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venerdì, Aprile 19, 2024

Luigi Mennella contro tutti: Inutile Castagna, patetico Arnaldo

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Ida Trofa | Architetto, a sei mesi dal sisma, il paese è come congelato eppure si continua a fare campagna elettorale? 10 assunzioni più 2 in arrivo i cui nomi erano già scritti sui pizzini politici. Nomi pubblicamente rivelati settimane prima sulle pagine del nostro giornale . Tutto è lecito? Il terremoto è un business senza controllo!
“Si sta consentendo con questo atteggiamento all’amministrazione di comparire come un gruppo di salvatori della patria, quando invece, non sono stati in grado, per sei mesi di fare niente. Il paese risulta di fatto congelato e fin dal 22 agosto si è iniziata la campagna elettorale per le elezioni del 2019. E’ triste constatare come nessuno ne sia immune in un momento cosi complicato. Affidamenti privati, incarichi, assunzioni dubbie e clientelari. Un mix che ha visto beneficiare sia i soggetti direttamente collegati alla maggioranza ma anche lambito quella parte della società civile che pubblicamente si batte il petto di dichiarandosi “Contro“. Contro un sistema che, a ben vedere, sfruttano come si sta sfruttando il terremoto. Agire in un certo modo, creando ansie e tensioni sulla base di informazioni infondate può avere anche ripercussioni sulla popolazione già di per se provata e carica di incertezze. Fare terrorismo, creare allarme sociale è grave e rischioso che non possiamo correre, rischiamo di acuire le ansie e le preoccupazioni di cui già è vittima la popolazione”.

Resta dunque uno strenuo oppositore, ligio al suo ruolo di consigliere oltre le mode? Eppure c’è chi dagli stessi scranni in cui lei è seduto, ha suggerito e condiviso azioni pensati. Un grave errore bloccare le schede del fabbisogno aveva ragione lei?
“Prima di scendere in tutte le problematiche che il sindaco e l’amministrazione Castagna non ha risolto, volevo fare alcune precisazioni circa l’evento sismico come ho espresso in consiglio comunale più volte ed ho invitato, più volte, i miei concittadini a depositare le schede del fabbisogno, ritengo sia stato un grave errore pensare di bloccarle e farle bloccare dal commissario Grimaldi e poi da Borrelli. Il blocco delle schede voluto da politici e da tecnici locali, oltre che da sedicenti rappresentanti del popolo, non ha fatto altro che dilazionare i tempi d’intervento per la ricostruzione da parte dello Stato e di fatto ha fatto in modo che il governo Gentiloni non nominasse il commissario per la ricostruzione. Non essendo stato individuato il fabbisogno, cioè qual’era il danno arrecato dal sisma al nostro comune, non vi era neppure la possibilità di stanziare i fondi necessari anche in più annualità. Somme anche utili per risolvere le problematiche del comune. Questo fatto oltre a bloccare la ricostruzione ha fatto si che i riflettori, sia dei mass media che quelli dei politici si allontanassero dalle problematiche di Casamicciola. E’ vero che le zone denominate Majo e La Rita sono stati diciamo distrutti dal sisma, ma è anche vero che l’intera economia del comune è stata distrutta. Come economia intendo i flussi turistici ed i cash flow che non ci sono più. Un esempio lampante è per esempio lo stesso bar Calise,un elemento ed una realtà economica essenziali per la piazza Marina che per fronteggiare la crisi patita ha anticipato la chiusura alle 17.00. E’ inutile focalizzarsi su alcune zone come la famosa zona rossa, l’intero comune ha bisogno di interventi, la stessa via Iasolino potrebbe considerarsi come una piccola zona rossa, come tra l’altro ha sottolineato lo stesso commissario per l’emergenza Grimaldi nel corso di un consiglio comunale ad hoc“.

