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sabato, Aprile 20, 2024

Lacco Ameno, un consiglio tra sisma e… dissesto

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Ancora un consiglio comunale, ancora stanziamenti, somme, variazioni al bilancio e debiti. ancora costi da terremoto. Solito scambio dialettico e contese tra maggioranza e opposizione in quel di lacco ameno. Solo tre i punti all’ordine del giorno e tutti inerenti fondi e cifre da appostare in bilancio. Su tutte le variazioni al bilancio per introdurre le somme inerenti il “sisma“. l’inizio non è dei migliori con il parere “copia incolla“ del revisore cercone. Necessario reperirne uno last minute per tenere la seduta. “Trattasi di errore formale“, sostiene la maggioranza! “Trattasi di mancata lettura degli atti“, puntualizza la minoranza.

Il resto è tutto un discutere delle somme urgenze e dei richiami del commissario liquidatore Gianfranco D’angelo sul mancato rientro delle cifre necessarie a ripianare il dissesto. Da una parte il sindaco Pascale minimizza e contesta D’angelo: “Il Piombo c’è! Oggi il ci sono arrivati 1,8 milioni dal ministero”.

Dall’altra carmine Monti & co. sostengono che al commissario per il dissesto “non è stato versato neppure un euro”. Una seduta, in ogni caso, moderata nei tempi, clima solito, ma non del tutto sereno tra le parti. la situazione è oggettivamente difficile per un paese già allo sfascio. anche il capo dell’Ufficio Tecnico e Responsabile Finanziario alessandro Dellegrottaglie è chiamato a relazionare sulle somme urgenze e sulle cifre, tipo il noleggio della Motosega, imputata e richieste al commissario per l’emergenza Giuseppe Grimaldi alla voce “Terremoto”. la sintesi del lungo soliloquio del Dellegrottaglie è stata: Balga per le somme urgenze la notte del terremoto e prima di Grimaldi con l’acquisto in proprio dei materiali (c’è un verbale, anzi due, il secondo rettifica il primo), dicasi noleggio a caldo per oltre 230mila euro. Poi tutto sul Mepa con la supervisione del commissario e l’operato dei pompieri. Piccoli dettagli i quasi 1400€ per ripulire uno sgabuzzino, leggasi trasloco sede comunale e i 10 mila euro per puntellare gli scavi di Santa Restituta, ma alla voce lavori al Municipio de scritte anche le pulizie, doppie, per cava Scialicco, a Monte alla cava del Monaco e a Valle presso la 167.

Debiti da sisma a lacco ameno e pareri del revisore su delibere di Piedimonte Matese è stato un consiglio comunale con parere del Revisore dei conti, il luminare, Lucio Cercone, reso su atto del comune di Piedimonte Matese e delibera di giunta municipale del comune di lacco ameno del 2009, Il vicesindaco Giovangiuseppe Zavota aveva convocato invece, il consiglio che dovrebbe tenere si a breve per discutere due punti importantissimi. Ovvero due variazioni di bilancio che interessando anche e sopratutto l’aspetto Terremoto e somme necessarie per l’emergenza : deliberazione di giunta comunale n. 79 del 18.08.2017 avente ad oggetto “Istituzione nuovi capitoli. Variazione di bilancio di previsione 2017” – Ratifica; deliberazione di giunta comunale n. 82 del 18.09.2017 avente ad oggetto “evento sismico del 21.08.2017. Variazione urgente al bilancio di previsione finanziario 2017/20192 –ratifica; regolamento di contabilità armonizzata – approvazione. Parliamo, con l’evidente confusione di località e tempi, di un controllo degli atti da parte del cercone , tutt’altro che approfonditi e puntali. alla fine arriva il paracadute Pascale, la modifica in tempo record chiesta dalla segretaria anna li Pizzi a cercone, ma il dubbio sulla attendibilità delle procedure resta.

MONTI: AVANZO DI AMMINISTRAZIONE INDISPONIBILE. PASCALE : SE SERVE LO USEREMO COMUNQUE

Già da tempo e già il Revisore prescrive di appostare “il residuo debito contratto ai sensi del D.l. n. 35 utilizzato per il pagamento di residui passivi di parte capitale e quelli di parte corrente sorti successivamente alla data del dissesto finanziario conseguentemente l’avanzo di amministrazione evidenziato è nella sostanza totalmente indisponibile”. Dunque soldi non disponibili che la maggioranza Pascale dichiara di voler utilizzare comunque in caso di necessità, parere o non parere. ciò sulla scorta dei rilievi avanzata dalla minoranza guidata da carmine Monti e Giovanni De Siano.

IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DI LIQUIDAZIONE

Il commissario liquidatore (dissesto) Gianfranco D’angelo già l’ 11 ottobre 2017 ha scritto, oltre ai vari organismi istituzionali, al Revisore dei conti per segnalare la “costituzione della Massa attiva. Storno alla procedura del dissesto del “FOnDO caSSaInIZIale” Si fa seguito alla precedente corrispondenza con cui è stato procedimento, sul conto di tesoreria del dissesto, dei fondi. costituenti la massa attiva da destinare al finanziamento delle spese di competenza della procedura del dissesto.”. Ovvero non c’è trippa per gatti, nè per ripianare il debito lacchese, sostiene D’angelo. “Più volte, infatti, è stato chiesto di provvedere all’adozione dei seguenti atti: determinazione del fondo di cassa al 31.12.2013 da stornare alla gestione del dissesto, la cui definizione deve essere effettuata in base al fondo risultante dal rendiconto approvato dell’esercizio 2013, rettificato dai pagamenti dei residui passivi,effettuati dall’ente fino alla deliberazione del dissesto, e incrementato dalle riscossioni dei residui attivi quantificazione delle quote di mutui non utilizzati dall’ente, a seguito di accertate economie delle spese mutuate; individuazione e del patrimonio disponibile, riferito sia agli immobili che ai quantificazione benimobili, alfine di poter procèdere alla loro eventuale alienazione. lo scrivente, a tal riguardo, richiama la necessità di provvedere entro il più breve tempo possibile al trasferimento del fondo cassa iniziale, che dal Rendiconto 2013 risulta di e 704.588,48, rettificato dai pagamenti e incrementato dalle riscossioni, come riportato nella prevista scheda già consegnata. Si sollecita il Responsabile Finanziario indirizzo, in pertanto, di provvedere con la massima urgenza alla redazione della scheda in parola, ribadendo l’importanza dell’attività richiesta in quanto la procedura semplificata per poter essere posta in essere necessita di una, sicura disponibilità di cassa e, infatti, l’art. 258 dispone che l’ente con l’adesione alla stessa.s’impegna a mettere a disposizione le risorse finanziare”

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