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venerdì, Marzo 29, 2024

Ma che “Casamicciola”!

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ANNA FERMO | Ci siamo quasi: manca poco più di qualche giorno all’apertura dei seggi elettorali per il rinnovo dell’Amministrazione del comune termale per eccellenza della nostra isola: Casamicciola Terme per l’appunto.

Le polemiche rispetto le liste e relativi candidati scesi in campo, seppur non si plachino, nemmeno ad ormai chiusura di una campagna elettorale contraddistintasi comunque da toni poco accesi rispetto a quelli che ci sia attendeva, trovano solo il tempo che trovano.

I programmi? Da qualsivoglia lista esternati, onestamente non dicono nulla di significativo: solite zolfe, copia ed incolla, frasi fatte e bla bla bla. Quattro proposte per la Casamicciola che verrà che non dicono nulla! Piuttosto lasciano ampio spazio ad una sola domanda: Dov’è la politica? O meglio, c’è qualcosa che richiami, o riesca anche solo ad accennare, ad una politica territoriale reale e concreta, capace di riorganizzare questo comune portandolo fuori dall’anarchia di oggi, quella che coincide con l’inerzia di chi ha amministrato sino ad oggi?  

Quel che emerge dagli ultimi contraddittori propagandistici, perché esclusivamente elettorali, non porta alcun sentore di speranza di rinnovamento per Casamicciola Terme, a meno che, dal 27 maggio non si riveli altro nelle persone che già conosciamo e che verranno di certo riconfermate, anche nei ruoli ricoperti negli ultimi dieci anni! Ecco, sarà possibile intravedere finalmente qualche minimo segno, a questo punto, di lucida follia politica? Non si sa mai che l’esperienza alla fine riesca a ripagare, il territorio chiaramente, un territorio che langue da troppi anni, al netto di sisma del 21 agosto 2017, specie in termini di ripresa socio-economica.

Per esser chiari: mi auguro che gli uomini di sempre, magari riconfermati quali assessori o consiglieri, si rivelino finalmente in grado di gestire un paese e che riescano a dimostrare un minimo di capacità amministrative, quelle che davvero, sino ad oggi non hanno affatto dimostrato, e, tra l’altro, in un Comune nel quale non è che ci volesse qualche straordinaria capacità per mantenerlo a regime quando non almeno in equilibrio di bilancio!

Che fosse un comune in predissesto, Casamicciola, è, d’altro canto, un dato di fatto che non scopriamo oggi e che non è venuto di certo fuori con il Terremoto ultimo,  il quale, mi si consentirà l’apparente cinismo, ma alla luce dei fatti degli ultimi due anni, non ha fatto altro che rappresentare una manna per questi amministratori senza titoli e professioni.

In primo luogo perché non sono stati costretti a dichiarare un dissesto divenuti quasi inevitabile per colpa della loro incapacità, ed, in secondo luogo, perché questo terremoto ha, in un modo o in un altro, attivato comunque la macchina dello stanziamento di ingenti risorse statali che, ancora oggi non si riescono a declinare verso un reale recupero del territorio, sempre per colpa loro. Non lasciamoci infinocchiare  dal solito scarica barile: la colpa non è della Regione, né dei Ministeri deputati né del Governo nazionale in carica, visto che chi ci amministra non sa cosa e come chiederlo! L’amministrazione del comune di Casamicciola, per quel che era di sua competenza, diciamocelo tutta, ha fatto poco o niente per incapacità! Per carità, che quanto appena asserito non venga affatto confuso con un attacco alla lista del sindaco uscente: tutt’altro!

Sappiamo bene i nomi degli amministratori uscenti e pronti a rientrare, quelli che per metà stanno da una parte e per metà oggi stanno dall’altra! Resta che verranno rieletti tutti, magari a formare la vecchia maggioranza giusto il tempo di qualche mese! Che cosa assurda; si fa un c.d.“Casamicciola” politico apparente, per lasciare che nulla cambi!

Non ci resta che incrociare le dita per Casamicciola Terme, che terremoto o meno, non è di certo uno di quei comuni delle periferie più tristi e deserte, oltre che malfamate, di Napoli!

Casamicciola Terme è il primo e più importante comune turistico e termale della nostra isola, lasciato a se stesso dall’incuria di amministrazioni che si sono susseguite senza avere avuto mai il giusto orgoglio di territorio e la necessaria cultura e conoscenza storico-politica, politico-sociale e politico-economica locale, oltre che competenza amministrativa, per non parlare della deriva imprenditoriale che hanno saputo motivare proprio per colpa di queste loro scarsissime conoscenze e competenze! 

Casamicciola Terme, custodisce un patrimonio straordinario di beni culturali, naturalistici ed ambientali, di tradizioni ed abilità imprenditoriali, di saperi e convivialità, ed è per questo ancor più avvilente constatare che manchi in chi ancora si propone ad amministrare la consapevolezza del ruolo che questo comune potrebbe e dovrebbe di nuovo svolgere, come nei secoli passati, nel riqualificare e rilanciare una parte consistente dell’offerta turistica non solo isolana, ma regionale.

Casamicciola Terme non può limitarsi ad essere raccontata attraverso i veloci affreschi di quest’ultima trovata delle Istallazioni che misurano il tempo!

Per carità, un’iniziativa lodevole e straordinaria, che guarda caso ha anche paradossalmente inaugurato quella che dovrebbe rivelarsi il Piano di recupero dell’intero Pio Monte della Misericordia, quand’anche lasci facilmente intendere la portata più da propaganda elettorale a spese del comune e dunque dei contribuenti che una sincera svolta rispetto a quel che sarà il destino di questa struttura dal grande valore storico-culturale e sociale, certamente un patrimonio che potrebbe rappresentare davvero un volano per la ripresa dello sviluppo economico di questo comune, come dell’intera isola. 

Quello che in genere bisognerebbe pretendere da una buon amministratore, in un comune turistico termale come Casamicciola Terme è un piano strategico di azione territoriale concretizzabile, volto alla innovazione di processo e di prodotto nel comparto turistico-termale, quanto a dare dunque linfa alla creatività imprenditoriale locale in uno con la coesione sociale, per risvegliare quelle identità ed orgogli territoriali che sono andati via via perdendosi,  per riscoprire, valorizzare e proiettare su scenari nazionali ed internazionali patrimoni e culture del saper fare turismo di cui Casamicciola ed Ischia, insieme, non mancano affatto.

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