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martedì, Aprile 23, 2024

Le verità di Rapullino: «Ancora uno sforzo per l’Ischia. I contributi mai arrivati? Che mazzata!

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Alessandro Mollo | L’ultimo periodo non deve essere stato dei più semplici. L’infortunio di Fall, la penalità di quattro punti, il mancato arrivo dei contributi sono state soltanto alcune delle difficoltà incontrate da Luigi Rapullino nei primi mesi di presidenza. Il patron gialloblù ha però già pronte le contromisure per vivere un presente ed un futuro più sereno

Come è andata la riunione?

“È andata, diciamo che è andata (ride). Ogni volta ci sono mille difficoltà, perché purtroppo, come sappiamo tutti, la situazione ereditata era molto pesante e stiamo cercando di portarla avanti nel miglior modo possibile”

Le difficoltà sopraggiunte sono risolvibili?

“Ce la stiamo mettendo tutta per risolverle. Stiamo sostenendo un ulteriore ed importante sforzo economico per riuscire a portare avanti il tutto”.

Quando sei entrato nell’Ischia nel corso dei mesi estivi ti era stata prospettata una situazione. Di quanto è cambiato il tuo impegno dopo i recenti avvenimenti?

“Te lo potrò dire a giugno quanto sarà lo sforzo in più. Ti posso dire che, allo stato attuale, abbiamo già superato gli importi che dovevamo mettere all’interno dell’Ischia”.

Temi inconvenienti ulteriori che possano richiedere ulteriori sacrifici?

“Per quanto riguarda la passata stagione, in linea di massima è tutto chiuso: al 90% è stato tutto sanato. Poi vi sono gli inconvenienti dell’attuale campionato, che dobbiamo mettere in conto”.

Nel comunicato stampa diffuso dalla tua società dopo la riunione, si parla di ridefinizione di quote societarie. Le partecipazioni dei soci come cambieranno?

“Ancora non è stato definito. Credo ci sarà qualche cambiamento in termini di quote azionarie, seppur minimo”.

Cambiamento che potrebbe riguardare una minore partecipazione di qualche scuola calcio di Napoli?

“Penso di si. Nei prossimi incontri valuteremo. La priorità adesso è portare avanti la società, ma nelle prossime settimane torneremo sull’argomento, anche per un questione di trasparenza”.

Da mesi si parla dell’incontro decisivo dal Notaio. Riusciamo a dare ai tifosi un termine?

“La cosa più importante è che arrivino i soldi. Prendere le quote, se non arrivano i soldi è un danno pazzesco. Prima devono arrivare i soldi, e poi le quote”.

Nei giorni scorsi si è parlato anche di un feeling minore tra l’Ischia Isolaverde e la terraferma, dove qualcuno si sarebbe reso conto che le convenienze del tenere una squadra là non sono quelle prospettate ad agosto.

“All’interno della società ci sono sempre delle situazioni contrapposte su questo tema. Una parte desidera che l’Ischia resti sulla terraferma, ed una altra parte invece vuole che l’Ischia ritorni sull’isola. Ogni volta combattiamo su questo tema”.

Nell’ultima intervista rilasciatami esprimevi il tuo malumore nei confronti della scuola calcio campana che prima aveva aperto alla possibilità di riportare l’Ischia sull’isola e poi aveva fatto un passo indietro. Rispetto ad allora sono aumentate le chance di rivedere la squadra gialloblu ad Ischia?

“In futuro riporterò l’Ischia sull’isola. Per il presente non voglio pronunciarmi sull’argomento, perché non voglio correre più il rischio di fare brutta figura, però si sta lavorando anche in questo senso. Senza fare annunci e proclami, ma la volontà è quella. Non dimentichiamoci che una parte della società, ovviamente, sta investendo affinchè la propria struttura abbia un certo prestigio con una squadra professionistica che si allena sul proprio campo”.

Lello Carlino è sempre più coinvolto dalla nuova Ischia. Rientrerà in società?

“Carlino è una bella donna, e, come tutto le belle donne, deve essere corteggiato. Noi lo stiamo corteggiando, perché sia sotto il profilo economico che del carisma della persona, uno come lui può solo fare bene all’Ischia Isolaverde”.

Con l’impegno tuo e di Carlino la piazza potrebbe tornare a dormire sogni tranquilli. Ma bisogna fare un po’ di pulizia in società.

“Ti ringrazio. Avevo messo in programma la presenza di problematiche, ma non nella quantità in cui stanno nascendo. L’anno prossimo, però, in società sarà tutta un’altra musica. Lo posso garantire. La pulizia? Aiuterebbe anche noi a vivere in maniera più serena, anche nel contatto con il territorio isolano. Vogliamo portare quel clima di serenità necessario in una squadra di calcio”.

Sei rimasto male per la questione dei contributi promessi ma non arrivati all’Ischia?

“Molto male. Erano soldi importanti che potevano fare bene. Di Bello, dal mio punto di vista, è stato una grandissima persona, perché sta facendo fronte a quelle che sono state le mancanze dei contributi della Lega. In seguito andremo a fondo delle motivazioni che hanno portato ad una tale inconveniente, intanto, però, c’ è una persona che si è completamente dissanguata, e che ha una serie di difficoltà per il suo impegno futuro”.