Siamo allo sbando, senza un’idea e l’idea è sempre la stessa: aumentare i rapporti di forza tra la popolazione e i gestori della politica intervenendo solo li dove la politica si alimenta? Penso alle strade verso casa dei consiglieri ed assessori, la zona rossa disegnata ad arte, le assunzioni di comodo. Penso al comitatismo deleterio e pericoloso gestito dalle lobby?
“Non c’è nessuna idea fino ad oggi. Dall’amministrazione non si espressa nessuna idea concreta per risollevare le sorti del paese sia per quanto riguarda le sorti della ricostruzione. Per quanto mi riguarda si debbono portare contributi fattivi attraverso studi legali ed amministrativi, ricerche geologiche e geotecniche, la verifica della qualità delle nostre risorse come sono le acque termali per le quali da sempre ho sollecitato maggiore attenzione e salvaguardia. E’ lo studio principalmente di una pianificazione territoriale che possa dare in virtù di tutti gli elementi scientifici dedotti una visione diversa del territorio con la possibilità sia della ricostruzione in loco, sia individuando le vie di fuga e tutte le problematiche relative collegate alla possibilità di un delocalizzazione dell’abitato in una zona di cui io ho già in precedenza la localizzazione che potrebbe essere il bosco della Maddalena ex 167 che ha già tutti i requisiti idonei per essere individuata celermente. Fin ora oltre gli sterili isterismi siamo in forte ritardo e alla già pachidermica azione dell’amministrazione si pongono questioni e direi fissazioni quasi patetiche che, sull’onda di quello che voi chiamate “comitatismo”, non fanno che ritardare la già lenta macchina governativa”.

Emergenza e ricostruzione due cose distinte avverso le quali arriviamo con un ritardo già accumulato di cinque mesi ed una emergenza non ancora prorogata?Siamo ancora alla viabilità e sempre per una deleteria campagna elettorale trasversale?
“Ritengo che ancora oggi l’unico fatto positivo al di la del ridicolo ritardo e dei metodi adottati, sia la riapertura della viabilità una cosa che ho sempre richiesto già nelle 24 ore nel dopo il sisma la cosa importante era liberare le strade dalle macerie e arginando i pericoli iniziando da via casa Mennella, via D’Aloisio, via Spezieria e Montecito. Sicuramente con tutti i pro ed i contro che 24 ore dopo il sisma avremmo potuto avere ma avremmo avuto sicuramente la possibilità di dare una immagine diversa del nostro comune sia nei confronti dei nostri concittadini che avevano bisogno di una immediata iniezione di ottimismo e fiducia sia nei confronti del turista “il turista dell’isola d’Ischia” che avrebbe avuto la sensazione che Ischia e per essa Casamicciola erano vive e potevano continuare a restare nel nostro comune tutto ciò non è avvenuto è avvenuto solo qualcosa ma sei mesi dopo. Abbiamo aspettato che la procura sequestrasse le maceri e gli immobili non siamo stati in grado di intervenire lo abbiamo fatto soltanto per le somme urgenze che come io più volte ho denunciato in consiglio comunale sono state fatte immediatamente dopo la venuta del commissario Grimaldi ma con una documentazione secondo me fallace in cui si individuavano date antecedenti alla venuta del commissario Grimaldi. Utilizzando i soliti mezzucci che l’amministrazione Castagna utilizza nell’individuare la documentazione con il protocollo interno dei lavori pubblici e non con il protocollo generale e senza che le stesse carte fossero tate preparate e sottoscritte. Non avrò nessuna difficoltà a denunciare come ho fatto, alle autorità giudiziaria per tutti gli adempimenti ed interventi che la stessa possa ritenere necessarie per la risoluzione di questi problemi. La campagna elettorale di Giovan Battista Castagna e del suo vicesindaco continua anche con le riunioni carbonare in via Campomanno tenendo di tenersi buono il capo di una famiglia che spesse volte si sposta da un carro all’altro per salire sempre su quello dei vincitori. Ha abbandonato il sottoscritto nel 97 ha abbandonato il vincitore successivo negli ani seguenti ed ora dovrebbe abbandonare gli ultimi che ha che tentano di mantenerlo buono attraverso dei lavori non autorizzati sia in via Campomanno e via Arenale.“

