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giovedì, Aprile 25, 2024

L’attacco al decreto in “sede referente”. I 5Stelle pronti a cambiare l’articolo 25

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C’è solo il relatore che non ne parla male, per il resto, in commissione, alla Camera, è una voce unica: tutti contro il decreto Ischia. L’accusa del condono è ricorrente.

Il primo attacco arriva da Rossella Muroni di LEU, firmataria con la Rostan dell’obbrobrio suggerito da alcuni ischitani.

Nell’audizione del 10 ottobre 2018, la Muroni è chiara: «Nel concordare con il collega Butti anche sull’opportunità di una legge speciale su Genova, evidenzia come la scelta del Governo di affrontare con il decreto-legge in esame anche la questione di Ischia, non aiuterà ad intervenire in maniera rapida ed efficace. Infatti, proprio con riguardo alle disposizioni relative ad Ischia, manifesta assoluta contrarietà sulla disposizione che introduce un condono, in una zona dove vi è un elevato tasso di abusivismo. In più, riferendosi alla legge 28 febbraio 1985, n. 47, risalente ad un’epoca in cui l’Italia non si era ancora dotata di una legislazione ambientale, si estende l’ambito delle opere condonabili. In conclusione, ribadendo l’inopportunità di mettere insieme indiscriminatamente vicende molto diverse quali il crollo del ponte Morandi di Genova, l’evento sismico che ha colpito Ischia nel 2017, nonché gli eventi sismici del 2016, chiede che almeno si faccia fronte alla promessa di togliere la concessione alla Società Autostrade e di costringerla a pagare per i danni provocati»

Qualcuno spieghi ai questi onorevoli un po’ di ABC in quanto a condoni?

Ma da LEU a Fratelli d’Italia, il passo è semplice e veloce. Questa volta è l’onorevole Paolo Trancassini, a parlar male dell’articolo 25. «Dopo aver evidenziato, rispetto alle problematiche dei territori danneggiati dal terremoto, come non risulti ancora perfezionata la nomina del nuovo Commissario straordinario, desidera rimarcare la differenza tra le rigidità normative riguardanti lievi difformità urbanistiche dei territori del centro Italia con le misure previste per l’Isola di Ischia, in cui si procede ad una sorta di condono di tutti gli immobili abusivi presenti sull’isola. Si tratta quindi, a suo giudizio, di individuare le misure più idonee per garantire una sorta di «pace urbanistica» – per usare espressioni care alla maggioranza di Governo – anche per i territori diversi dall’isola di Ischia. Ricorda infine che anche il vicepremier Di Maio nella recente visita nel comune di Accumoli ha fatto promesse in tal senso.»

L’onorevole Tracassini dice una scemenza assoluta (in cui si procede ad una sorta di condono di tutti gli immobili abusivi presenti sull’isola) perché non ha letto bene l’articolo 25 che, invece, si riferisce sono agli immobili che hanno avuto danni dal sisma, ma ciò che afferma l’onorevole è frutto del dibatto che si è sviluppato e che abbiamo alimentato.

Dal Pd, invece, arriva la bocciatura dell’onorevole Stefania Pezzopane, quella che aveva il fidanzato al Grande Fratello.

«Quanto alle disposizioni previste per il comune di Ischia, osserva che a suo giudizio, a differenza di quanto affermano i colleghi del MoVimento 5 Stelle, si tratta di un condono tombale. Nella norma infatti si fa riferimento anche al condono a suo tempo disposto da una legge del 1985, che conteneva criteri ben più ampi rispetto ai condoni successivi, e chiede pertanto al rappresentante del Governo le ragioni di tale scelta che ritiene del tutto inopportuna. Evidenzia la pericolosità di disporre una disciplina di questo genere all’interno del decreto-legge, che costituisce un precedente pericoloso e apre un varco all’inserimento di altre disposizioni analoghe».

La sottolineatura dell’onorevole è gelida: “e chiede pertanto al rappresentante del Governo le ragioni di tale scelta che ritiene del tutto inopportuna”

Giovedì 11 ottobre, alla ripresa delle audizioni, da Gianluca Rospi, del Movimento 5 Stelle, arriva una dichiarazione che non ci piace. Per nulla.

«Quanto alle disposizioni relative all’isola di Ischia, più volte richiamate nel dibattito, ribadisce che, oltre ad una norma volta alla sola accelerazione dell’esame delle pratiche di condono già presentate ai sensi della normativa vigente, sono presenti numerose misure agevolative per i cittadini, come la sospensione del pagamento di utenze e cartelle esattoriali, che danno risposta alle richieste da questi formulate. In ogni caso preannuncia su queste ultime, come su tutte le altre disposizioni del decreto-legge, la massima disponibilità ad introdurre, nella fase emendativa, gli elementi migliorativi richiesti sia nel corso delle audizioni che durante il dibattito»

Un’apertura sospetta. “In ogni caso preannuncia su queste ultime, come su tutte le altre disposizioni del decreto-legge, la massima disponibilità ad introdurre, nella fase emendativa, gli elementi migliorativi richiesti sia nel corso delle audizioni che durante il dibattito” Da dibattito, per quanto ci riguarda è un’unica voce: “no al condono”.

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