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giovedì, Marzo 28, 2024

L’appalto per le luci natalizie di Del Deo snobbato, urge la nuova gara

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Un insospettabile e imprevedibile intoppo, almeno stando agli atti, rallenta l’affidamento del megaprogetto natalizio di Del Deo “Forio – Luci di Natale” edizione 2018-2019. Un appalto appetitoso, da 100.000 euro (anche se l’importo a base d’asta ammonta a 77.500 euro Iva esclusa), che però al momento sembrerebbe non interessare a nessuno. Ma sarà poi così? Sta di fatto che la prima procedura negoziata senza pubblicazione del bando con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sul Mepa si è conclusa con un nulla di fatto in quanto l’unica ditta partecipante, peraltro della terraferma, è stata esclusa. Ed il servizio di ideazione, noleggio, installazione, manutenzione e smontaggio delle luminarie dovrebbe iniziare già dall’8 dicembre, ovvero sabato. Per concludersi il 6 gennaio.

Di sicuro la volontà di Del Deo di sfornare ogni anno un progetto sempre più costoso, fregandosene delle critiche, è destinata a suscitare polemiche e sospetti. Nascondendosi dietro la giustificazione di mantenere la tradizione delle «le iniziative natalizie, che negli ultimi anni si collocano al riguardo fra le iniziative oramai radicata nel territorio comunale ed isolano e costituisce un appuntamento di forte richiamo turistico e di alto ritorno d’immagine per il Comune di Forio». Non si sa quale sarà il ritorno nelle tasche dei foriani, per ora costretti a subire l’ennesimo spreco per la «installazione di elementi decorativi artistici per le festività natalizie lungo le strade e piazze comunali».

Ma cosa è accaduto quest’anno a stoppare temporaneamente il progetto? Nella determina del rup arch. Nicola Regine (anche ideatore del megaprogetto) si evince che il Comune ha selezionato dieci operatori iscritti nella Categoria “Servizi di Organizzazione Eventi” a cui inviare la richiesta di offerta, ma nel termine stabilito del 28 novembre, è pervenuta al Comune una sola offerta, quella della ditta Boccia Vincenzo di Trecase. Ebbene, la commissione giudicatrice, riunitasi il 3 dicembre, ha accertato che «sia l’offerta tecnica ed economica è carente della documentazione richiesta dal disciplinare della gara in oggetto». Inevitabile l’esclusione dell’unica impresa concorrente.

Il rup Regine, vista l’urgenza, ha allora provveduto a prendere atto che la prima procedura di gara si era conclusa con un nulla di fatto. E nel contempo ha indetto nuova procedura con le medesime modalità, salvo che stavolta gli operatori iscritti al Mepa da selezionare saranno cinque.

Una situazione singolare, trattandosi appunto di un appalto succulento. Come mai allora nessuno aveva presentato offerta? Possibile che nessuna altra ditta invitata, a parte la Boccia di Trecase, fosse interessata? E quali erano le ditte invitate? Forse c’è qualche particolare che sfugge. Ma cosa accadrà se anche stavolta il Comune si ritroverà senza offerte valide? Il tempo stringe e già appare impossibile far partire tutto per l’8 dicembre, considerati i tempi tecnici della procedura. Oppure, trovandosi alle strette, Del Deo taglierà i costi del megaprogetto per rimanere sotto soglia e ricorrere all’affidamento diretto a qualche ditta amica? Sarebbe il colmo…

Insomma, un mistero sotto l’albero. Che però dovrebbe essere svelato a breve. E allora forse si capiranno eventuali dettagli e retroscena che al momento restano nascosti.

 

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