Mentre il suo nuovo romanzo GRATICOLA ha già venduto centinaia di copie in un mese, il romanziere ischitano s’interroga insieme ad altri relatori sul lato “nero” dell’isola verde. Perché se è vero che Ischia è ambivalente dal punto di vista sociale, unendo scorci di bellezza naturale mozzafiato ed atmosfere uniche al mondo insieme a degrado, scempio e provincialismo che svendono quelle stesse bellezze, è altrettanto vero che si può riscontrare una miscela anche caratteriale nei suoi abitanti, il classico “sanghe ‘e turco” che si confonde con cinismi e meschinità tipiche nei cattivi personaggi, così come slanci di altruismo, umanità, spontaneismo artistico e una certa genialità hanno spesso sull’Isolaverde come contraltare una cultura diffusa del sospetto e della delazione, la “malalingua”. Cosa c’entra tutto questo coi romanzi noir? C’entra eccome e proveranno a spiegarcelo tre relatori, sabato 28 gennaio alle 17.30 presso l’Antoniana di Ischia, prendendo come spunto i romanzi di Andrea Esposito. Introdurrà Tuta Irace, presidente Fidapa, che ha voluto fortemente l’incontro programmato da tempo in collaborazione con l’O.P. Iacono Avellino Conte e sotto il patrocinio del Comune di Ischia. Gaetano Di Meglio, direttore del quotidiano locale IL DISPARI che di una delle due ultime pubblicazioni di Esposito è coautore ed editore con il suo giornale. Emanuele Verde, redattore di ISCHIABLOG, sempre attento alle tematiche sociali che percorrono la nostra isola e fine analista dei risvolti che si celano nelle pieghe dell’animo umano. Lo scrittore foriano non mancherà di leggere alcuni brani dei suoi due ultimi libri.
ISCHIACARBONE: Il primo è una ricca raccolta di racconti che è già diventata una piccola chicca, un gioiellino di nicchia per gli amanti del genere, per due motivi particolari: i 12 racconti sono tutti rigorosamente ambientati sull’isola d’Ischia e sono a tema, uno al mese per raccontare episodi di vita vissuta (drammi familiari, omofobia, razzismo, crisi economica, aborto, adulterio), tipologie di personaggi realmente esistenti (l’imprenditore, il politico, l’operaio, il lavoratore stagionale) e fuoco che cova sotto la cenere della nostra società, insomma Ischia come realmente è e non come vorremmo che fosse in un romanzo rosa. Naturalmente sono piccoli thriller, c’è l’indagine, c’è alla fine il colpevole e non c’è quasi mai lieto fine. Quello che c’è è invece il nuovo personaggio creato dalla fantasia visionaria dell’autore. Ciro Carbone, ispettore di ps, non è Montalbano ma neppure Schiavone, è di più, non c’è redenzione. Scorrettissimo, corrotto, cocainomane, tronfio e pieno di falsi miti e ideale che puntualmente disattende, ma – come spesso accade – anche dotato di un fiuto non comune che l’aiuta nella risoluzione di intricati casi e un cuore grande così che lo porta a compiere gesti di commuovente altruismo che ne scalfiscono la scorza maleodorante.
GRATICOLA: E’ la quarta avventura inedita con protagonisti il comm.Senese e la sua squadra, l’Unità per i Crimini Seriali guidata dal gelido collega Ranieri. Uscito a dicembre, veleggia già sull’ordine delle centinaia di copie vendute e promette di stupire ancora per il futuro. Non il solito noir con la caccia al serial killer. C’è anche quello, ma lo spunto è diverso e originale. Romanzo ucronico, immagina che alcuni episodi minori della Storia abbiano avuto un epilogo diverso, consentendo ad alcuni gerarchi nazisti di scappare in Sud America dove, insieme a paramilitari e servizi deviati, hanno scoperto il più immane dei segreti: la vita eterna, non quella religiosa ma quella fisica. La realtà – come in tutti i romanzi di Esposito – sarà ben diversa da ciò che sembra e colpi di scena e suspence ci accompagneranno fino all’ultima pagina.