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sabato, Aprile 20, 2024

Lubrano: “Io, un fidanzato tradito. Cesarano e Ferraro, dette falsità”

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Simone Vicidomini | Il Procida ha chiuso la sua stagione al quarto posto in classifica. La squadra del patron Cesarano approda ai play-off con la chance di giocarsi la promozione in Eccellenza. Quella che si è appena conclusa per il Procida è stata una stagione vissuta tra alti e bassi, con scelte da parte della società che hanno fatto discutere anche tanto. A pagare dazio di tutto ciò è stato in primis mister Giovanni Iovine che è stato esonerato dopo la sconfitta maturata in casa contro il Ponticelli. Un esonero che quello dell’allenatore,che ha portato a far scoppiare una vera è propria bomba all’interno della società. Il Presidente Cesarano ha così deciso di affidare la squadra a mister Ferraro. Una scelta che però ha scaturito le dimissioni del Direttore Sportivo Mario Lubrano, nonostante avesse condiviso un mese di lavoro con il nuovo tecnico. Un rapporto che si è deteriorato con il passare dei giorni, tra l’ex ormai D.S e alcune figure in società. Sono passati due mesi dalle dimissioni del D.S Lubrano con il campionato ormai concluso, abbiamo deciso di intervistare ai nostri microfoni proprio Mario Lubrano,il quale ci ha raccontato i motivi per cui ha deciso di lasciare il Procida dopo ben 13 anni. Ecco le sue dichiarazioni.

Direttore Lubrano, sono passati più di due mesi dalle sue dimissioni. Ci spiega quali sono state le motivazioni che l’anno portata a fare questa scelta?
“Io avevo rassegnato le mie dimissioni,scrivendo un lungo post su Facebook,in cui mi sentivo di esprimere un po’ il mio stato d’animo ,che era quello di una persona arrivata a lasciare la sua più grande passione,perché era deluso da certe situazioni che si erano venute a creare. Ho tenuto anche a ringraziare alcune persone con cui avevo condiviso questa esperienza che è durata ben 13 anni. Successivamente dopo le mie dimissioni ho ritenuto non parlare, anche perché ritenevo inutile fare polemiche ed iniziare un botta e risposta. Io sono andato via per una questione prettamente calcistica. Dal punto di vista umano, non ho perso alcun tipo di rapporto con nessuna persona. Io resto un appassionato di calcio, e un procidano e quindi non ho alcun problema per parlare della situazione che si è venuta a creare”.

Il Presidente Cesarano, l’ha invitata più volte a ripensare sulla sua scelta, e ha ribadito che per lei le porte sono sempre aperte. Potrebbe tornare un giorno a Procida?
“Il Presidente Cesarano, mi chiamò qualche giorno dopo le mie dimissioni e dopo quel famoso comunicato che le respinse. A più riprese poi, ha dichiarato che le porte per me sono sempre aperte. Io lo ringrazio per le belle parole,anche perché fa sempre piacere sentir parlare di te stesso in pubblico. Se ho fatto quel passo di dimettermi, e perché ero veramente convinto, e chi conosce sa che non è stato affatto facile. Difficilmente tornerò sui miei passi e potrò far parte in futuro del Procida,anzi mi sento di escluderlo totalmente. lo ringrazio il Presidente, per la fiducia che mi ha dato, soprattutto all’inizio perché non era scontato che mi confermasse nel mio ruolo, quando ha rilevato il Procida. Poteva accorgersi della mia importanza, un po’ prima, perché se dico da un lato mi ha dimostrato fiducia mantenendomi nel mio ruolo, dall’altra parte io questa fiducia non l’ho mai sentita al cento per cento. Il Direttore Sportivo, da quando esiste il calcio, è responsabile della gestione tecnica insieme all’allenatore. Da quando è subentrata la nuova società,noi non abbiamo mai avuto margine di manovra dal punto di vista tecnico. Spesso ho dovuto sopportare alcune invasioni nel mio ruolo e non sono stato tutelato da chi di dovere. Un po’ per inesperienza del Presidente, che è uno stimato professionista e una bravissima persona,ma un po’ perché si è creata una confusione assurda con diversità all’interno della società. Fatto sta che quello che si è venuto a creare, non ero quello che io volevo al cento per cento. Uno dei tanti motivi per cui sono andato via è il rapporto che non c’è mai stato con mister Ferraro, perché ha sempre rifiutato il mio aiuto che poi ha sbagliato sia a livello umano che calcistico nei mi confronti. Ha un solo merito, il mister al suo fianco ha un grande professionista,tale Andrea Perullo che è il preparatore atletico che fa il grosso del lavoro,anche perché io sono stato un mese sul campo è ho visto raramente il mister intervenire sulla squadra. Il punto di forza suo è proprio il preparatore atletico che fa il 99 % del lavoro”.

