere un sindaco uscente che si candida a sostegno come semplice consigliere comunale. Sicuramente è, in un bilancio di questo ottennato vissuto assieme il mio giudizio non è mai stato negativo nei suoi confronti perché si è comportato in maniera leale.”

Vincenzo De Luca: “E’ un personaggio particolare. E’ un decisionista, è un uomo non facile da prendere e credo che se ne rendano conto i suoi consiglieri regionali di riferimento; è un uomo che ripone fiducia in due o tre al massimo di loro, il resto è nulla.”

I grillini affianco a te in consiglio regionale: “Non mi piacciono le menate mediatiche che loro sono soliti fare perché mi danno la sensazione, alcuni di loro, di parlare a gran voce e di leggere comunicati monocorde soltanto perché poi ci sta quello che li riprende, fanno le dirette e coinvolgono una parte della rete che non mi piace. Sicuramente sono molto attenti come consiglieri di opposizione e fanno anche dei rilievi giusti, ma c’è da dire che molti sono campati in aria e pura demagogia un po’ come il grillismo in genere.”

Mario Goffredo: “Non ho rapporti”

Giampaolo Buono: “Validissimo avvocato”

Lei fa parte dell’altra metà del cielo isolana. Da una parte c’è Lei, Giuseppe Di Meglio, Gino Di Meglio e la politica che vi girà attorno e poi dall’altra parte c’è Bruno Molinaro, Giampaolo Buono e altri.
“Giampaolo è uno degli uomini più intelligenti e scaltri che io conosca. Io lo candiderei a Barano (ride), ma non so se abbia l’aspirazione di assurgere alla figura di sindaco, anche perché c’è il fratello che sarà, credo, ricandidato a Barano, al fianco di Dionigi Gaudioso. Giampaolo è intelligente e credo preferisca fare politica a margine.”

Giosi Ferrandino: “Che dire, anche lui è stato colpito da una vicenda giudiziaria e vedo che ha una tempra molto forte. Ciò che lo ha colpito è stato di forte impatto mediatico e serio. La permanenza a Poggioreale credo sia una delle esperienze più dilanianti che possano accadere nella vita e lo dico dopo averlo visitato. E’ un sindaco per cui il primo quinquennio è stato molto diverso dal secondo. E’ come se dopo il primo mandato, dai la dimostrazione di quanto vali e lui lo ha fatto e poi ti proietti in un “cosa sarà di me dopo”.

Domenico De Siano: “E’ una frequentazione che io ho avuto soltanto in occasione della mia candidatura a consigliere regionale, non avevo nessun rapporto precedente. Ha deciso di propormi questa candidatura, io ho deciso di fidarmi di lui. Da quel momento con me si è comportato lealmente. Non so se si candiderà a sindaco di Ischia. Il mio giudizio è positivo, comunque, perché con me si è sempre comportato in maniera leale.”

La delusione?
“I vertici Eav. Per una serie di motivazioni mi aspettavo maggiore serietà e rispetto delle istituzioni.”

E la sorpresa?
“I procidani per me sono stati una piacevole sorpresa. Sono stata a trovarli in occasione della manifestazione di blocco del porto con le imbarcazioni ed ho anche, poi, assistito ad un consiglio comunale. E’ una piccola comunità che vive la propria isolanità.”

Ma Lei, Gino Di Meglio candidato sindaco ad Ischia, lo vede?
“Un ipotetico profilo del candidato sindaco di Ischia potrebbe combaciare con Gino Di Meglio perché Gino è un uomo coraggioso che sarebbe capace di fare scelte impopolari per far bene al paese.”

3 COMMENTS

  1. Io vorrei dire anche senza leggere la nota.. Vorrei che ci fosse solo un solo sindaco sull’isola .. Non fa niente se è uomo o donna. Basta uno solo !

  2. Atteggiamento molto berlusconiano, nei confronti della giustizia. Io esprimo solidarietà alla vera vittima della congiura messa in atto: la sig.ra Migliaccio. Lo esprimo in base alle intercettazioni pubblicate che sono agghiaccianti.

  3. Caro amico hai semplicemente ragione. Ma sai quanti di questi perderebbero la zizzinella ?
    E gli isolani fanatici e fessi che ancora li lasciano fare perchè si preoccupano di diventare comune unico…
    Hai voglia a spiegare che noi per i turisti siamo ISCHIA…non Perrone,Vatoliere o La Mandra

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