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venerdì, Aprile 19, 2024

La crisi ischitana. Le prime richieste ufficiose dei “saltatori”. Enzo deve fare bene i conti…

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Gaetano Di Meglio | Giorno perso numero uno. Ischia oggi ha perso un giorno. Enzo Ferrandino e i suoi nuovi amici di potere, Antonio Mazzella e Antonello Sorrentino hanno “rubato” un giorno alla storia di Ischia. E, forse, ne ruberanno 20. E sarà un peccato per tutti. Un giorno perso per un capriccio: dimostrare che non si è sottomessi a Giosi Ferrandino e mostrare i muscoli a chi, sinceramente, non se ne “frega” proprio di te.
Perché è bene che la gente di Ischia lo sappia: le dimissioni di Enzo sono solo l’ordine che gli ha dato Domenico De Siano. Come abbiamo già scritto su queste colonne nei giorni scorsi: “Enzo si doveva dimettere insieme a tutta la giunta e aprire una crisi politica”.
Questo era l’ordine impartito da Domenico De Siano e questo Enzo ha fatto in consiglio comunale.
E prima di procedere, però, è necessario fare una riflessione. Sono stato accusato di essere manovrato da “fuoco amico”, ovvero Giosi & Co. Eppure giorni prima delle dimissioni di Enzo ho pubblicato quello che gli aveva ordinato di fare l’anti Giosi, almeno per Enzo. E ho pubblicato proprio quello che faceva lui. Che va letto in chiave “contro” il fuoco amico. Forse il sindaco in consiglio comunale era un po’ troppo pervaso dal suo odio naturale e ha perso la bussola. Pensiamola così.
Ora andiamo avanti.
Ischia perde giorni preziosi nella gestione dell’ente, nella gestione del turismo, del traffico, dei problemi del paese, della programmazione. Ischia è ferma, per i prossimi 20 giorni solo perché, è bene che lo mettiamo in evidenza, Antonio Mazzella si mette “vergogna” di passare in maggioranza, ma lo deve fare. E allora Domenico De Siano ha suggerito al sindaco la strategia. Sapete quando dovete far prendere lo sciroppo ai bimbi che le mamme mettono lo zucchero sulla punta del cucchiaino? Bene, proprio così. Le dimissioni di Enzo sono lo zuccherino per far ingoiare ad Antonio Mazzella lo sciroppo.
E il paese va a rotoli. Anche perché, se tanto ci tanto, dobbiamo pensare che non ci son assessori e che il sindaco non ha più potere, ma deve trovare una nuova maggioranza. Siamo fermi. Giorni persi!
E sono giorni che ci proiettano in una dimensione politica molto, ma molto, interessante. Da un punto di vista di compravendita, di svendita e di saldi.
Con le dimissioni, Enzo si buttato con due zavorre ai piedi (Gigi Di Vaia e Paolo Ferrandino) tra le braccia di Domenico De Siano, Isidoro Di Meglio, Gianluca Trani e Salvatore Mazzella.
Il sindaco, che in consiglio ha gridato di non cedere ai ricatti, ha la memoria corta. Noi, che non siamo enrichi, purtroppo per lui no.
Lungi da me difendere Vivere Ischia, lo faranno loro, ma per riportare tutto nella sua dimensione è opportuno procedere per gradi.
Enzo nel suo discorso in consiglio comunale attacca duro contro il documento reso pubblico in prima pagina dal giornale dove lavora l’addetto stampa del sindaco. La nota del gruppo che bacchetta Enzo e che mette in evidenza le critità della Genesis, di Ischia Risorsa Mare e di Ischia Ambiente.
Il sindaco, però, omette di dire che lo stesso documento è stato prodotto dopo che lui aveva nominato la giunta, oggi dimissionaria, e aveva consegnato anche tutte le deleghe ai suoi assessori facendo in modo che il gruppo di Giosi non avesse “nulla” tra le mani.
Questo perché il disegno che Enzo persegue da un anno ad oggi, è quello di provare a vincere la sua battaglia personale contro Giosi Ferrandino. Non ci è andata bene con il caso De Luise, il sindaco spera di riuscirci con questa mossa. Ma Ischia sta ferma a causa di questo motivo: la guerra di Enzo contro Giosi.
Ma la mossa che il sindaco di Ischia ci vuole propinare come interessante è, invece, un piatto precotto che può piacere solo a quelli che gridano “Giosi adda murì”. Dice bene Riccardo Sepe Visconti quando afferma che Enzo fa il sindaco solo per un “capriccio”. Un capriccio che, però, paghiamo sulla nostra pelle noi ischitani. Un capriccio, la guerra a Giosi, che pagano le imprese e la parte produttiva di questo comune che non viene assistita da chi, invece, dovrebbe farlo.