Un giorno potrebbe tornare all’interno della società del Procida, se magari non ci saranno più alcuni dirigenti. Forse questa è stata una delle tante cause per cui si è dimesso e che idea si è fatto dell’esonero di mister Iovine?
“Io come ho già detto prima dal punto di vista umano non ho nulla da rimproverare niente a nessuno e quanto meno ritengo che per quello che è successo bisogna rovinare dei rapporti umani costruiti nel corso degli anni. Quando il Direttore Crisano, è stato aggredito a Torre del Greco, gli ho mandato un messaggio di solidarietà, per dimostrare che dal punto di vista umano continuo ad avere rispetto per qualsiasi persona. Dal punto di vista calcistico, come detto anche dal Presidente, all’interno della società avevamo due vedute diverse. Dal mese di agosto quando loro si sono insidiati, ci sono state delle diversità su alcune cose,che mi hanno portato a capire che la situazione era irrecuperabile. Ragionavamo su due strade parallele che vedevamo il calcio in maniera completamente diversa. Ora non voglio dire che la mia idea sia giusta e la sua sbagliata. Io sono ancora parecchio scottato per quello che è successo. Mi sento un po’ come un fidanzato tradito, che chiaramente sia augura di non rivedere più nella sua vita la fidanzata che l’ha tradito. Per quanto riguarda l’esonero di mister Iovine è stata fatta un ingiustizia. Io credo che Iovine, abbia maturato con il Procida un credito indifferente,in virtù di quello che ha fatto lo scorso anno tra tante difficoltà e tanti sacrifici che ora non sto a sottolineare. La storia va rispettata e ritengo che l’anno scorso il Procida Calcio, abbia scritto la storia e meritava un trattamento diverso. Dopo di che oltre a valutare il suo lavoro, bisognerebbe dire che Iovine non ha avuto le stesse condizioni di lavoro che ha avuto il suo successore. Io ho visto le condizioni di come doveva lavorare Iovine e come ha lavorato Ferraro,visto che ho condiviso un mese con lui. E’stato messo spesso in discussione, per situazioni davvero inutili, come se ci si aspettasse l’occasione giusta per rimproveragli qualcosa e soprattutto non gli è stata data l’opportunità di aggiustare la squadra, secondo le sue indicazioni tecniche. Non ci dimentichiamo che a dicembre il Procida non ha fatto mercato. Non per nostra scelta,ma ci è stato detto che il Procida non avesse la forza di operare sul mercato ,che però puntualmente è stato fatto con l’arrivo del nuovo allenatore. Questa cosa la ritengo anche controsenso, perché se tu cacci l’allenatore significa che ritieni la squadra già pronta così com’è “.

Come mai i rinforzi sono arrivati soltanto con il cambio d’allenatore,anche perché lo stesso mister Ferraro ha dichiarato che lui ha chiesto soltanto un giocatore, Scippa…
“Questa è una bugia. Tra i tanti difetti che ho avuto modo di vedere di mister Ferraro, ho scoperto che è anche un po’ bugiardo. Gli acquisti che sono stati fatti sono tre. E’ vero, Selva non è stato richiesto dal mister, perché se l’ha trovato sul campo come anche io, e fu una cosa che mi fece parecchio male. Io da Direttore Sportivo non posso sapere che il Procida prende un giocatore e poi me lo ritrovo sul campo. Stesso discorso con Scippa e Palmieri. Una situazione che mi ha fatto arrivare al punto di capire che non ci fosse totale fiducia nei miei confronti e che il mio ruolo era stato più volte scavalcato, ed era arrivato il momento di farmi da parte. Mister Ferraro, dice una bugia dicendo che ha chiesto solo Scippa, perché aveva chiesto esplicitamente un centrocampista e un attaccante. In entrambe le situazioni la mia figura è stata totalmente scavalcata anche da lui. Il mister dice che ha ottenuto i risultati soltanto con i giocatori che il Procida aveva nel girone di andata e non con i nuovi acquisti, avendo impiegato soltanto Scippa. Pure questa statistica è falsa. Quando mister Iovine all’andata aveva delle indisponibilità e ne avute tante. In panchina non aveva nessuna alternativa ed è stato costretto a giocare con un solo centrocampista,Ciro Saurino, perché Napolitano e Muro sono stati ben due mesi fermi. Quindi ha dovuto giocare con 4 attaccanti, e molte volte ha dovuto concedere qualcosa in quanto non aveva alternative. Noi volevamo correre a ripari già nel mese di ottobre. Avevamo contattato un giocatore dell’isola d’Ischia, che poteva venire a Procida per una cifra abbordabile per tamponare l’emergenza e ciò non ci è stato permesso. Questa cosa non è successa a Ferraro, che quando è arrivato ha trovato l’infortunio di Muro e Russo, e quindi ha potuto mettere Saurino in difesa avendo Palmieri come ulteriore ricambio a centrocampo. Mister Ferraro,è scorretto che dice che voleva soltanto a Scippa e che gli altri acquisti non gli servono a nulla, perché questa è una mancanza di rispetto verso gli altri giocatori come Palmieri che lui ha voluto esplicitamente. A dicembre le richieste di Iovine erano un centrocampista di contenimento e una prima punta di peso. La società ci disse di no. Noi difendemmo la nostra squadra fino alla morte,come giusto che sia e siamo andati avanti. A rimetterci ingiustamente è stato mister Iovine. All’indomani dell’arrivo di Ferraro sono stati ingaggiati questi calciatori. Questa è una cosa che mi rammarica, perché sta a dimostrare che non c’è stato lo stesso trattamento”.

