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venerdì, Marzo 29, 2024

L’EAV punisce i lavoratori e taglia quattro corse

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Ma le stranezze di questo “ricatto” continuano. Da domani, 11 dicembre, infatti, EAV cancellerà le corse numero 15, 7, 21 e 22! Un assurdo non trovate? Si mandano 26 figli di Ischia a lavorare tra Sorrento, Torre Annunziata, Agnano e Comiziano e a Ischia si tagliano le corse?

Gaetano Di Meglio | Non c’è pace per l’azienda regionale che gestisce il trasporto terreste pubblico. La vacca dove spremere d’estate, d’inverno si trasforma in incubatrice per provare a piegare con la forza dell’azienda i destini dei lavoratori che non hanno armi per potersi difendere.
Abbandonati dai sindacalisti e nelle mani dei loro “aguzzini” istituzionali, i lavoratori di Ischia sono costretti a combattere una guerra contro un’azienda che non ha nessuna pietà e che, purtroppo, continua a fare il forte con i deboli.
Con una cattiveria, decisamente poco di sinistra, l’Eav del presidente De Gregorio ha deciso di usare la mano forte contro i lavoratori dell’officina di Ischia rei di non aver accettato i nuovi turni da 8 ore e mezza. Una manovra che serve a spianare la strada al possibile partner in vista della gara della privatizzazione.
Ironia della sorte e assurdità totale ci troviamo davanti ad una vera e propria manovra che merita attenzione.
L’azienda, da domani, infatti, trasferisce 26 dipendenti in terra ferma – lontani da Ischia – e annulla ben 13 congedi ai lavoratori per motivi di servizio.
Ma come, trasferisci 26 lavoratori altrove e ne costringi 13 a lavorare perché non hai forza lavoro in abbondanza? Un assurdo, non trovate! Assolutamente si!
Ma le stranezze di questo “ricatto” continuano. Da domani, 11 dicembre, infatti, EAV cancellerà le corse numero 15, 7, 21 e 22! Un assurdo non trovate? Si mandano 26 figli di Ischia a lavorare tra Sorrento, Torre Annunziata, Agnano e Comiziano e a Ischia si tagliano le corse? Possibile che Campagnano, Via Quercia e due corse dedicate su Forio non debbano più essere effettuate? Perché? Perché l’azienda deve piegare i lavoratori e li deve costringere ad accettare le loro imposizioni, difficili da comprendere, purtroppo, con l’avallo di sindacalisti che offendono la storia delle lotte sindacali.
Venduti al miglior offerente. Ricattati dell’azienda e senza difesa: sono questi i lavoratori di Ischia dell’EAV che chiedono sostegno e vicinanza.

Ecco la loro lettera aperta:
“Il personale tutto dell’EAVBUS di Ischia, lancia un accorato appello a tutte le Amministrazioni e le associazioni e anche e soprattutto al Commissario per il terremoto, Dott. Giuseppe Grimaldi al fine di scongiurare una discutibile e scellerata decisione, intrapresa dalla dirigenza Aziendale EAV, la quale a fronte di una presunta valutazione dalla quale emergerebbe, a Loro dire, un esubero di personale, intenderebbe trasferire una parte del personale in terra ferma.
Tale decisione tocca una comunità che ha già dovuto sopportare una stagione lavorativa caratterizzata da temperature a dir poco straordinariamente eccezionali, con mezzi aziendali per la maggior parte sprovvisti di sistema di climatizzazione, stress da traffico e condizioni lavorative al limite della sicurezza, e come se non bastasse il dramma subito dal terremoto.
L’intera comunità porta ancora i segni indelebili di situazioni emotive che si ripresentano continue ad ogni minimo sussulto, causando tensioni e stati di agitazione che non rappresentano certamente una condizione di tranquilla e serena esistenza.
Per altro l’azienda stessa propone trasferimenti in zone difficilmente raggiungibili con mezzi Pubblici, tipo Comiziano e Torre del Greco, aggravando ancora di più la condizione economica poiché il personale sarebbe costretto a sostenere il costo dei trasferimenti a proprie spese.
Si ricorda inoltre che molti dei lavoratori hanno famiglie monoreddito, e per buona parteusufruiscono della legge104 (assistenza a persone con mobilità ridotta) e non ultimo famiglie con mutui da pagare.
Questi trasferimenti sono un alternativa a cui appellarsi, a fronte di una proposta aziendale assolutamente inaccettabile.
Infatti l’Azienda proponeva ai lavoratori una flessibilità lavorativa allungando la prestazione di guida dalle attuali 6 ore e 40 circa a 8 ore e 20.
Il tutto rimanendo inalterate tutte le percorrenze, che risultano risalenti a 34 anni fa. Un proposta che considerarla indecente è un eufemismo.
Pertanto l’intero personale chiede l’intervento deciso e concreto di tutte le amministrazioni isolane e di tutte le categorie e associazioni, al fine di scongiurare un iniziativa spregiudicata discriminante e iniqua nei confronti di tutta l’isola.

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1 COMMENT

  1. dovresti preoccuparti delle situazioni di pericolo che provocano gli autobus sulla nostra isola ormai ingolfata da un traffico quasi insostenibile da auto normali figuriamoci autobus. autobus che spesso devono fare manovre assurde in barba a tutte le regole del codice della strada passaggi a sinistra retromarce in continuazione disagi che si perpetuano da decenni permanenti per tutti gli automobilisti e non, con il continuo invadere la corsia di direzione opposta e tutto questo stando in europa , mi rendo conto che il sud italia non ha ancora capito la parola europa cosa significhi e sono sicuro che anche lei direttore non e ancora riuscito a carpirne il vero significato d’altronde il suo giornalismo ne e un valido testimone . lasciamoli lavorare !!

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