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venerdì, Marzo 29, 2024

La Festa del Porto, una magia senza tempo

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Lasciare l’auto lontano, sentire il rumore delle sicure delle portiere chiudersi e trovarsi, d’un colpo, in un’altra dimensione fatta di tranquillità, rumori sommessi, musiche partenopee e cosplayers.
La grande festa per il 162mo “compleanno” del Porto di Ischia è stata proprio questa: una coinvolgente finestra aperta su uno spaccato di storia che ha cambiato per sempre il futuro della nostra isola. Nelle linee temporali di ognuno di noi vi sono delle pietre miliari, eventi che costituiscono punti cruciali per l’evoluzione della storia della nostra vita e, per l’intera isola, quella del 17 settembre 1854 è una di quelle.
A ricordare l’importante evento, oramai apprezzata consuetudine annuale, è la simulazione della chiusura e riapertura del porto stesso. Una cartolina da mozzare il fiato.
Dal pomeriggio di ieri, infatti, il Porto ha iniziato a svuotarsi, mostrando il lato più affascinante e naturalistico di sè, e cioè la superficie quasi immobile del mare (ricordiamo che il nostro è tra i porti più sicuri esistenti nel Mediterraneo, ndr) con il suo profilo tondeggiante quasi perfetto. Uno spazio da vivere appieno, anche grazie alla novità di quest’anno, alla possibilità di poter prendere il largo con una barca a remi e percorrere l’intero specchio acqueo “vulcanico” prima della sua apertura. Una sabato pomeriggio al lago, una esperienza impareggiabile che ha fatto apprezzare ancor di più a tutti la bellezza del panorama nostrano.
Tanta la curiosità attorno ai figuranti in costume posizionati lungo l’intero percorso (in cui potersi muovere anche in bici grazie all’opportunità di prenderle a noleggio o utilizzare la propria fin dalle 16.30 in virtù dell’adesione alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile) che, con i loro banchetti, hanno dato vita a piccoli spaccati della società di metà 1800, fatta di artigiani e pescatori.
Accompagnati dalla note della banda Città di Ischia, gli eventi si sono susseguiti in ordine, con tante emozioni e applausi spontanei dal folto pubblico che ha scelto di prendere parte a questo storico appuntamento ischitano.
Una festa di compleanno impareggiabile con musiche, cortei in costume e fuochi piromusicali, presentata da Carmen Cuomo e con la traduzione in lingua inglese di Mary Patricia O’Mahony.
Lo specchio acqueo del Porto, trasformato in lago ed animato dalle tante barchette a remi presenti, ha incantato tutti i presenti (in tanti hanno effettuato un giro del porto in questa modalità non convenzionale e bellissima) e condotto, in un crescendo di emozioni e rievocazioni storiche al momento cruciale dell’evento di ieri: l’apertura della bocca del Porto, evento impreziosito, quest’anno, dalla voce soave ma decisa della cantante Nunzia Ferrandino.
Una installazione realizzata dall’associazione Largo dei Naviganti, con Antonio Cutaneo e Giovanni Conte, ha simulato la reale chiusura del Porto, con un sistema di pontili galleggianti impreziositi da fronde, piante e figuranti in costume d’epoca che hanno reso ancor più particolare l’evento di ieri. Ad un determinato punto della storia narrata dalla presentatrice il Porto ha iniziato a cambiar la propria fisionomia e, grazie ad un gioco scenico realizzato dai bravissimi artigiani, da lago è diventato Porto.
Musiche, fuochi e effetti scenici per quella che è stata non solo una apertura fisica dell’approdo, ma anche l’apertura della connessione con il mondo da parte della nostra isola, tutto grazie alla geniale intuizione di Re Ferdinando II di Borbone e dell’ingegnere Quaranta.
Ed è stato proprio il piroscafo con il Re e i suoi dignitari a percorrere, per primo, la nuova rotta attraverso il Porto finalmente aperto, Re impersonato da Gianni Sasso, il nostro eroe delle Paralimpiadi di Rio 2016; un Re emozionato che ha salutato tutti i convenuti sia da bordo alla sua nave che durante il corteo storico per le strade cittadine.
“Sono davvero molto orgoglioso di poter rappresentare Re Ferdinando II e di sentire l’affetto degli isolani. Una emozione ancor più forte di quella di Rio – ha dichiarato Gianni Sasso – E bellissimo poter prendere parte a questi eventi di una isola, la mia isola che porto sempre nel cuore.”
Dopo l’apertura del Porto, infatti, ed il giro dello specchio acqueo delle imbarcazioni, il Re e il suo seguito, sono sbarcati all’altezza della Banchina Olimpica e si sono diretti verso il Palazzo Reale. Un tragitto che ha segnato l’inizio dei festeggiamenti, con i figuranti in costume presenti in strada e l’apertura di alcuni punti in cui poter gustare un po’ di particolare streetfood.
Arrivato al Palazzo Reale, il re e i dignitari hanno proseguito (dopo la pausa dovuta dalla pioggia che però non ha inciso troppo sull’evento, ndr), poi, per la passeggiata tra le strade cittadine, una abitudine molto forte del re borbonico che amava particolarmente la nostra Ischia.
Al rientro del Re e del suo corteo, in Piazza Antica Reggia hanno riecheggiato le parole e le note dello spettacolo musicale-teatrale “1861, la brutale verità”. Al termine dello stesso, sempre in Piazza Antica Reggia, uno dei due centri nevralgici dei festeggiamenti, assieme, ovviamente, allo specchio acqueo del Porto, a catturare l’attenzione ei presenti sono stati i componenti del gruppo musicale “La Ghironda” con le note delle melodie classiche napoletane. Uno spettacolo dinamico, con ballerine che hanno proposto irresistibili tarantelle e cantanti che hanno narrato, assieme al Maestro Pacera, la storia della musica partenopea mista a quella isolana.
Tanti eventi che hanno trasformato il volto del Porto per un lungo pomeriggio e che hanno trovato la loro particolare conclusione nello spettacolo piromusicale che ha colorato la notte ischitana di luci e suoni, ammaliando i presenti che, naso all’insù, hanno osservato questo spettacolo unico nel suo genere. Musiche e luci, suoni e rumori… una esperienza davvero molto intensa per i tantissimi che hanno circondato, come in un abbraccio, il nostro Porto.
Ma non vi è festa di compleanno senza una band che si esibisce su un palco. Ed ecco che, al termine dei fuochi, il piazzale del Cantiere è stato animato dai “Belly Shakers” che hanno chiuso con il loro rock il 162mo compleanno del nostro amato Porto.
Una lunga serie di eventi, questi, realizzati dal comune di Ischia (con la collaborazione di tantissimi professionisti e appassionati) per festeggiare al meglio il Porto e tutto ciò che è ad esso collegato; un modo per far rivivere una memoria storica che rischiamo di perdere e su cui, invece, dovremmo sempre più puntare.
Tanti auguri Porto, al prossimo  #HappyPortoDay!!!!

[foto di copertina Gioacchino Celotti]

 

2 COMMENTS

  1. Sarebbe bello che i ns.amministratori locali mettessero la stessa passione nell’organizzare,anche per portare a termine i depuratori ed affrontare i ns.gravissimi problemi.

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