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martedì, Marzo 19, 2024

La minoranza va in “vacanza”. Pascale approva bilanci e debiti

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Valzer di debiti fuori bilancio e conti all’ombra del Fungo. Pascale approvata tutto nel deserto della sala consiliare, senza opposizione, senza pubblico, dove va in scena uno show da applausi. Il dissesto va in soffitta, impagabile il lavoro di Domenico Miragliuolo a cui la sala ha riservato una standing ovation e reiterati applausi. Il capogruppo Ciro Calise gongola e si dice già pronto a spendere: “Abbiamo grandi progetti”. La mimica e la posa è da personaggio cult!

Il Rendiconto approvato, i debiti fuori bilancio processati hanno il sapore della svolta e Michele De Siano non sta a guardare, anzi rincara la dose e chiede espressamente che, ratificata la richiesta di danno erariale e rivalsa nei confronti del tesoriere che ha messo mano ai fondi comunali causando il debito che ieri il consiglio ha approvato fuori dal bilancio. Un nome a caso? Oscar Rumolo. Pascale raccoglie e mette agli atti, mentre parla senza mezzi termini di un dissesto ormai alle spalle. La ricognizione dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2017, ai fini dell’approvazione del rendiconto di gestione 2017 impone un cauto ottimismo, al 1gennaio 2017 i residui attivi ammontavano a euro 4.368.695,73 e i residui passivi a euro 2.908.518,23. mentre al 31 dicembre 2017 i residui attivi ammontavano a euro 7.514.756,30 e i residui passivi a euro 7.383.881,93.
“A conclusione del processo di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi” – scrive il nuovo funzionario Domenico Barbieri, è stato determinato di stralciare dal conto del bilancio la somma di euro 156.356,48 di residui passivi e la somma di euro 18.901,80 di residui attivi”. L’assessore Miragliuolo ruba la scena con il suo solito fare composto e riservato. La politica grazie al tecnico tira un respiro di sollievo.
Otto i punti all’ordine del giorno processati nel corso di una seduta lampo presso la Torre dell’Orologio, di cui i primi cinque hanno riguardato il riconoscimento di una serie di debiti fuori bilancio a seguito di un’ordinanza di assegnazione del giudice dell’esecuzione.
Gli stessi per intenderci quelli che lo scorso anno crearono la crisi con il revisore Elisabetta Russo ed il caso del tesoriere Osar Rumolo, indiziato numero uno dei pagamenti pro manibus senza i necessari passaggi burocratici.
Per finire gli adempimenti di ordine contabile. Il primo è il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario per l’anno 2017, l’altro ha ad oggetto la recente delibera di giunta, approvata a fine aprile sulla la variazione d’urgenza al bilancio di previsione del triennio 2018-2020 e alle dotazioni di cassa afferenti il pagamento per oltre 700mila euro del CAS. Adempimenti necessari per rispettare il cronoprogramma istituzionale da inviare poi al Ministero dell’Interno sezioni enti locali che tiene sotto stretta osservazione i conti lacchesi.
E se De siano chiede di verificare la natura del debito ed eventualmente di rivalersi contro il tesoriere che ha prelevato il fondi
La lieta notizia per gli amministratori locali, per il popolo serve ancora attesa per coglierne i benefici, si parla di 4 milioni di euro di avanzo, una parte della quale vincolata.
3.800.000 al 31/12. Con una situazione di cassa favorevole l’altro annuncio quasi eccezionale è che trascorsi i 5 anni dalla dichiarazione del dissesto, quindi ci siamo, vengono meno le azioni di controllo sulla finanza locale e dunque ci sarà la possibilità di finanziarie parzialmente anche i servizi a domanda individuale. L’assessore Miragliulo traccia un quadro di serenità: “Buoni i valori sul recupero dei tributi, a rilento quello sui rifiuti. Ma siamo sulla strada giusta per ridurre il passivo: 1 milioni e 300 mila euro nel 2015, nel 2017 ridotti sotto il milione poco meno di 700mila €. Restano rate per 5.885.000”.
Dopo gli applausi tocca al sindaco Pascale spiegare l’entusiasmo: “Comprendo l’atteggiamento positivo. Avevamo ereditato una condizione economica pesante. Impegno e serietà, ora cominciano a rivedere la luce. Merito va a tutta la squadra e all’assessore Miragliuolo che ci ha aiutato ad intraprendere questo percorso. Con equilibro serietà e competenza dobbiamo continuare senza entusiasmarci troppo. Ringrazio i funzionari e responsabili che hanno lavorato, maturando una esperienza difficile. Da 2017 siamo virtualmente fuori dal dissesto. Auspico di poter chiudere con il commissario liquidatore questa pratica anche formalmente”. Un soliloquio senza partita, senza contraddittorio che liquida la pratica a larga maggioranza e condanna gli assenti. Spazio anche ai test del fantasma del CNR che nessuno aveva autorizzato. Pascale non risponde alle interrogazione: “La minoranza non c’è!”. Perché rispondere insomma…
Appuntamento al prossimo 25 maggio o forse no per il voto su nuove memorie economiche ed atti che Salvatore Mele dell’ufficio Finanziario sta per approntare.

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