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mercoledì, Aprile 24, 2024

Libertà e Verità, il giornalismo e gli insegnamenti di Domenico Di Meglio

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Approcciare la realtà del mondo che ci circonda in modo diverso, con maggiori strumenti per poterla comprendere e per interpretarla, con una consapevolezza maggiore e la volontà, vera, di formare un proprio pensiero critico.

“Parole in ordine”, il bellissimo progetto che ha visto protagonisti i ragazzi della scuola IIS Mennella e delle classi quinte dell’IC Forio 1, ha dato la possibilità a tantissimi partecipanti di poter entrare in contatto con il mondo del giornalismo e non solo, di poter apprendere tecniche comunicative diverse e potersi così raffrontare con gli altri e con la società nella quale si vive.

Un progetto portato avanti dal Miur con l’Ordine dei Giornalisti che ha destato non poco interesse nel mondo della scuola isolana. Tante le lezioni/laboratorio che hanno visto i ragazzi confrontarsi con l’attualità e con tematiche che sono alla portata di tutti attraverso gli smartphone, ma che in realtà non sono comprensibili da tutti se non si hanno gli strumenti giusti. Ecco il nocciolo della questione e l’insegnamento che il giornalismo locale sa e deve dare.

Da qui il passo di dedicare l’ultima lezione del progetto al maestro del giornalismo Domenico Di Meglio, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa, è stato breve: l’esempio di quanto fatto negli anni da Domenico Di Meglio rappresenta ciò che più abbiamo di importante e di giusto da tramandare per la nostra società e per il settore dell’informazione.

“Avere la società civile così vicina al mondo della scuola è un valore aggiunto che rende tutti più ricchi – ha dichiarato in apertura il direttore Gaetano Di Meglio – ringrazio tutti i presenti all’evento, i ragazzi che hanno seguito le lezioni, Mimmo Falco, presidente del Corecom e vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti, che è stato presente alla mattinata, ed anche il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, e il vicesindaco di Forio, Mario Savio. Con questo laboratorio siamo andati anche oltre la mission iniziale e la bellezza di tutto questo è stata quella di aver visto che i ragazzi hanno compreso che la comunicazione è plurale e mai al singolare e si sono messi tutti in gioco e, devo dire, da queste lezioni ne siamo usciti tutti più ricchi.”

La mattinata svolta presso la sede ischitana dell’ISS Mennella è stata poi dedicata,come dicevamo, a Domenico Di Meglio, alla presenza anche di Rita Agostino, la sua compagna di una vita.

“Domenico di Meglio è stato il primo grande maestro di giornalismo che abbiamo avuto ad Ischia. Nel 1975 faceva politica, poi ha compreso che la politica arrivava fino ad un certo punto e ha iniziato a scommettere sulla sua passione, sul giornalismo. Lavorava presso l’ufficio tecnico del comune di Serrara Fontana e già aveva un settimanale, ma poi ha capito che la passione era più importante del lavoro e ha deciso di licenziarsi dall’impiego pubblico per dedicarsi alla sua vera vita. Ha così fondato il primo quotidiano locale in Italia. L’esempio del Golfo, un quotidiano destinato a 60mila abitanti, in Italia non si era mai visto. Vi era stata altra informazione, quella patinata, quella periodica… ma un quotidiano isolano con un target così piccolo non esisteva. E arrivò nel 1989, una testata locale che ha un rapporto diretto con la società, il giornalista e la notizia pubblicata hanno una incidenza molto forte sulla realtà territoriale di riferimento.”

Quello che si fa ad Ischia è difficile da replicare.

“Ero giovane ed ho avuto la possibilità di crescere e di sperimentare – continua Gaetano Di Meglio – ha condiviso con me che avevo la passione della grafica, la sua azienda. Sono stato fortunato perché ho potuto sperimentare ciò che studiavo nella vita e farlo diventare il mio lavoro. Standogli vicino ho avuto modo di avere insegnamenti ed esempi da seguire, ha dimostrato coi fatti ciò che si doveva fare. La fortuna che ho avuto io, spero, possa capitare anche ad altri ragazzi, che possano trovare qualcuno che condivida la propria conoscenza anche con la durezza delle correzioni.”