Il disegno del sindaco era chiaro fino a ieri. Enzo è convinto di poter giocare come vuole con Antonio Mazzella e Antonello Sorrentino. Enzo pensa di poterli accontentare con le briciole e con le nomine (ah, è stato pubblicato anche il decreto per Alassini Fermina come aveva richiesto Antonello… altro che 50metri di asfalto). Il sindaco ha puntato sui due più deboli. Uno per bisogno evidente, l’altro perché ritenuto debole, inesperto e facile da manovrare. Antonio Mazzella era il soggetto perfetto da abbindolare con mirabolanti promesse. Purtroppo per Enzo, però, Domenico De Siano, Salvatore Mazzella, Isidoro Di Meglio e Gianluca Trani gli hanno bloccato il disegno, quasi criminoso di “circonvenzione di politico inesperto”.
Ora che si è dimesso, Enzo è costretto a contrattare con tutti e 6 i consiglieri comunali, perché il tentativo di sfilare Antonio Mazzella e Antonello Sorrentino è fallito. Non c’è più agibilità per questa manovra. E cosa ancora più interessante è che Enzo, anche se dovesse riuscire a sfilare Antonello Sorrentino e scaricare Gianluca Trani e Ciro Cenatiempo, allo stesso modo si troverebbe a dover contrattare con Domenico De Siano, Salvatore Mazzella e Isidoro Di Meglio. E tutto questo, è chiaro, ha un sapore di guerra molto difficile. le dimissioni del sindaco e con la crisi che si è inaugurata ieri, è caduto anche il posto da presidente del consiglio comunale. Sono certo che Giustina Mattera ha già avanzato la richiesta. E’ la prima degli eletti del gruppo che entra in maggioranza a salvare il sindaco che non ha numeri. Ed è normale che quel posto, fino ad oggi riservato ad Ottorino Mattera sia messo in discussione.
Anche perché, sono sicuro, che Forza Italia farà valere di essere in 3 e di dover aver la stessa dignità di Ischia Democratica. Ottorino Mattera è solo in consiglio e non può pretendere di avere una partecipata, un assessore e la presidenza del consiglio.
Altro tema caldo che in questi giorni si dovrà discutere è la questione Ischia Risorsa Mare. Enzo, per non darla ai giosiani si era rifugiato dietro una scusa un po’ debole: non posso litigare con Ghirelli. Ora, se questi arrivano a “salvarti” non è che si possono mettere come due allocchi (quello che in verità pensava di fare Enzo direttamente con Antonio e Antonello) in consiglio ad alzare la mano. Devono poter maneggiare del potere. E allora anche Luca Spignese dovrà fare i conti con Domenico De Siano. E la cura per la prossima Ischia Risorsa Mare potrebbe essere un duopolio Gaetano Grasso-Peppe Perrella e il ritorno di Salvatore Mele. Una necessità che serve al partito per essere, sicuramente, al centro del dibattito politico. Altro punto, tosto, da discutere e che vedrà Enzo con non poche difficoltà sarà il ruolo di Oscar Rumolo. Alla base dell’accordo, infatti, sembra che Forza Italia potrebbe rinunciare ad una posizione di comando politico in cambio di una posizione tecnica da affidare al fido Oscar. In questi giorni ne vedremo delle belle.
Nell’accordo, oltre al dipendente, Antonello Sorrentino, stando ai rumors di Palazzo, ha chiesto anche di aver maggiore influenza sulle scelte e sulle politiche del cimitero. Per Antonello, infatti, poter aver agibilità a San Domenico è alla base del passaggio in maggioranza.
Il paese sta fermo per questi motivi. Perché Enzo deve riuscire a carpire la buona fede di Antonio e Antonello, imbonirli come due sprovveduti, e tenere fuori dai giochi chi, invece, potrebbe alzare il prezzo del passaggio.
Salvatore Mazzella ha già calato sul tavolo della trattativa la questione Ischia Ambiente, contenzioso tributario, e gli interessi dei Di Meglio per quanto riguarda l’area del depuratore e, soprattutto, per recuperare tutto quel costruito sulla spiaggia ora coperto dai rovi.
Ora che dovrebbe essere tutto azzerato, ma sembra che il sindaco abbia fatto il furbo con le dimissioni degli assessori, è tutto in gioco e questa volta i commensali sono tutti “buone forchette”.
Mentre loro mangiano, il paese è fermo.
Gianluca Trani è stato chiaro in alcune discussioni con amici: pinete e turismo. Il capogruppo di Ischia Cambia vuole smarcarsi da quello che non vede l’ora di tornare a “puzzare” di monnezza e vuole disegnarsi una nuova dimensione. Le deleghe di Di Vaia devono essere messe sul piatto senza indugio. Enzo dovrà salvarsi i suoi, senza poter contare sugli sconti che arrivano dalla minoranza.
Forza Italia sono 3 consiglieri. Ischia Cambia sono 3 consiglieri. Purtroppo o compri tutta la guantiera di paste o niente. Enzo, invece, pensava di comprarsi solo i babà (Antonio e Antonello)

 

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