Anche la scuola appare persa e strane manovre si intrecciano sui plessi?
“Il caso più grave che ho evidenziato è la problematica delle scuole. Il sindaco non ha capito l’importanza della scuola che significa cultura socializzazione, economia e futuro. Uno degli elementi essenziali è che la maggiormente dei nostri alcuni va a Forio, Ischia e Lacco e di fatto le famiglie usano quelle strutture per tutti i loro adempimenti ad iniziare con la tazzina di caffè al Bar fino a tutto il resto. Blocccare l’installazione dei moduli è stato un errore madornale ai quali mi dispiace dirlo hanno contribuito in maniera determinante sia alcuni miei compagni di minoranza, ma non di schieramento d’opposizione, sia altri soggetti sedicenti rappresentanti del popolo ma che di fatto non lo sono. I moduli erano la situazione più rapida ed economica per dare una risposta al’emergenza scuola. Al contrario si è dato campo libero ai soliti affari privati individuando strutture fatiscenti ed abbandonate da anni attraverso pseudo contratti e comodati di cui ho chiesto l’invio alla Procura cercando di favori amicizie politiche e fare nuove clientele per le prossime campagne elettorali. Ritengo che la struttura Le Zagare non sia adeguata ad ospitare i nostri bimbi basta leggere quelli che sono i requisiti che una scuola dovrebbe avere e ci rendiamo conto della inefficienza della amministrazione castagna, dei suoi falsi e delle clientele attuate. La struttura delle Zagare sicuramente amena per un soggiorno turistico a Casamicciola certamente non ha i requisiti per una scuola. Non ci sono piani di emergenza,via di fuga, piani per il superamento delle barriere architettoniche. Rifiutare i moduli e l’intervento del MIUR ha di fatto innescato altre pratiche e lavori in somma urgenze presso strutture come il De Gasperi i cui importi sono lievitati già da 40mila a 510mila € o ancora i lavori al Napoleon fatti passare attraverso l’efficientamento energetico per una struttura invece gravemente danneggiata dal sisma che invece bisogno di interventi immediati sia per ridare uan Casa comunale al Nostro Paese sia come simbolo di rinascita.

Tanti problemi poche soluzioni, quale è al momento la sua ricetta?
“Rimango dell’idea che servono risposte chiare e progetti definiti. La priorità è la sicurezza del territorio, la ricostruzione in loco sicura ed adeguata, traslare altrove gli immobili dove necessario e lanciare un progetto come quello di “Ischia Modello di Sicurezza” i nostri concittadini devono avere la certezza di venire in un luogo che ne tuteli l’incolumità. Queste idee convogliate in una serie di proposte sono già state prospettate agli organi istituzionali preposti e nelle sedi istituzionali affinché possano al più presto dare un contributo concreto e rappresentare un serio volano di sviluppo. Un lavoro ideato con pochi amici, con i quali condividiamo questa idea credo visionaria, senza inutili presenzialismi oltre le cariche, ma con un sano impegno che possa oltre il nostro ruoli di oppositore anche fornire fattivamente risposte condivisibili amministrativamente, inopinabili che possano dare una certezza del diritto ai nostri concittadini. Certezza che manca da anni e che si è deteriorata ancora di più con l’amministrazione Castagna e ancor di più con l’evento sismico del 21 agosto“.

Restrizione della zona rossa, il ritorno al vigente Regolamento urbanistico in regime ordinario ante sisma, l’iniziativa privata potrebbero essere una prima risposta attraverso il ricorso al Sisma Bonus, Ecobonus, incentivi vari previsti oltre gli indennizzi da sisma che avremmo ottenuto verosimilmente una volta elaborato il fabbisogno . Oltre le clientele e le facili prepotenze dei soggetti collegati al potere?
“Sicuramente potrebbe rappresentare una svolta ed un segnale di speranza per chi ritiene di poter intervenire con mezzi propri, attraverso l’istituto di tutta una serie di previsioni che il legislatore mette a disposizione in regime ordinario per la messa in sicurezza del Patrimonio edilizio. Lo Stato investe in sicurezza ed il privato, l’intervento del privato in altre realtà terremotato ha rappresentato la svolta. Penso all’Emilia Romagna. Di sicuro no può essere un male, sempre nel rispetto delle norme e della leicità degli atti”.

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