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giovedì, Aprile 25, 2024

Malasanità a Procida. Dolori addominali: 12 ore per avere le prime cure

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Leo Pugliese | Una vera e propria odissea, quella vissuta ieri l’altro da G. A, un medico isolano che solo dopo circa 12 ore di “sballottamento” tra Procida, idroambulanza, ambulanza, Ospedale di Pozzuoli, ha trovato risposte presso la clinica San Michele di Maddaloni a Caserta. Una cosa di una gravità inaudita.
La cronaca delle concitate ore e della drammaticità dell’esperienza vissuta, è stata dettagliatamente rappresentata da una lettera aperta inviata ieri al Presidente della Regione Campania, al Sindaco di Procida e alle autorità dell’ASL Napoli 2 Nord, dall’ex sindaco di Procida e coordinatore del Tribunale dei diritti del malato di cittadinanza Attiva, Anellino Scotto di Santolo, che ha richiamato gli organi competenti e attaccato pesantemente le istituzioni preposte alla tutela della salute sull’isola di Arturo. Di seguito il testo della lettera:

«Ieri, 17 luglio 2017, si è verificato un ennesimo caso di malasanità che ha coinvolto la struttura del Sistema di Trasporto Infermi Regionale e Territoriale, e, la struttura del Pronto Soccorso dell’ Ospedale Santa Maria delle Grazie (La Schiana) di Pozzuoli.
I fatti :
Alle ore 12,30 circa, giunge in pronto soccorso a Procida, un noto professionista medico dell’isola
Con forti dolori addominali;
I medici del presidio effettuano un prelievo ematico ma non hanno la possibilità di fare
Ulteriori esami (ecografia), poiché l’ecografista non era in sede;
dopo un’ora di terapia antidolorifica senza alcun miglioramento, il Presidio di Procida, chiedeva il trasferimento all’ospedale di Pozzuoli per continuità diagnostica;
Alle 15,30 il paziente veniva trasferito con idroambulanza a Pozzuoli dove arriva alle 15;55;
Dalle 15,55 alle 16,55, il paziente è rimasto nell’idroambulanza nel Porto di Pozzuoli, con dolori fortissimi acuiti dal continuo movimento del natante, in attesa dell’autoambulanza che lo trasportasse in ospedale.
Soltanto alle 17,15, dopo aver atteso per circa 1 ora l’arrivo dell’autoambulanza, il paziente giunge al Pronto Soccorso di Pozzuoli, ma fino alle 21,30 non viene effettuato alcun esame strumentale, ad eccezione di un prelievo di sangue dal quale si evinceva una forte infezione in atto.
Alle 22,45 il paziente che dopo insistenze riusciva ad ottenere un ecografia ed una diretta addome ma senza alcuna diagnosi certa, il paziente in quanto medico, cosciente della pericolosità della non definizione di diagnosi in una situazione così preoccupante, decideva di firmare le dimissioni volontarie per trasferirsi, a suo carico, presso una struttura privata ( Clinica San Michele di Maddaloni) per avere l’assistenza sanitaria dovuta, una diagnosi rapida e corretta ed una terapia mirata ed immediata.
Il Tribunale per i Diritti del Malato, denuncia pubblicamente e per l’ennesima volta, al Presidente della Regione Campania, al Sindaco di Procida, al Direttore Generale ed al Direttore Sanitario dell’ASL NA2-nord:

1. l’assenza di protocolli di intesa nell’ambito del Sistema Trasporti Infermi che assicurerebbe
un normale e tempestivo Trasferimento del paziente, eliminerebbe tutti i conflitti di competenza tra la Centrale Operativa Regionale e quelle Territoriali;

2. l’assenza di protocolli di accesso nei pronto soccorsi e nei trasferimenti fatti per continuità
diagnostica e/o continuità terapeutica.

Facendo presente che tali carenze hanno probabilmente, gia causato delle vittime come nel caso della piccola Tea Barone, che sembrerebbe morta con una polmonite non diagnosticata. A tal proposito il T.D.M. di Procida chiede al Presidente della Regione, se ha attivato o non ha attivato l’Ufficio Ispettivo Regionale della Sanità come richiesto da questo Tribunale all’epoca dell’incidente sopra menzionato, e quali siano state le risultanze, visto che tra l’altro la magistratura ha completato la sua indagine. Questo Tribunale per i Diritti del Malato, chiede, per l’ennesima volta nell’ottica di una produttiva collaborazione, al Presidente della Regione, al Sindaco di Procida ed al Direttore Generale dell’ASL NA2-nord, che venga istituito un tavolo di lavoro per la definizione di tutti i protocolli utili alla corretta gestione dell’Emergenza Sanitaria e di tutti i servizi sanitari di Procida. Si resta in attesa di riscontro da parte delle Autorità responsabili».

3 COMMENTS

  1. Ci tengo a fare un appunto: il titolo è sbagliato perché a nell’ospedale di Procida il paziente/medico G.A ha avuto tempestivamente e tutte le cure del caso.La malasanità comincia quando arriva con l’idroambulanza a Pozzuoli e attendono 55 minuti un’ambulanza che li venga a prendere.
    Da lì tutta la malasanità dell’ospedale Santa Maria delle Grazie (la Schiana )di Pozzuoli,malasanità che è ben descritta nella seconda parte dell’afticolo.
    Quindi un grazie agli operatori dell’ospedale di Procida che hanno svolto in maniera professionale il loro lavoro.
    Carmen

  2. il tribunale per i diritti del malato ancora chiede “un tavolo di lavoro” di fronte a tale malasanità?
    Ma non avete ancora capito che se non si fanno le denunce penali non si va da nessuna parte??

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