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giovedì, Marzo 28, 2024

La gioia di soffrire e lo smacco di Serrara a Ischia

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LA STRADA MAESTRA di Luigi Boccanfuso

 

La nostra nazione Italia sta ben figurando alle olimpiadi brasiliane.
Sinora i “brillanti” atleti italiani hanno fatto incetta di medaglie d’oro,d’argento e di bronzo.
Tante medaglie di diverso metallo ma tutte preziose allo stesso modo.
Una di queste però, mi ha colpito più di ogni altra e più precisamente parlo dell’oro conquistato da Fabio Basile nel judo 66, che appena dopo aver steso l’avversario ha dichiarato che “il trucco per diventare campioni è quello di soffrire e allenarsi con gioia” scuotendo così tutti gli uomini sensibili del globo.

RAFAELA SILVA: un’altro esempio straordinario del ” VALORE DELLA SOFFERENZA” ci è giunto da questa atleta  brasiliana  che è arrivata a vincere una medaglia d’oro alle olimpiadi di Rio,dopo essere cresciuta in una “favela” dove ha dovuto lottare dalla nascita,cadendo e rialzandosi tante volte proprio grazie alla forza e volontà di soffrire per poi gioire.Intervistata appena dopo la conquista dell’oro ha dichiarato di essere felice perché poteva “finalmente regalare un’automobile al suo papà”.
Meditate nostri figli del benessere…,meditate sulle parole di questa campionessa….

GIANNI SASSO: Ma un “campione della sofferenza per gioire” ce lo abbiamo anche in casa nostra : GIANNI SASSO, che parteciperà alle paraolimpiadi di Rio che si svolgeranno dal 7 al 18 settembre prossimo.
Sasso è un campione inimitabile che ha fatto della sofferenza e del suo handicap fisico (perse una gamba in un incidente stradale all’etá di 16 anni) la sua ricetta per gioire ( alla maratona di Chicago nel 2009 tagliò il traguardo da primatista con entrambe le mani rotte dalle stampelle e che sanguinavano come le stigmate di Padre Pio).E se Gianni Sasso ha dichiarato dinanzi ai microfoni di tutti i giornalisti mondiali che “lo sport è il compagno di viaggio della sua vita intensa e che i limiti a volte sono solo nella testa” vuol dire che le imprese che certamente continuerà a regalarci il nostro atleta, stupiranno oltre ogni immaginazione il mondo intero.

Il Comune di SERRARA FONTANA  con il suo sindaco Rosario Caruso che si conferma essere sempre arguto e puntuale , ha insignito  Gianni Sasso del titolo di ambasciatore di Ischia nel mondo.
Sasso, grazie alle sue imprese e alla sua gioia di soffrire si può considerare “il padre” degli ambasciatori e Rosario Caruso ha dimostrato di essere un sindaco sensibile,intelligente e grato.
Bravo il sindaco di SERRARA FONTANA!
La stessa cosa non posso dire per il sindaco di Ischia e per i suoi amici del cerchio magico, narcisi e sciocchi, al punto tale che un paio di anni fa, brigarono inopinatamente per insignire del titolo di ambasciatore d’Ischia, un attore di basso livello nonchè Carneade dei tempi moderni, giusto per il gusto di farsi qualche fotografia da dare in pasto alla stampa per scopi pubblicitari fini a se stessi.
E così mentre  il Comune d’Ischia conferisce il titolo di ambasciatore d’Ischia a Yari Gallucci ( di cui si sono perse le tracce…) e la cittadinanza onoraria a Roberto Casari della CPL CONCORDIA ( avanzo di galera), il Comune di SERRARA gratifica Gianni Sasso immortalando  la sua icona di sofferenza gioiosa sulla immagine di tutta l’isola d’Ischia.
Con questa iniziativa il sindaco Caruso e il mio amico Cesare Mattera, unitamente a tutta l’amministrazione serrarese, hanno dato un grande smacco agli ischitani, rafforzando il significato del vecchio detto:
“SCARPE GROSSE E CERVELLI FINI”…

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