Quei soldi ti erano stati dati come probabili o come certi?

“I soldi mi erano stati dati per certi. Per il progetto stadio. Un paio di settimane fa è arrivata la brutta notizia”.

Il mancato incasso dei contributi potrebbe portare a qualche scelta spiacevole a gennaio?

“Sicuramente non potremo fare quello che volevamo: rinforzare ancora di più la squadra. Il nostro programma era arrivare fino a dicembre, restando attenti sul mercato degli svincolati. A gennaio avremmo valutato la classifica e di conseguenza compiuto qualche operazione. Ovviamente la situazione verificatasi, purtroppo, ci crea un handicap”.

Si corre il rischio di dover salutare qualche big?

“Spero di no. Stiamo compiendo questo ulteriore sforzo economico per cercare di mantenere l’ossatura della squadra a gennaio, anche perché è una bella squadra”.

Da Presidente puoi essere soddisfatto dei tuoi ragazzi, perché si stanno ben comportando

“Sì, questo è uno dei pochi motivi di soddisfazione che stiamo avendo. Ischia – Foggia? Anche a me ha fatto molto incavolare, soprattutto per gli ultimi venti minuti. Quella era una partita da vincere. Se non avessimo avuto le assenze nel reparto offensivo e la penalità dei quattro punti, per la quale proporremo ricorso, oggi staremmo in zona play off”.

Il ricorso avverso la penalità ci ridarà qualche punto?

“Di uno ne sono proprio certo. Spero in due. Speriamo nel ricorso.”

La società poteva fare qualcosa in più per evitare la penalità? Si è stati un po’ leggeri in qualche azione?

“Avevamo messo in conto due punti di penalità, ma quattro non ce li saremmo mai aspettati. Non volevo neppure credere a chi, prima della sentenza, mi pronosticava tre punti di penalità”.

L’Ischia Isolaverde sta per cambiare segretario?

“Per il momento, no. Siamo legati a Iodice da un contratto che scade a giugno. Fino a quel momento ci sarà Iodice. Per il momento questo posso dire”.

Prima parlavi della squadra come unica soddisfazione. In questi primi mesi da presidente dell’Ischia Isolaverde, ti sei mai chiesto: “ma chi me l’ha fatto fare?”

“Ti dico la sincera verità: me lo ripeto tutti i giorni, tranne la Domenica. Purtroppo non c’ è riconoscenza da parte del pubblico, gli sponsor scappano, le problematiche in società non mancano. E ciò, purtroppo, mi porta a domandarmi quotidianamente: “ma chi me l’ha fatto fare?”. Avevo altre possibilità in piazze diverse. Ho scelto Ischia, perché mi affascinava il discorso dell’isola. Però tutta una serie di problematiche, mi portano a pormi quella domanda lì in maniera del tutto naturale”.

Però parli di futuro. Quindi non sei intenzionato a fare un passo indietro. Il pubblico può stare tranquillo sotto questo aspetto

“Sì. Quello che mi dispiace è che, per i soldi investiti, si potevano fare cose pazzesche”.

Temi che possa venir fuori qualche altro scherzetto, tipo il mancato incasso dei contributi stadio?

“Per il nuovo, no. Ormai abbiamo noi la situazione sotto controllo, quindi non ci sarà alcun problema. Per il vecchio, la mazzata l’abbiamo già avuta, quindi, oramai non viviamo più di illusioni. Tra un mese ci sarà l’elezione del nuovo presidente in Lega e noi ci auguriamo qualche novità. Aggiungo con orgoglio che noi stiamo vivendo in maniera attiva tale momento”.

In Lega non c’ è la possibilità di alzare la voce per la questione orari? O dovremo rassegnarci a disputare le gare casalinghe alle 14 del sabato?

“Abbiamo parlato in Lega di questa tematica. Gli orari, ahimè, li stabilisce la Lega, non c’entrano le richieste nostre o degli avversari. E purtroppo, uso questo termine perché noi non abbiamo alcun tipo di vantaggio da questa situazione, ci sono alcuni accordi tra la Lega e Sportube, proprio come avviene nei campionati maggiori, dove vi è, ad esempio, una partita della serie A alle 12. Gli orari vengono imposti dalla Lega”.

Hai affermato che l’anno prossimo in società sarà tutta una altra musica. Hai già le idee chiare su come operare e su quali persone puntare?

“Sì. Ho già le idee ben chiare su quello che dovrà essere il futuro. Questi 4 – 5 mesi di esperienza mi sono serviti. Se dovessi ripartire dal primo luglio già saprei dove e come agire”.

1 COMMENT

  1. Nel leggere questa intervista, mi domando ancora come si può essere così ostili verso queste persone. Ma c’è ancora qualcuno che crede che con il calcio c’è da guadagnare soldi? Sosteniamoli, anche se si allenano a Napoli,altrimenti prossimamente tiferemo è vero ancora per l’Ischia con i colori gialloblù, ma contro compagini come Sangennarese,Rocchese o Marigliano. Domani tutti allo stadio! Forza Ischia

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