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giovedì, Marzo 28, 2024

L’occupazione “militare” della cosa pubblica da parte de “La Procida che vorrei”

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c.s. | La recente nomina del membro OIV del Comune di Procida, da quando tale figura è entrata nella legislazione, non ha mai avuto alcuna relazione diretta, così come oggi si presenta, con l’aspetto Politico. Non sono le chiacchere che lo dicono ma l’effettiva occupazione militare che il gruppo “La Procida che vorrei” sta facendo della cosa pubblica.

Con la designazione del dott. Marino, infatti, che viene, ad esempio, dopo quella di Eugenio Michelino alla presidenza di Isola di Procida Navigando Spa, dell’avvocato Arturo Staropoli nella Scral pesca Ischia e Procida, dell’ing. Pasquale Cozzella nel Comitato di Riserva Naturale Statale Isola di Vivara, tutte persone di cui esistono riscontri oggettivi sull’appartenenza organica a tale gruppo, è oltremodo visibile il fatto che si è nominati dal Sindaco nelle società o Enti partecipati dal Comune solo ed esclusivamente per appartenenza al medesimo gruppo politico (alla faccia dei bandi che vengono sistematicamente emessi).

La nomina del dott. Marino, poi, al di là della professionalità che non sta a noi giudicare, è di particolare gravità in quanto per l’OIV la stessa ANAC prevede, tra gli altri paletti, un principio di “imparzialità” con l’Ente nominante mentre il dott. Marino, tanto per rinfrescare la memoria, altre la sua attività politica ben visibile, è stato anche nominato, con decreto Sindacale del settembre 2015, quale rappresentante del Comune, in qualità di Revisore dei Conti in Isola di Procida Navigando Spa, cosa che, solo per questo, già pone qualche forzatura alla sua imparzialità.

Ciò premesso, senza toccare le vicende relative all’assegnazione di appalti, vedi fotocopiatrici al Comune, o finanziamenti e assegnazioni di spazi pubblici ad associazioni, ad una forza politica, nonché di minoranza, sarà consentito porsi qualche domanda ed ovvero: Se il “nuovo” che avanza ritiene che il passato politico dell’isola (“quelli di prima” tanto per intenderci) sia stato fonte di clientelismo e malcostume, cosa è cambiato in venti mesi rispetto ad allora? Questo sarebbe il cambiamento? Questa sarebbe legalità e trasparenza?

La “manica larga” che evidenziavamo in una precedente nota viene interpretata, da chi guarda il dito piuttosto che il cielo che esso indica, dal lato economico (a quanto previsto nel decreto di nomina del dott. Marino firmato dal Sindaco vanno aggiunti anche oneri che maggioreranno gli importi dovuti a carico dell’Ente), quando, invece, il riferimento era, ed è, soprattutto rispetto alle modalità di scelta “politica” dei nominati che, guarda caso, sono tutti attivisti de “La Procida che Vorrei”.

 

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