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giovedì, Aprile 18, 2024

Ischia, tagliato un Pino malato di “Toumeyella parvicornis”

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La discordanza fra i due agronomi è inquietante e richiede l’intervento della Forestale che dovrebbe fare chiarezza per verificare se si sia trattato di un intervento necessario o di una cortesia fatta ad un privato; di certo sappiamo che l’insetto più micidiale per il nostro patrimonio paesaggistico è “l’Administrator Publicus Incosciente” quello stesso che vuol far credere di essere sensibile al verde, quello stesso che creando varie situazioni incredibili in tutto il paese, nonostante il malcontento di qualche esponente della maggioranza stessa

Gianni Vuoso | Tagliato un pino a ridosso del negozio di Picasso. Produceva troppa resina, le sue pigne cadevano sui clienti e l’asfalto del negozio era danneggiato: quindi kaputt. Un ordine perentorio quello impartito dall’agronomo Giovanni Di Meglio per conto del Comune. Ma a quanto pare, sarebbe una decisione molto discutibile a danno di un patrimonio che si assottiglia sempre più. E’ infatti, la conclusione che traspare da quanto scrive l’agronomo Franco Mattera in un messaggio molto chiaro: “Il pino in Piazzetta non era da abbattere, quanto piuttosto sottoposto ad un lavaggio ed endoterapia per risolvere l’infestazione di Toumeyella parvicornis. Una tenda nuova non vale certamente un albero di pino vegeto”. Il riferimento polemico di Mattera si riferisce al fatto che proprio l’altro giorno, Picasso ha provveduto ad installare una tenda nuova per proteggere il negozio dal sole, una tenda che il pino in questione avrebbe potuto danneggiare.

La nuova malattia che affligge i nostri pini è la  “Toumeyella parvicornis” e sembra che sia il nuovo nemico mortale dei nostri pini. Specialmente se i pini vengono abbandonati a se stessi come accade sulla nostra isola. L’altra mattina il boia è intervenuto per sopprimere un bell’esemplare di pino in Piazzetta. Qualche ramo cadeva a ridosso del negozio di Picasso, spesso imbrattato da resina e colpito da pigne con danni all’asfalto e alla facciata, come denunciato dallo stesso noto acconciatore. La soluzione? Un pino malato va abbattuto, questa la convinzione diffusa. Come se una persona, affetta da una patologia qualsiasi, non dovesse ricorrere alle cure opportune, ma destinato inesorabilmente ad essere ucciso!

Sollecitato l’ufficio tecnico del comune, la ditta di Antonio Monti è prontamente intervenuta l’altra mattina per procedere al taglio radicale del pino. Ed un altro pino va. Né si sa quale altra pianta prenderà il suo posto. Il suo fusto, i suoi rami sono stati trasportati altrove, non cippati sul posto come prescrive la norma.

Un tempo si interveniva per combattere la Marchallina, poi la battaglia fu vinta grazie alle cure proposte dai nostri agronomi e dal servizio fitosanitario della Regione. Ma vinto un nemico ecco che se ne presenta un altro. E pare che questo sia più indistruttibile. Proviene dalla Florida e dal Canada. Ha colpito i pini della Campania e pare che si stia spostando verso il centro-nord del paese. Ma è proprio indispensabile sradicare i pini affetti da questo insetto?

“Non è necessario procedere col taglio- dice l’agronomo Franco Mattera-, non ho letto la relazione del collega, però conosco la situazione del pino in questione per un sopralluogo che ho effettuato circa un mese fa, nella zona e non credo che in un mese lo stato di salute del pino si sia aggravato tanto; comunque, prima di intervenire drasticamente è possibile usare lavaggi e cure che, seppur difficili, sono comunque sempre da praticare.”

C’è allora una responsabilità da parte dell’amministrazione? Incuria? Abbandono?

“Certamente- conferma Mattera- quelle iniziative che mettemmo in atto ai tempi del sindaco Mazzella sono andate diradandosi col passare del tempo e col succedersi dei sindaci fino a giungere ad oggi. Ed oggi si assiste all’abbandono più completo. Gli amministratori sono sordi ad ogni nostro richiamo. Si pensi ai pini lungo Via Antonio Mazzella: recano tutti degli anelli di ferro alla loro base, installati dall’amministrazione provinciale. Sono anelli lesivi della vita della pianta. ma nessuno provvede a rimuoverli. Abbiamo chiesto di sollecitare i privati a tagliare  i pini secchi, alla Pinetella ne ho contati almeno una quarantina, ma sono ancora tutti là e nessuno interviene. Per quest’ultima situazione della Toumeyella non mi risultano iniziative particolari.”

Il comune d’Ischia ha interpellato il servizio fitosanitario della Regione?

E l’Assopini? Per ora non ci risultano sue iniziative. Forse potrebbe dare segni di vita in futuro…

La discordanza di pareri tra i due agronomi è comunque inquietante e sarebbe necessario e interessante approfondire la questione per verificare se l’intervento sia stato dettato da una situazione oggettiva o non si sia trattato di una cortesia che l’amministratore avrebbe fatto ad un privato (come tra l’altro è accaduto altre volte e come potrebbe accadere in seguito). Sarebbe il caso che la Forestale indagasse per fare chiarezza, perché un comportamento del genere non è accettabile. Sarebbe insopportabile come lo è l’atteggiamento di questa amministrazione che d’improvviso decide lo spostamento di ben due panchine ad Ischia Ponte, sottraendo a residenti e turisti la possibilità di attendere seduti, il bus di linea. Insomma, una volta il pino, un’altra volta le fioriere installate nelle strisce blu a tutela del passaggio libero di un commerciante, poi le panchine sparite, i banchi per i gelati ed i tavolini autorizzati sui marciapiedi alla faccia delle battaglie contro le barriere architettoniche e ci fermiamo qui per non farla lunga. Ma che amministrazione è questa?

Insomma, per quanto riguarda l’infestazione della Toumeyella sembra che il più micidiale insetto del nostro patrimonio verde sia proprio l’Administrator Publicus Incosciente. Lo stesso amministratore che poi ha la bella idea di chiamare a raccolta i cittadini per un’opera di pulizia delle pinete, per dimostrare una particolare sensibilità, nonostante il malcontento di qualche stesso esponente della maggioranza…

Ma davvero ci vuole un coraggio!

 

4 COMMENTS

  1. In piazzetta San Girolamo ad un paio di persone è consentito di tutto, al di là della legge, che non esiste.

  2. Quei rami dovrebbero x legge essere bruciati su posto non trasportati in furgoni non idonei e venduta come legna

    • E’ vero: c’è un protocollo apposito per le piante malate.
      Io una volta ho segnalato un albero pericolante, ma non mi ha filato nessuno. Forse dovevo andare a chiedere la raccomandazione a qualcuno.

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