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venerdì, Aprile 19, 2024

Ischia, per il Parcheggio ex Jolly la Regione Campania dice NO

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Gaetano Di Meglio | I lavori in corso presso l’ex parcheggio Jolly, lungo via A. De Luca ad Ischia hanno scatenato più di una polemica all’interno del territorio del comune di Ischia, non solo per i disagi dell’eliminazione di uno dei parcheggi più centrali ed utilizzati del comune, ma anche perché tali lavori possono, secondo alcune stime, andare a creare alcuni problemi alla falda idrotermale che insiste proprio in quel punto del territorio.
Ed è proprio su questo pericolo che “La Villarosa” attraverso l’avv. Nocerino ha scritto al competente ufficio regionale. Una comunicazione che ha subito trovato risposta e sollevato ancora più dubbi e timori.
“Con riferimento ai lavori di cui in oggetto (i lavori in corso presso l’ex parcheggio Jolly, ndr) sono pervenute a questa U.O.D. segnalazioni da parte dell’avv. Raimondo Nocerino, in rappresentanza delle ditte in indirizzo (Sogdim, Limparo, Sanpara, Eunice, La Villarosa: Dimhotels, Oriente e Royal, ndr), unitamente ad analisi tecniche a firma del Geologo Dr. Pianese circa potenziali rischi di inquinamento, anche temporaneo, della falda idrotermale interessante le concessioni delle citate ditte.
Nel rappresentare che questa U.O.D., competente per la materia di acque minerali, non è stata notiziata da parte di codesto comune né nella fase di approvazione degli atti progettuali al fine di esprimere parere ne’ all’attualità al fine di ricevere comunicazione in ordine ai lavori a farsi, si evidenzia che sono meritevoli di attenzione le preoccupazioni evidenziate in sede di sopralluogo dal tecnico di parte; preoccupazioni che risultano coerenti con lo stato della geologia e la idrogeologia dell’area e tali da paventare la vulnerabilità dell’acquifero intercettato con pericolo di inquinamento della falda, in assenza di mirate verifiche ed accorgimenti, che siano intervenuti nella fase di redazione progettuale, per scongiurare l’evenienza di situazioni pericolose sia durante la fase di esecuzione degli scavi sia nella realizzazione delle opere progettate.
Per quanto innanzi, ricordando che i Comuni ove insistono attività termali sono chiamati in forza della LR. 8/2008 alla realizzazione di interventi ed iniziative finalizzate alla salvaguardia del patrimonio idrotermominerale, si chiede alla S.V. assicurazione circa la verifica dell’esecuzione dei necessari studi di carattere idrogeologico atte a verificare e scongiurare qualsiasi interferenza degli scavi progettati con la salvaguardia dei bacini idrotermali di cui alle concessioni in indirizzo e che si siano previsti fin dalla fase di progettazione i necessari interventi in corso d’opera per l’esecuzione dei lavori in sicurezza al fine da preservare la falda da possibili inquinamenti.”
Una richiesta chiara e netta rivolta al Comune di Ischia che deve essere soddisfatta quanto prima, per evitare eventuali blocchi dei lavori e il protrarsi dello stato di “cantiere a cielo aperto” nel cuore del comune ischitano.

RICORSO AL TAR
Un vero e proprio meteorite, per dirla con i Buondì Motta, che piomba nel cantiere della Santoro Costruzioni ad Ischia e nelle pieghe dell’amministrazione di Enzo Ferrandino che balla alla luce di un possibile danno erariale di circa 1.400.000 euro da restituire al Ministero se i lavori non vengono completati in tempo. Il gruppi alberghieri Dimhotels, Oriente e Royal hanno presentato un ricorso al TAR avverso le determine del comune di Ischia mirato allo stop del lavori.
Una vera e propria grana per Enzo Ferrandino.

Sandro Florenzo non ha dubbi: “blocchiamo i lavori”
“Il ricorso al TAR è stato inoltrato, i firmatari sono cinque alberghi che hanno le concessioni termali nella zona. Era un atto dovuto per salvaguardare le nostre attività, credo che chiunque nelle nostra situazione avrebbe fatto lo stesso. Ho sentito un’intervista di Paolo Ferrandino che diceva che non c’è nessun pericolo per le falde e che la costruzione non sarà sopraelevata di un metro ma che il livello superiore del parcheggio sarà quello della strada di via A. De Luca. Accidenti mi sono detto – continua Florenzo -, se lo dice Paolo Ferrandino che è uno stimato professionista ed ha amministrato Ischia per così tanti anni sarà vero! Allora ho chiamato l’architetto che ha esaminato per noi il progetto e gli ho chiesto se era vero che il piano superiore del parcheggio era a livello di via A. De Luca è lui mi ha risposto che no, non era vero ma che il livello era almeno di un metro al di sopra della strada. Poi ho chiamato il Geologo che ha fatto la relazione con cui ci avverte che per la vastità dello scavo e per la profondità che arriverà a soli 10 cm dalla falda, come da progetto, è probabile una alterazione e un inquinamento della falda e gli ho chiesto se aveva bevuto quando ci ha detto quelle cose; no, ero sobrio, mi ha risposto, e credo assolutamente che ci sia un pericolo grave e reale di alterazione e inquinamento delle falde. A questo punto mi sono chiesto: è possibile che una persona come Paolo dica delle bugie così mastodontiche che negano l’evidenza? Ma forse sono io che non ho capito bene.»

3 COMMENTS

  1. Attento Sandro perchè Paolo Ferrandino toglie il saluto a tutti quelli che osano criticarlo con toni ironici come fai tu.
    A quelli che invece lo criticano con toni più schietti e aspri come a volte faccio io,oltre a togliere il saluto, rivolge anche sguardi minacciosi…
    In entrambi i casi suscita solo sentimenti di misericordia…….

  2. Anche I non professionisti capiscono questo concetto.ora che la regione ha dato il parere negativo,perche’ non fermare I lavori immediatamente,per evitare ulteriori danni di imagine ed economici. Ed invece di ritornare I fondi stanziati per questo progetto inutile,forse si potra’trovare come ad aiutare gli sfollati o le scuole da sistemare.

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