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mercoledì, Aprile 24, 2024

L’omicio di “Casapane”, l’ultima lite tra Raffaele e Renata

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IDA TROFA | Amore, droga ed alcol, quotidianità e disperazione, una storia triste e difficile scrive le sue pagine più amare alle pendici del monte Epomeo a Serrara Fontana. Una storia di morte.
Renata Czesniak 43 anni, cittadina polacca, è stata rinvenuta cadavere nella sua casa di Fontana. L’abitazione che condivideva con il suo compagno ischitano, Raffaele Napolitano.
Renata, secondo le prime ipotesi di inchiesta, sarebbe morta al termine di una lite con il compagno in circostanze ancora tutte da chiarire. Raffaele, 39enne, è stato arrestato per omicidio preterintenzionale.

Secondo i primi accertamenti svolti dai Carabinieri della compagnia di Ischia che indagano sul probabile femminicidio, i due avrebbero avuto una lite al termine della quale la donna sarebbe stata spinta cadendo a terra. Non è chiaro, però, se la donna sia deceduta a causa di un colpo alla testa a seguito della caduta o se sia stata colta da un malore durante la lite. Le indagini dell’arma proseguono a 360 gradi senza escludere alcuna ipotesi.

Amore e droga. Potrebbe essere stata, infatti, ancora la droga mista all’alcool, la voglia di sballarsi e, in ultimo, una furibonda lite scaturita proprio dagli eccessi, a risultare fatale per la giovane vittima già nota per i suoi trascorsi di tossicodipendenza ed intemperanza così come il compagno reduce da una condanna e agli arresti domiciliari.

Madre di un bambino in tenera età, il piccolo era da tempo stato affidato dai servizi sociali ad una sorella della Czesniak.

Solo Renata e Raffaele sanno, in ogni caso, cosa sia accaduto in questo maledetto sabato sera a Casa Pane al termine della puntata di “C’è posta per te”. Proprio in un dei borghi rurali del paese, sotto la piazza di Fontana, si è consumata l’ennesima vicenda drammatica. Anche se per la vicenda gli inquirenti hano ritenuto opportuno fermare ed ascoltare anche il fratello di Raffaele, probabilmente intervenuto solo in soccorso del fratello dopo la tragica morte.

OVERDOSE. La vittima, legata sentimentalmente all’uomo del posto, purtroppo tossicodipendente, era nota per la sua vita sopra le righe anche sabato è stata trovata in possesso di pillole, farmaci e sostanze stupefacenti e la mattina, secondo il racconto degli indagati avrebbe consumato a stomaco vuoto ben due confezioni di OKI reiterando nel corso della giornata l’abuso di diversi farmaci e cannabis ingeriti e fumati unitamente ad una massiccia dose di alcolici. Il medico legale, intervenuto sul posto, a seguito di un primo esame esterno della salma, ha dichiarato l’avvenuto decesso per probabile arresto cardiocircolatorio, verosimilmente causato da overdose.

I primi accertamenti sanitari hanno permesso di ricondurre il decesso a verosimile abuso di sostanze stupefacenti. La salma è stata trasportata presso l’istituto di medicina legale di Napoli per l’esame autoptico.
Sul caso indagano i carabinieri. Necessario l’intervento dei RIS. Inutile l’intervento del 118 e dei Vigili Urbani della locale stazione. La donna era ormai deceduta da tempo.

Sarà in ogni caso solo l’esame autoptico a poter stabilire in maniera incontrovertibile la reale causa del decesso.

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