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venerdì, Aprile 19, 2024

Lega e M5S vogliono di nuovo l’istituzione delle sezioni distaccate

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Paolo Mosè  | Con la lettura del cosiddetto contratto di governo che sarebbe stato ultimato, dopo lunghe trattative tra la Lega e il Movimento 5 Stelle, gli avvocati isolani tirano un sospiro di sollievo. Il motivo? Quando si parla della riforma della giustizia, che i due partiti sono intenzionati a portare avanti e che andrebbe sostanzialmente ad annullare ciò che il governo Monti nel 2012 decise di portare avanti con la soppressione delle sezioni distaccate. Lasciate in “servizio” solo quelle di Ischia, dell’Isola d’Elba e di Lipari con un decreto firmato dal governo successivo e dal ministro guardasigilli Orlando. La cui proroga scadrà il 31 dicembre prossimo. Nel contratto sottoscritto si legge per l’appunto: «Occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria – modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni – con l’obiettivo di riportare tribunali, Procure ed uffici del Giudice di Pace vicino ai cittadini e alle imprese».

Con questa mossa il potenziale nuovo governo potrebbe, quindi, dare una inversione di tendenza e riportare gli uffici nelle località periferiche per dare un segnale alla popolazione che la giustizia è presente e vicina e che risponde alle istanze che provengono anche dalle imprese, dalle fasce economiche. Ma è altrettanto vero e stabilito che è necessario semplificare i processi dando impulso al cosiddetto “processo telematico” e soprattutto potenziare l’informatizzazione degli uffici giudiziari.

Una notizia che ha fatto felice soprattutto il presidente dell’Associazione Forense dell’Isola d’Ischia, Francesco Cellammare, che da qualche mese a questa parte era sfiduciato, non trovando interlocutori validi per portare avanti la battaglia in difesa dell’ufficio giudiziario ischitano. Non essendoci ancora un ministro della Giustizia nella pienezza delle funzioni e per l’assenza di una classe politica che appare alquanto dilettantistica, non riuscendo a fare proprie le aspettative delle popolazioni e del territorio. Mentre dall’altra si è registrata in questi mesi una volontà ai massimi vertici giudiziari di portare a compimento quell’accentramento di tutte le attività penali e civili presso la sede centrale di Napoli. E già si parla del trasferimento dei giudici attualmente in forza alla sezione di Ischia in tutt’altre sezioni, sempre dislocate al centro direzionale. E tutto questo stona in modo grave ed evidente che mentre si parla più della “messa cantata”, un de profundis dell’ufficio di Ischia, la sede storica è ultimata. Pronta per essere consegnata al Ministero della Giustizia affinché predisponga il trasferimento delle attività dall’ex Liceo “Scotti” che è stato un punto di riferimento in questi ultimi anni. Un’operazione di recupero della sede storica che è costata complessivamente all’incirca 800.000 euro. Soldi pubblici che diventerebbero una vera e propria sciagura perché mancante di quelle funzioni che hanno reso storica proprio quella stessa struttura dagli anni Sessanta in poi. Tant’è vero che in questo ufficio è stato realizzato finanche un ascensore e gli interni modificati quanto basta per dare l’esatta parvenza di essere in un palazzo di giustizia.

L’Associazione e gli stessi avvocati ischitani ritengono questa decisione della Lega e dei 5 Stelle una vera e propria svolta che può significare l’auspicio di salvare la sezione distaccata. Sarà così? Si spera solo che un governo al più presto venga varato prima che sia troppo tardi.

 

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