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giovedì, Aprile 25, 2024

“La matematica dell’amore”, interessante incontro al Castello Aragonese

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Vincenzo Italiano | Mercoledì scorso nella saletta del Convento di S. Maria della Consolazione, al Castello Aragonese, ospite dell’Associazione Amici di Gabriele Mattera e invitato dal Centro Studi sull’Isola d’Ischia, Fabio Della Rossa ha parlato della “Matematica dell’Amore”.
Della Rossa è ricercatore del Politecnico di Milano (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria), svolgendo attività di ricerca sulla Dinamica dei Sistemi Complessi, nell’ambito dei sistemi non lineari e delle reti complesse. Dal punto di vista applicativo ha collaborato allo sviluppo di applicazioni in campi molto diversi, tra cui ad esempio la biologia, l’epidemiologia, le scienze sociali ed economiche, e la dinamica dei veicoli stradali.
L’altra sera ha dato prova delle sue notevoli capacità di comunicazione spiegando a un pubblico attento, e incuriosito dal titolo dell’incontro, i risultati di una ricerca svolta dal Politecnico di Milano e condensata nel libro “Modeling Love Dynamics” (World Scientific, 2015). In buona sostanza Della Rossa ci ha detto che in diversi Centri di Ricerca scientifici, non solo in Italia, sono stati avviati studi sulle dinamiche delle relazioni sentimentali tendenti ad individuare dei modelli di comportamento attraverso l’applicazione di processi matematici.
Tutto molto interessante, ma ancora più avvincenti sono stati gli effetti sui presenti. Molti sono rimasti affascinati, altri incuriositi, qualcuno ha detto “ma a che serve tutto questo?”; qualcun altra (una nostra carissima amica) irritata ha detto e scritto “La matematica dell’amore? Grazie. Preferisco la poesia.”. Un’altra signora, professoressa di matematica, che è andata via a metà conferenza, ha detto “la matematica va rispettata, non può essere mai banalizzata”.
Tutti atteggiamenti, reazioni e opinioni rispettabilissimi ed è vero che la matematica va rispettata, ma soprattutto va applicata altrimenti diventa religione fine a se stessa i cui riti vengono celebrati in scuole stucchevoli lontane dalla realtà; dire che la matematica non va mai banalizzata è una banalità.
La nostra amica preferisce la poesia dell’amore? Anch’io! A me piace anche la musica dell’amore, il romanticismo, l’erotismo e tutti gli altri aspetti dell’amore. Ma ci sono dei ricercatori che stanno analizzando i sentimenti con metodi scientifici e matematici, che facciamo? Non vogliamo sapere cosa stanno facendo?
Altri e altrove con gli stessi metodi hanno indagato la psiche, i sogni, i comportamenti, i processi neurologici: non ci riguarda?
E infine: “A cosa serve?”
Viviamo nell’era digitale e ognuno di noi è monitorato in ogni momento dai grandi network, sanno tutto di noi e utilizzano queste conoscenze per indurci ad adottare comportamenti predeterminati in campo economico, finanziario, commerciale, sociale, politico.
Voi credete che se si potesse sapere anche come ci innamoriamo e come vanno a finire i nostri amori, a quelli che vendono case, automobili, vacanze, assicurazioni, investimenti, ecc. non interesserebbe? Questo è l’aspetto che mi fa più paura.

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