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venerdì, Aprile 19, 2024

L’antimafia «blocca» la ditta della mensa al Rizzoli!

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Ida Trofa | Ancora ombre sulla gestione del servizio di refezione ospedaliera. Al Rizzoli, lo abbiamo denunciando da tempo, la ditta che gestisce l’appalto, la ATI Gerico-Cardamone-La Fattoria (un’associazione temporanea d’impresa divisa tra Sant Antimo, la Calabria e Napoli) che gestisce il servizio mensa presso il nosocomio locale è stata interdetta dall’Antimafia. Particolarità, ma sopratutto limiti tutti nostrani: due delle tre ditte componenti sono gravate da interdetti antimafia. Tutto alla faccia del tanto declamato e sbandierato rinnovamento, della legalità e della trasparenza a tutela dell’utenza e sopratutto dei soldi pubblici con cui si pagano i servizi gestiti con i soliti metodi personalisti e nepotisti. Perchè l’ASL, nonostante questo, continua a fargli gestire la mensa?
Un affidamento dalla forte connotazione politica (Forza Italia e PDL) quello alla ditta della Famiglia Petito. La Fattoria, vicinissima alla famiglia dell’onorevole Cesaro e all’amico De Siano. Chi dovrebbe indurre le autorità sanitarie e il commissario D’Amore a riflettere?

Sant’Antimo: tutto da rifare per la mensa scolastica per i bambini, l’Antimafia blocca l’affidamento
Tutto da rifare a Sant’Antimo per il servizio di mensa scolastica. A causa di un’interdittiva antimafia è stato revocato dall’Amministrazione l’affidamento definitivo. A marzo la gara per il servizio della mensa scolastica fu aggiudicata alla società Fattoria Srl. L’importo finale della appalto ammontava a due milioni e cinquecentomila euro per il periodo 2016-2020. In seguito l’ufficio comunale ha richiesto informazioni alla Banca Dati Nazionale Antimafia. Il responso è arrivato lo scorso quindici giugno: la società ha ricevuto l’interdittiva. L’ufficio comunale della Pubblica Istruzione ha avviato la revoca dell’aggiudicazione alla ditta, dunque si dovrà procedere ad una nuova gara per l’affidamento del servizio. Più o meno quanto accaduto alla Cardamone Group che con la Fattoria srl in ATi si occupa della mensa del Rizzoli e lo scorso anno è stata lì lì per preparare il pasto ai bambini della Ibsen, grazie alle pressioni dei “forzisti” locali.

Cosenza, sanità corrotta: interdittiva antimafia per la società che gestisce la ristorazione all’Annunziata
Il prefetto di Cosenza – racconta lacchitè.com – ha emanato (a maggio 2017, ndr) un’interdittiva antimafia nei confronti della Società Cardamone Group di Cosenza dell’imprenditore Renzo Cardamone con sede in Celico (la società che gestisce il servizio di ristorazione ospedaliera in ATI anche al Rizzoli di Lacco Ameno, ndr). Il prefetto Giancarlo Tomao ha appurato che nella ristorazione dell’ospedale (ma anche in quella delle scuole cittadine) comanda un clan della criminalità organizzata che non viene specificato e ha così messo fuori gioco dai rapporti con la pubblica amministrazione il gruppo Cardamone di Celico, probabile braccio imprenditoriale della malavita cosentina. Avallato in tutto e per tutto da chi gli fa vincere appalti non solo all’ospedale (sappiamo tutti che tutta la politica va d’amore e d’accordo con i clan) ma addirittura nelle scuole della città. Dal maggio dello scorso anno, data a decorrere dalla quale la Cardamone group (in ATI con La Cascina), è subentrata nella gestione delle cucine dell’ospedale, a comandare sono ben determinati soggetti riconducibili a famiglie mafiose – riporta il quotidiano on line cosentino -. Quanto al legame con La Cascina, tutti sanno benissimo che questa azienda ha le mani in pasta col potere mafioso e politico (basta ricordare l’inchiesta Mafia Capitale) ma evidentemente non è servito per cacciare questa gente dagli appalti della città.

COME MAI IL RIZZOLI NON ASSUME I DOVUTI PROVVEDIMENTI?
Da un mese la società in ATI che gestisce la mensa non ha pagato i suoi dipendenti. Dipendenti costretti a ricorrere in sede legale per potersi vedere riconosciuto il dovuto.
Per quanto ancora l’Azienda Ospedaliera, l’ASL NA2 (Cardamone Group in tre anni e poi via via il resto in attesa di gara ha guadagnato 10 milioni di euro) continueranno a far finta di nulla o prenderanno i provvedimenti del caso?
A Lamezia Terme, ad esempio, sulla base di questa interdittiva antimafia, è stato revocato l’appalto triennale per il servizio mensa scolastico nelle scuole lametine dell’Infanzia, Primarie, secondarie di 1° grado, e del servizio di fornitura pasti agli anziani a domicilio, affidato alla Cardamone Group srl, perché, come si legge in una determina dirigenziale, il Prefetto di Cosenza, ha trasmesso informativa interdittiva nei confronti della stessa società che gestisce il servizio. L’ente ha pubblicato la determina dove viene specificata e ufficializzata la revoca dell’aggiudicazione alla Cardamone Group, a causa dell’informativa interdittiva del Prefetto di Cosenza ed è stato ufficializzato lo scorrimento della graduatoria Ora attendiamo che l’ASL Na 2 si adegui.

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