Il racconto del nostro direttore, misto tra ricordi personali e esempi di cronaca locale, ha tratteggiato la figura di Domenico Di Meglio fino al 23 marzo 2009.

“Era un lunedì e Domenico d’improvviso morì a seguito di un infarto – aggiunge Gaetano Di Meglio – ed in quel momento l’informazione ad Ischia ha vissuto la sua più grande trasformazione della sua storia. Questa isola è sempre stata sensibile all’informazione. E’ dal 1860 che si stampa qualcosa ad Ischia e la morte di Domenico era arrivata in un momento in cui la comunicazione nel mondo stava cambiando. Basti pensare solo che poco prima Steve Jobs aveva presentato l’iPhone… con la tecnologia Ischia aveva iniziato una nuova era. Oggi è facile parlare delle testate giornalistiche online, di giornali non giornali che spuntano su pagine facebook con facilità estrema, ma Ischia è stata promotrice del primo giornale online a diffusione locale. Sembra un ossimoro, ma non lo è. Dipende dalla scelta del giornalista che valuta le notizie in modo ischiacentrico, perché si pensa che la propria società abbia bisogno delle notizie e dell’informazione. La migliore definizione del giornalismo è proprio questa: il giornalismo è l’arte che porta a conoscenza le notizie che gli altri non vogliono che vengano diffuse; per tutto il resto c’è la propaganda, la pubblicità, lo spazio sponsorizzato. Chi fa il giornalista racconta ad un lettore qualcosa che gli altri non vogliono sapere.

Ciò che caratterizza Il Dispari sono i valori del giornalismo di Domenico di Meglio e, se oggi dovessi mettere un payoff al Dispari, prenderei in prestito le sue stesse parole e direi: Il Dispari, un giornale pericoloso.”

MIMMO FALCO: “DOMENICO LOTTAVA PER LA LIBERTA’ E LA VERITA’”

“Avevo preparato un discorso, ma voglio improvvisare raccontandovi la verità. Io devo tutto a Ischia e a Domenico Di Meglio. Sì, grazie a lui ho iniziato la mia carriera da giornalista, grazie allo Sport Isolano e al Golfo ho potuto iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti.

Domenico Di Meglio era un uomo di responsabilità, come voi che sarete capitani e comandanti. Era anche lui un uomo di mare, perché ha navigato nel mare della vita e ha saputo lasciare una impronta. Chi lascia un ricordo non muore mai, resta nei nostri cuori, nella nostra mente e nei nostri atteggiamenti. Domenico ha vissuto da grande personalità, con un gene di follia. Fare un giornale locale 30 anni fa era una follia e lui ci credeva e ci riuscì più che bene. Anche perché lui lottava per essere protagonista del suo tempo, bisogna avere la capacità di non abbattersi mai. E lottava anche per la Libertà e per la Verità che non avevano confini ideologici, due cardini del suo pensiero.

Nel corso degli anni capì anche l’arrivo della tecnologia di oggi, i nuovi mezzi di comunicazione portano a guardare direttamente la notizia, mente Domenico aveva avuto l’intuizione di diventare mediatore tra la notizia e la diffusione, per verificarne la fonte. Una concezione d’avanguardia. Domenico Di Meglio amava Ischia come si ama una bella donna, una mamma, una innamorata… lui credeva nella capacità degli ischitani di essere protagonisti attivi del loro futuro. E non vi può essere una concezione simile senza lo studio. Per questo vi dico – ha concluso Mimmo Falco rivolgendosi agli studenti presenti – studiate, perché chi ha la conoscenza, ha anche il potere; chi non conosce viene manipolato. Siate orgogliosi di appartenere a questa isola,siate orgogliosi a questa comunità che ha dato tanto nono solo da un punto di vista culturale, ma anche da un punto di vista della tradizione meridionale.”

La mattinata è stata conclusa, poi, con la consegna della spilla dell’ODG a Domenico Savio, presente con il figlio Gennaro, e del “crest” dell’ordine da parte di Mimmo Falco a Gaetano Di Meglio: “Un crest che rappresenta l’evoluzione della comunicazione e, soprattutto, è simbolo di chi non si vuole piegare, di chi sta con la schiena dritta. “Domenico Di Meglio non ha mai piegatola sua schiena.”

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