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sabato, Aprile 20, 2024

L’elettore va in diretta, il politico dietro le quinte. Corto circuito di ruoli a Ischia

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Avevo annunciato che avrei scritto della Festa di Sant’Anna e del perché è stato gravissimo spostarla al 31 luglio. E la polemica sul sabato o il lunedì è solo il minore dei mali. Per farvi un’idea è come quando un ammalato combatte con un tumore e gli viene la febbre. E non ho esagerato.

Ma, credo che in questo clima politico sia necessario far emergere certe verità che, altrimenti, passano in secondo piano e non devono farlo.

Ieri non ho visto la puntata della Vita In Diretta perché non mi interessa. E’ una delle tante trasmissioni pomeridiane della nostra televisione e che, grazie ai buoni uffici di Giosi Ferrandino (e sottolineo, Giosi), quest’anno ha deciso di dedicare una puntata all’evento. Evento che la RAI dovrà mandare non in diretta perché, gli organizzatori, come detto in anticipo hanno spostato la manifestazione.

Ma su questo è un argomento che oggi non posso trattare perché credo che ci sono alcune letture politiche che meritano attenzioni.

Ieri, in TV è apparso – come giusto che sia – l’assessore alla cultura del comune di Ischia Salvatore Ronga, il direttore artistico della Festa di Sant’Anna (ma le telecamere della RAI non hanno potuto cogliere nulla della magia che si rinnova ogni anno dal 85 anni perché non c’era nulla da raccogliere!) e tante altre figure che, volendo, potremmo definire di secondo livello. Tutte persone, che, hanno sostenuto Gigi Di Vaia, il vero organizzatore della Festa di  Sant’Anna. Il politico che ha raccolto consenso elettorale grazie a questi eventi e che, però, oggi viene messo fuori dalla luce dei riflettori della menata mediatica.

La deriva che danneggia i consiglieri comunali voluta da Enzo Ferrandino con la nomina della giunta tecnica come sfregio a chi non eseguiva i suoi dictat è iniziata. Ed è una deriva grave.

Qualcuno ha sbagliato? Qualcuno si deve fare qualche domanda. E’ giusto che il consigliere comunale non abbia visibilità? E’ giusto che la macchina organizzativa della Festa – perché la colpa è di chi ha logisticamente organizzato e tenuto i rapporti tra Rai e Comune – abbia escluso il politico che ci mette la faccia con il “grande evento”?

E’ giusto, perché è effettivamente così, che in schermo appaia Salvatore Ronga e Cenzino Di Meglio. Si, Ronga è l’assessore ed è titolare della firma, Gigi Di Vaia deve fare il consigliere comunale, alzare la manina quando nessuno lo vede nel civico consesso e basta. Questo è il suo compito. E’ il compito del consigliere comunale e lo sarà per tutti gli altri. Perché dovranno essere gli assessori ad apparire. E loro, i politici puniti dal sindaco, dovranno andare ad elemosinare prebende e favori a questo e a quell’altro assessore sperando che il sindaco dica “si, gli puoi mettere la firma”.

Fino a quando, però, la riduzione a consigliere comunale andrà bene? Fino a quando quelli che hanno fatto i politici e si sono candidati saranno disponibili a cedere il passo ai sostituti che ha scelto il sindaco.

Nel mondo, la politica è fatta è di visibilità. A via Iasolino, sembra non essere cosi.

Compimenti a tutti. Andate in consiglio e alzate la manina.

 

p.s. Come ho detto ieri, sono un uomo con tanti limiti. Mi chiedo se fino a lunedì scorso Salvatore Ronga era semplicemente un elettore di Gigi Di Vaia per il quale Gigi faceva clientela politica, oggi quali sono i ruoli? Ronga deve accumulare visibilità e Gigi deve farsi da parte? O meglio, Ronga fa l’assessore per volere di Enzo contro i capricci di Gigi Di Vaia. O ancora, Ronga fa l’assessore ma non è in quota Gigi, quindi deve crescere lui politicamente e deve avere visibilità. Aiuto, non sto capendo più niente. Ah si,  Gigi deve solo alzare la manina in consiglio e fare il lavoro sporco dietro le quinte. Ma si è candidato Gigi o sbaglio? Non si capisce più niente. Altro che vita in diretta….

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