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giovedì, Aprile 25, 2024

La verità sui toner: è vero che sono cancerogeni o è una leggenda?

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Da qualche anno si sente dire che i toner delle stampanti laser sarebbero cancerogeni. Questa è la verità, ma solo per metà: se è vero che ci sono alcuni studi che dimostrano che la polvere contenuta nel toner è cancerogena, questo non vuol dire che la stampa fatta con il toner o l’utilizzo di una stampante laser voglia dire sempre mettersi in pericolo. Soprattutto in un uso normale da ufficio.

Alcuni studi eseguiti sulla polvere interna hanno rilevato che le sostanze contenute potrebbero agevolare lo sviluppo di tumori, allergie, eruzioni cutanee in soggetti predisposti. È ovvio che non è il caso, quindi, di passare delle ore con il naso di fronte alla stampante, ma questo non significa che se ce n’è una in ufficio questo costituisca un problema grave.

Il fatto che una parte della polvere all’interno del toner sia potenzialmente cancerogena, insomma, non significa che bisogna tornare ad utilizzare carta e penna, ma vuol dire tirare fuori il buonsenso. Altrimenti bisognerebbe anche rinunciare all’automobile, ai cellulari e a tutte quelle comodità che è stato provato essere cancerogene.

Nel quotidiano, infatti, siamo esposti a moltissimi agenti che possono portare nel lungo tempo a tumori, ma non bisogna creare allarmismi. Tanto più che il vero grosso rischio c’è se si utilizzano toner mal sigillati che rilasciano grande quantità di polveri o quando si cambia il toner vecchio con uno nuovo. A questo proposito per prevenire ogni genere di problema è consigliato usare toner di alta qualità di brand conosciuti, come i toner Epson laser o altri, prodotti con cura e attenzione e di manipolarli prendendo le dovute precauzioni di sicurezza.

Polvere del toner: sotto la lente

All’interno del toner di una stampante laser c’è una polvere molto sottile costituita da particelle di carbone, ossido di ferro, resina. Durante la stampa un tamburo permette di imprimere l’inchiostro sulla carta. Alcuni studi hanno messo in evidenza quali sono le sostanze contenute nella polvere che possono essere pericolose per la salute, in particolare sotto il mirino degli esperti ci sono i seguenti tre: il benzene, la formaldeide, lo stirene.

Il benzene è una sostanza che sopra in una certa quantità può provocare tachicardia, sonnolenza, vertigini, mal di testa o, se il tasso d’inalazione è veramente alto, anche perdita di coscienza e shock. La formaldeide è una sostanza potenzialmente letale se ingerita in grandi quantità o in caso di forte esposizione. Lo stirene, sempre in alta concentrazione, può dare irritazione alle mucose, cefalea, sonnolenza, vertigini, tosse frequente.

Il problema del toner, quindi, è per la presenza al suo interno delle elencate sostanze cancerogene, che potrebbero essere inalate, ingerite o messe a contatto con la pelle. A oggi, comunque, non c’è una tecnologia che possa sostituire l’efficienza del toner, anche se si è provato con il toner a base di soia (il bioblack) o con la stampante senza cartucce/toner di Epson.

Come proteggersi: la prudenza non è mai troppa

Anche se il toner usato normalmente in ufficio in fotocopiatrici e stampanti non costituisce un pericolo grave, le sostanze che lo compongono vanno manipolate con cautela. A questo proposito è importante adottare delle misure di sicurezza, soprattutto quando si cambia il toner e lo si smaltisce. Le sostanze non sono, infatti, biodegradabili e, quindi, è fondamentale chiudere il toner in un sacchetto di plastica ed eliminarlo come rifiuto speciale.

Se si rende necessario aprire la stampante per sbloccare un foglio di carta o cambiare il toner è meglio indossare dei guanti e, magari, una mascherina, soprattutto se si è allergici. Se la pelle viene a contatto con la polvere è bene lavarsi con cura per rimuovere bene i residui. Gli apparecchi vanno messi in postazioni di stampa appartati, evitando per esempio la scrivania su cui si trascorre molto tempo.

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