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giovedì, Marzo 28, 2024

La stima di Arnaldo: 850 milioni di euro il danno di Casamicciola

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Ida Trofa | Il 23 ottobre, come tutti sanno, è il termine ultimo per la ricognizione dei danni subiti dal patrimonio pubblico, privato e dalle attività economiche e produttive a seguito del sisma del 21 agosto che ha colpito i comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio.
Con un’ordinanza il commissario delegato, Giuseppe Grimaldi, ha invitato i soggetti interessati a trasmettere ai rispettivi comuni, entro tale data, l’elenco dei danni e dei fabbisogni.
Le segnalazioni dovranno essere distinte tra danni subiti al patrimonio privato (scheda B) e danni alle attività economico-produttive (scheda C) mediante la compilazione delle stesse.
Le schede possono essere scaricate dal sito della Regione Campania, nell’area dedicata al terremoto, oppure ritirate presso i comuni interessati.
Saranno, poi, i Comuni a trasmettere entro il 4 novembre, dopo aver effettuato i controlli richiesti, le tabelle riepilogative ai diversi uffici competenti.
La ricognizione dei danni/fabbisogni posta in essere non costituisce, comunque, un riconoscimento automatico dei finanziamenti, ma le richieste dovranno essere esaminate dagli uffici preposti della giunta regionale che, a loro volta, trasmetteranno, entro il 18 novembre, l’esito dell’istruttoria alla sede della struttura commissariale.
Occorre fare presto a dichiarare i danni affinchè siano inseriti urgentemente nella legge di stabilità, unica ancora per la ricostruzione dei comuni del cratere. In caso contrario se ne riparlerà l’anno prossimo ed avremo perso un treno importantissimo. Forse occorrerebbe una seria presa di coscienza e responsabilità da parte di tutti. Ma l’ignoranza amministrativa impera. Qualche politico si illude e, illudendosi, crea false aspettative nella popolazione in ambasce.
I soliti manovrini, così come hanno fatto per le somme urgenze, con lo scopo di poter decidere a chi fare avere cosa e quanto, si attivano per fare in modo di poter controllare il “dopo”.

ATTENZIONE ALTA
Il comune di Casamicciola dovrebbe notificare ai cittadini, anche a mano, la scheda AEDES con il risultato del sopralluogo necessaria, tra l’altro, per la definizione del danno. Con un metodo poco ortodosso, invece, queste ultime vengono consegnate, a mano, non in originale, con una semplice firma del tecnico comunale e, nella maggior parte dei casi, rappresentano una sintesi arbitraria del sopralluogo! I cittadini devono chiedere e pretendere di visionare e avere copia della scheda originale!

I TECNICI FANNO I CONTI, L’INCERTEZZA REGNA SOVRANA E QUALCUNO AZZARDA NUMERI E CIFRE
E’ ancora di stretta attualità l’incontro che si è tenuto lo scorso 2 ottobre voluto dal sindaco Giacomo Pascale che, per fare chiarezza sulla compilazione delle schede per la ricognizione del fabbisogno, ha rivolto un appello ai tecnici di tutta l’isola a cui hanno risposto in 50 tra ingegneri, architetti e geometri. L’obiettivo principale era uniformarsi sulle valutazioni del fabbisogno con tariffe predeterminate per i danni e, soprattutto, decidere di prestare gratis l’opera dei tecnici per i cittadini che ne fanno richiesta.

LE VOCI
“Nel momento in cui non è possibile avere una norma – è la sintesi delle considerazioni più condivise dai 50 tecnici -, il sindaco Giacomo Pascale ha dato un numero, siamo circa 50 tecnici per analizzare circa 1500 casi a Casamicciola e circa 500 a Lacco Ameno. Se facciamo 24 ore di lavoro, senza analizzare in modo scientifico, ma dando solo parametri e se non siamo 300 tecnici non ce la facciamo entro il 23!. E comunque dobbiamo avere i parametri giusti da seguire. Più standardizziamo e più andremo veloci. Aspettiamo le nuove schede per procedere”.
E su questo argomento, quello delle nuove schede che dovrebbero arrivare dal commissario Grimaldi (ma non arriveranno!, ndr) che si è aperta una grande polemica. Purtroppo, a molti, non è ancora ben chiaro quali siano le schede da compilare.

CENTRO ITALIA PIU’ IL 25% DEL FATTORE ISOLA
Nel corso dell’incontro – inoltre – è stata illustrata la proposta avanzata dal comune di Casamicciola Terme, prospettata dal consigliere ed architetto Angela Di Iorio su suggerimento dell’architetto Maurizio Pirulli. L’idea è quella chiedere una modifica alle schede che preveda l’inserimento di un parametro per la quantificazione del danno sulla base dei parametri utilizzati per gli eventi del centro Italia maggiorati del 25%, in considerazione del fattore isole. Una circostanza avallata anche dall’ex sindaco di Casamicciola Terme, Arnaldo Ferrandino, sostenitore dell’iniziativa. Il problema che pare sfuggire ai più è che le schede sono un allegato all’ordinanza emessa dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiali e utilizzate in tutte gli altri eventi naturali dove è stato necessario quantificare il danno. La modifica, sic et simpliciter, come viene invocata è una mera utopia. Ma, Arnaldo Ferrandino e Maurizio Pirulli vanno oltre e, calcoli alla mano, hanno anche azzardato di più parlando di cifre per la ricostruzione. Stando ai calcoli degli ex amministratori comunali, il fanno per il solo comune di Casamicciola, si aggirerebbe intorno agli 850milioni di euro!

IL FINANZIAMENTO
Durante l’incontro, il sindaco Pascale ha anche sottolineato che, in via ufficiosa, gli organismi di governo centrale hanno già chiarito che quasi certamente non verrà finanziato il 100% delle cifre richieste. E, restando alle fermi al dato di Lacco Ameno, dove su 790 edifici analizzati solo 200 sono agibili, l’individuazione del costo di ricostruzione è una operazione molto delicata. Siamo ancora nella fase delle procedure “a tentoni”. L’ansia, la smania, la fretta e la poca dimestichezza con il doversi confrontare con organismi sovra comunali, regole, leggi e paletti, come al solito, si dimostra un limite che va oltre l’insularità.

1 COMMENT

  1. Se un abitazione condonata, ai fini dell’evasione dell’istanza, ha bisogno del certifiato di idoneità statica, come faranno i terremotati ad ottenere la sanatoria dei loro immobili abusivi ?
    Sicché rimanendo illeggittimo l’immobile non avrà accesso alle somme per la ricostruzione. Paradossalmente potrebbero finire di abbatterlo

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