Domenica si è chiuso il campionato, cosa ne pensa della stagione del Procida anche in relaziona quella precedente, anche perché lo stesso Cesarano che Ferraro hanno dichiarato che c’è stato il cambio di passo, è stato veramente così ?
“Il Procida ha chiuso il campionato al quarto posto è vero, ma c’è da dire che le prime tre davanti hanno mantenuto un rimo davvero alto. I numeri sicuramente dicono che il Procida ha ottenuto 10 vittorie e tre pareggi, nella gestione Ferraro e quindi sono risultati importanti. La differenza sta in alcune cose: le condizioni di lavoro che sono state diverse nella seconda parte di campionato, poi la maggior forza della rosa e poi determinati episodi che sono andati a favore. Mister Iovine ha perso determinati punti anche perché il girone di andata era un altro campionato. Il Procida nel girone di ritorno tolti i tre scontri diretti giocati tutti in casa ha trovato la strada in discesa contro squadre che non vogliono dire che partivi con il favore del pronostico ma poco ci mancava. Nel girone di andata le squadre erano ben diverse come la stessa Torrese,una delle più attrezzate a vincere il campionato, la stessa Neapolis che ha fermato tutte le grandi, il Poggiomarino che dopo essere andati in svantaggio di due gol riuscimmo a pareggiare per poi perdere nel finale e poi contro l’Ischia che lottava ancora per i piani alti. Io non mi voglio appellare a queste cose, credo che la differenza tra Ferraro e Iovine sia dovuto a questi episodi “.

Secondo lei il progetto procidano è stato rispettato ?
“Un’altra falsità che è stata detta ultimamente sia dal Presidente e dell’allenatore, mi dispiace dirlo ma è stata quella sulla procidanietà. Dire che in questo momento giocano tanti procidani quanti ne giocavano prima è veramente negare l’evidenza. Il 6 maggio 2018 il Procida si trovava a giocare la finale play off contro la Virtus Ottaviano dove vincevamo 1-0 ed avevamo ben sette procidani nella formazione titolare più i subentrati a partita in corso. Noi abbiamo portato in campo ben 10 procidani in una finale play-off. Credo che sia un risultato importante ma soprattutto abbiamo bruciato le tappe rispetto a quello che era il nostro progetto dello scorso anno. Io vi invito a vedere la distinta dell’ultima partita giocata contro la Neapolis dove c’erano zero procidani in campo. Sono stati più i procidani ad abbandonare la squadra dopo l’esonero di Iovine e tutto il resto che è venuto a creare. Se ne parla poco, forse perché erano giocatori giovani. Per me erano importanti soprattutto per un progetto familiare come era il nostro. Uno di questi ragazzi è Mammalella, questo è l’ultimo regalo che io ho fatto al Procida, perché aveva lasciato la squadra dopo l’addio di Iovine. Io personalmente gli sono stato vicino e dopo due settimane è tornato al campo. Lui stesso mi ha confessato che è tornato per me. Ho lasciato un giocatore fondamentale nello scacchiere della squadra, perché poi mister Ferraro nel mese in cui sono stato al campo si lamentava molto degli under che aveva a disposizione. Mammalella oggi è il miglior under che ha la squadra e non penso che lo deve anche lui se oggi ha qualche punto in più in classifica”.

Ferraro, tra le tante cose che ha detto, ha anche attaccato l’ambiente ischitano. Cosa ne pensa delle sue dichiarazioni ?
“Io credo che questa sia stata una cosa fuori luogo. Io non ho mai visto personalmente attacchi personali nei confronti di mister Ferraro e non capisco perché lui si sia sentito di attaccare un ambiente,che tra l’altro non conosce. E’ stata un’uscita infelice. Innanzitutto un tesserato di una società non si può permettere di criticare il lavoro di un giornalista. Io di mestiere faccio questo, e se un tesserato di una società si permettesse si criticare il mio lavoro come ha fatto il mister, io mi arrabbierei e non poco. Ischia in quanto ambiente di calcio e per ciò che rappresenta anche nel calcio Campano merita un po’ di rispetto in più e non credo che un qualsiasi persona dall’oggi all’indomani possa insegnare ad un isolano a fare calcio dopo tutto quello che ha fatto l’Ischia nel calcio professionistico”.

Il Procida potrà vincere i play-off e ha la forza per arrivare in Eccellenza?
“I play-off sono partite completamente diverse rispetto a quello che succede in campionato. Il Sant’Antonio Abate in questo momento è in grande difficoltà, rispetto a quello che abbiamo affrontato nel ritorno a Procida ci sarebbero state poche possibilità. Oggi al netto delle squalifiche che ha subito nell’ultima partita contro l’Ischia. Io credo che il Procida qualche possibilità c’è l’abbia”.

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