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venerdì, Aprile 19, 2024

L’inverno con EAV diventa inferno

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Alta stagione e bassa stagione, o meglio, stagione turistica e stagione “residenti”. Ecco i due grandi emisferi che dividono la nostra concezione di trasporto pubblico. Sì, perché con lo scoccare del 1 novembre l’Eav Bus ha ben pensato, come del resto fa ogni anno, di modificare gli orari introducendo l turnazioni invernali: tradotto significa tagli di linee, di corse e di orari. Iniziamo con una ricorrenza: chiudono i giardini termali “Poseidon” e salta la corsa n. 2 (l’autobus copre la tratta Ischia Porto – Citara e viceversa) con la conseguente diminuzione dei collegamenti Ischia – Forio. E non solo. Altre corse fondamentali che collegano un estremo dell’isola all’altro nell’orario mattutino, orario fondamentale per i tanti pendolari isolani e non che devono raggiungere il posto di lavoro in orario consono. Parliamo di orari e numeri. Abbiamo l’autobus n. 1 (che da Ischia Porto arriva a Sant’Angelo e torna indietro percorrendo la stessa strada) che, ora, ha modificato i propri orari e, nella fascia oraria tra le 07.00 e le 08.00 ha quasi azzerato le sue corse. Secondo la nuova modulazione, infatti, abbiamo una corsa che lascia il capolinea alle ore 06.55 e la seguente parte alle ore 07.55. Un intervallo di un’ora che porta quindi alla soppressione della corsa delle 07.15 molto utilizzata da lavoratori (per lo più del settore scolastico e alberghiero, ndr) e da alcuni studenti che devono raggiungere la sede della propria scuola in tempo utile per le lezioni. Tra le 07.00 e le 08.00 (circa), quindi, vi sono solo un autobus della linea CS che parte alle 06.50, un numero 1 che parte alle 06.55 e poi di nuovo una Circolare Sinistra alle ore 07.30 – pausa – un numero 1 alle 07.55 e una CS alle ore 08.00. Il problema, leggendo la tabella oraria, si presenta solo per quella fascia oraria, dato che, successivamente, le corse vanno intensificandosi e, dopo un intervallo di circa 30 minuti l’una dall’altra, si assestano a distanze di una
quindicina di minuti tra loro. Un problema enorme visto che, chi deve raggiungere ad esempio Forio, Panza o Serrara Fontana entro le ore 08.00, per recarsi in ufficio in tempo per l’apertura, o i ragazzi che devono recarsi a scuola presto partendo da Ischia, è costretto ad anticiparsi all’autobus delle 06.50 o delle 06.55. Un assurdo che fa saltare tutte le coincidenze che, con pazienza e lavoro certosino di incastri, ognuno era riuscito a costruire per poter gestire la mattinata a e l’arrivo in classe o in ufficio. Problemi su problemi, con i prevedibili autobus delle 07.30 che saranno stracolmi di lavoratori e studenti (partendo alle ore 07.30 si raggiunge ad esempio Forio centro alle ore 08.00, tardi per ogni categoria che stiamo prendendo in esame, ndr) e le lunghe code di passeggeri in attesa lungo il percorso presso le fermate sprovviste di pensiline. Insomma, altro che incentivo ad utilizzare i mezzi pubblici per decongestionare il traffico, per rendere l’isola più sostenibile e “green”. Chi si deve spostare per lavoro o studio da una parte all’altra dell’isola deve munirsi di un mezzo proprio di trasporto, congestionare le strade, intasare i parcheggi e creare lunghe code di lamiere e smog nelle fasce orarie di più alta percorrenza. Sì, perché, non dimentichiamoci, che chi usufruisce dei mezzi pubblici in quella fascia oraria mattutina, poi rientrerà a casa nel primo pomeriggio o, comunque nella seconda fascia oraria di “picco” del traffico isolano. Possibile che i geni dell’EAV abbiamo progettato un servizio fatto così male? Solo poche settimane fa avevamo riportato dell’aumento delle corse scolastiche per collegare l’intera isola e permettere ai tanti ragazzi che quotidianamente viaggiano in autobus di poter raggiungere le scuole frequentate senza ritardi… e ora? Cosa accadrà da lunedì? Il caos, accadrà il caos perché così ha deciso Umberto De Gregorio, così hanno deciso i vertici EAV: dobbiamo affogare nel traffico quotidiano

9 COMMENTS

  1. Qualificare “autobus” quelle sporche mezze carrette sgangherate è un’offesa alla lingua italiana!

    Qualificare “dirigenti” il gruppo d’incapaci è semplicemente impossibile.

    Continuare ad affidare la gestione del sistema di trasporto pubblico a tale azienda è un’offesa verso gli utenti e uno sperpero di denaro pubblico.

    … e c’è ancora qualcuno impegnato ad affermare che “privato” è bello?

    • Perché, l’EAV è privata? E’ un carrozzone pubblico a tutti gli effetti, di proprietà regionale, dove ogni lavativo fa quel che gli pare, dal grande dirigente all’ultima ruota del carro.

  2. ……e poi ci vengono a dire: “usate meno l’auto, ci sono troppe auto in circolazione”….. chissà come mai ci sono troppe auto……mah!!!!!

  3. E le corse per Campagnano? È un vero incubo!!!!! Bravo EAV!!!!! Ore e ore ad aspettare il pullman, ovviamente sotto l’acqua del cielo, perché non c’è una fermata coperta!!!!!

  4. La colpa è sempre dei sindacati che fanno fare gli orari secondo le proprie convenienze e non quelle dell’utenza.

  5. Però dai, il problema mica è l’EAV che si piglia un euro e venti per portarti (quando capita) da Ischia a Casamicciola e che aveva accumulato 600 (seicento) milioni di euro di debiti e che tiene tutti i bus scassati in mezzo alle strade. Il problema sono solo traghetti e aliscafi, che saranno pure loro una schifezza ma almeno non costano niente ai contribuenti. Ora però aspettiamo il sig. Fabio o Lamonica che tengono da obiettare.

  6. Perche esiste un sidacato in italia? Ormai l’talia e una nazione a sovranita limitata.Le aziende fanno quello che possono. Un po di Autocritica la dobbiamo fare come cittadini non tutti honno la cultura del biglietto. Ecco lo sfascio!

    • Salvatore, il biglietto non copre neanche il 15% del costo del servizio. Il resto sono tutti sprechi. Di un’azienda pubblica.

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