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mercoledì, Aprile 24, 2024

L’arte di Vincenzo Funiciello

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Era la sera del 21 marzo 1987 quando uno degli artisti più importanti della storia della nostra isola venne a mancare. Parliamo del Comm. Vincenzo Funiciello.

UN RICORDO

Ischia è una terra ricca di storia e di bellezze naturali e storiche da far invidia a qualsiasi altro luogo. Inevitabilmente tali peculiarità hanno una forte influenza sugli animi delle persone… tanto da spingere alcuni isolani a manifestare tali sensazioni attraverso varie e splendide forme di arte. Molti gli artisti che l’isola d’Ischia conta tra i suoi figli. Un artista che non è stato dimenticato a 32 anni dalla sua scomparsa è il Comm. Vincenzo Funiciello nato nella sua amata Ischia Ponte nel lontano 1905 e dove, nella sua Galleria in via Luigi Mazzella, ha creato le sue opere più belle e apprezzate. “Maestro delle stoffe” così era anche soprannominato “O’Professore Funiciello” capace di creare dei veri e propri dipinti da piccolissimi pezzetti di stoffa sistemati sulla tela con una minuzia certosina. I ritagli delle stoffe dai materiali più disparati prendono le sembianze di sapienti pennellate sulla tela che prende vita e fotografa con particolarissimi dettagli momenti di una Ischia che fu, di quella vita ischitana fatta di cose semplici, di «scene di vita quotidiana come quella del mercato che si svolgeva ad Ischia Ponte o delle passeggiate nel verde delle pinete di Fiaiano. Nelle sue ricercatissime opere d’arte non mancano momenti della vita sacra dell’isola: la processione di Santa Restituta a Lacco Ameno e quella di San Giovan Giuseppe della Croce ad Ischia Ponte con la Madonna di Costantinopoli sembrano sequenze di un video ripreso in diretta e messo in pausa. Tale la bellezza dell’opera raffigurante la processione della Santa Patrona di Lacco Ameno che una copia era destinata al Museo Vaticano (purtroppo con la scomparsa dell’autore nel 1987 la pratica non è stata portata a compimento).

Un noto critico d’arte, Schettini, scrisse: “Funiciello espone un suo genere di collages di ritagli di stoffe: una trovata interessante per ottenere speciali risultati pittorici come se adoperasse liberamente tavolozza e pennelli con sperimentata ed efficacissima tecnica impressionista, tanto sembrano pittura i suoi collages.

Difatti essi colpiscono per l’immediatezza e rapidità degli effetti, la giustezza dei rapporti, il senso delle prospettive, dei piani, il gioco di luci ed ombre, la sicurezza plastica del suo disegno, il movimento delle figure e, soprattutto, per l’artista e splendore, per la vivezza e trasparenza dei toni e tutto questo ottenuto con semplici ritagli di tutte le qualità di stoffe che, a veder da vicino, sembrano rifiuti di sartoria.”

Non solo collages Funiciello è stato un maestro anche della pittura a olio, incantando con i suoi tratti decisi e le sue sfumature precise e attente.

Le opere di Funiciello sono ancora oggi ricercate in tutto il mondo e il fatto di esserne poche in circolazione ne aumenta il gusto per la ricerca e le quotazioni sono molti i collezionisti di opere d’arte che ricercano frenetici opere firmate da Funiciello, alcune di esse sono state battute all’asta dalla famosissima casa d’asta Christie’s per cifre di non poco conto. E’ all’estero che i collages e gli oli di Funiciello hanno da sempre riscosso più successo, infatti molte opere fanno parte di collezioni private oltreoceano.

L’arte si sa si manifesta in tante forme e il talento di Funiciello non era solo dietro una tela… indimenticabili le barche di Sant’Anna, fantastiche riproposizioni in 3D della vita ischitana o di storie fantastiche ricreate con materiali di fortuna assemblati assieme in un tutt’uno magico che sembrava prendere vita sull’acqua: opere d’arte a 360 gradi, grandiose opere artistiche e di ingegno.

Ischia non ha dimenticato, oltre che la sua arte, la figura umana di Funiciello: un artista che viveva di arte (come pochi all’epoca e ai giorni nostri), che accoglieva sotto la sua ala protettiva i giovani che rimanevano incantati dalla sua poliedricità (in una vera e propria scuola d’arte), che cercava di preservare e trasmettere ai posteri le tradizioni e i costumi di Ischia, nonché rendere indelebili il cielo, il mare, la natura e l’architettura unica della nostra bella isola.

Gli uomini fanno i re, ma solo Dio Può creare un Artista… così recita il suo epitaffio e non poteva essere altrimenti.

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