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venerdì, Aprile 26, 2024

La carica dei sindaci contro la Caremar “Ischia e Procida discriminate”

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Con una nota firmata dai sei sindaci dell’isola d’Ischia, si alza la protesta contro la Compagnia di navigazione ex pubblica, la Caremar. Una nota indirizzata al presidente della Regione, Vincenzo De Luca e al presidente della IV Commissione Regionale Permanente, l’on. Luca Cascone.

I primi cittadini della nostra isola, a cui si è accodato anche Dino Ambrosino, il sindaco di Procida, pongono al centro del dibattito il “servizio di collegamento marittimo da e per le isole di Ischia e Procida affidato alla CAREMAR SpA in forza di Contratto di Servizio del 2015”.

«Gentile Presidente, i sottoscritti Sindaci dei Comuni delle isole di Ischia e Procida – vanno subito al dunque – intendono rappresentarLe la discriminazione operata dalla Società CAREMAR S.p.A. nei confronti dei propri concittadini, fatto che, con l’approssimarsi della stagione turistica, diviene ancora maggiormente sentito perché colpisce gli ospiti meno fortunati che vengono sulle nostre isole a trascorrere un periodo di riposo, le persone a mobilita ridotta (PMR).

Infatti, nel rammentare che la citata società – privatizzata nel 2015 e titolare di contratto di servizio per l’espletamento dei collegamenti già effettuati dalla stessa quando era sotto controllo diretto della Regione Campar – ha in esercizio Nr. 2 TMV (traghetti veloci) e Nr.4 M/N (traghetti tradizionali) con due di questi ultimi non adeguati al trasporto delle PMR, operava secondo un programma di esercizio che, facendo ruotare sui diversi itinerari le due unità adeguate al trasporto delle PMR, assicurava un servizio di trasporto ritenuto comunque sufficiente, nelle more dei previsti adeguamenti da effettuare».

La nota non tergiversa ma va diritto al punto nodale della problematica: i trasporti pubblici sovvenzionati dalla Regione Campania devono tener conto delle esigenze dell’intero trasporto marittimo e non solo di un segmento in particolare. Ovvero quello caprese.

«Di recente, purtroppo, abbiamo dovuto constatare – attaccano ancora i primi cittadini reiterando le loro accuse – il comportamento discriminatorio della CAREMAR S.p.A. che, dopo la ristrutturazione della M/N NAIADE, una delle unità già adeguate al trasporto delle PMR, effettuata quest’inverno, ha escluso detta unità dalla rotazione sugli itinerari mantenendola solo sulla tratta Capri-Napoli/Castellammare, dove già operano le due unità veloci, di più recente costruzione ed anch’esse adeguate al trasporto delle PMR. Tale scelta ha assicurato sulla suddetta tratta il 100% delle corse con trasporto PMR.

Ciò però ha comportato che sulle corse della tratta Ischia-Procida-Napoli/Pozzuoli sono rimaste in esercizio tre motonavi di cui solo la M/N DRIADE è adeguata al trasporto delle PMR, in tal modo il servizio assicura trasporto delle PMR solo sul 33% delle corse, un crollo del tutto inaccettabile e pesantemente discriminatorio».

E’ questo il focus del problema: la qualità del servizio marittimo. Se lasciamo che nei nostri porti attracchino solo traghetti inadeguati al trasporto delle persone con mobilità ridotta e permettiamo che altrove, invece, la qualità del trasporto sia superiore, stiamo fallendo in tutta la nostra linea.

E fanno i bene i sindaci ad alzare la voce.

«Pur considerato che é previsto l’adeguamento di tutte le unità sociali allo stato non rispondenti alle linee guida emanate da Codesta Amministrazione regionale, tenuto conto che sono necessari dei tempi tecnici non nulli. Le dobbiamo rappresentare con forza che nel frattempo non possiamo soggiacere alla discriminazione operata dalla CAREMAR S.p.A. verso le nostre comunità. Con la presente, pertanto, chiediamo il Suo autorevole intervento sull’argomento, anche in considerazione del controllo che opera la Regione Campania sul programma di esercizio della CAREMAR in forza del punto h) comma 4 dell’Art. 8 del Contratto di Servizio vigente. In attesa delle Sue rassicurazioni In merito, porgiamo cordiali saluti. I sindaci»

Le richieste e le istanze dei sindaci, questa volta uniti, troveranno accoglienza in un De Luca che, fino ad oggi, ha saputo solo dividere la Regione Campania in Salerno e resto del mondo? Riusciremo a fare inserire negli itinerari della Caremar il Naiade? O, anche questa volta, come nel caso della sanità, le nostre richieste saranno parole al vento?

Abbiamo bisogno di maggiore interlocuzione e, giusto per dircelo, non serve l’amicizia frivola del singolo di turno con Cascone o qualche altro consigliere comunale. C’è urgenza di invertire una rotta e di farlo direttamente con De Luca. Quanto prima.

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