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giovedì, Marzo 28, 2024

Ischia, luci solo agli amici. Enzo lascia mezzo comune al buio

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Gaetano Di Meglio | Tra i tanti e stupidi pensierini della notte, la debole sostanza dell’azione di opposizione di Gianluca Trani (che ubbidisce agli ordini di Giampaolo in base all’accordo con Enzo), ce ne è uno che merita di essere preso in considerazione. Questa volta il consigliere non ha sbagliato l’argomento (ricordate quando fece la figurella con i lavori a Piazza degli Eroi?…) e ha messo bene in mostra (Giampaolo si arrabbierà) le macagne di Enzo Ferrandino.
“Natale per chi? Luci solo in centro – scrive Trani -, buio totale nelle altre zone del paese. Nessuna luminaria in via Michele Mazzella, in Via Leonardo Mazzella, in via delle Ginestre, in via dell’Amicizia, a San Michele, a Sant’Antuono, a Campagnano, a Cartaromana, alla Mandra, a San Ciro, e chi più ne ha più ne metta… A Ischia da quest’anno abbiamo il doppio Natale: c’è il Natale dei privilegiati, ed il Natale dei dimenticati… (che sono tanti). P.S.: mancano 10 giorni al Natale”
Breve e chiaro. Questa volta Gianluca Trani coglie nel segno e mette in mostra uno dei lati che caratterizzano, di più, il sindaco d Ischia: il dispetto.
Enzo ha la vendetta (spesso di poco valore) come metodo di vita. Purtroppo. Mal consigliato, sostenuto da una malafede di fondo, il sindaco ha deciso che alcune zone del comune di Ischia non dovevano essere illuminate e le foto che pubblica Trani sono una vera e propria bocciatura. Senza sconti
Da oggi, forse, vedremo in azione gli uomini della Criscuolo, la ditte che si è aggiudicata l’appalto appendere qualche luminaria lontana del centro, ma sarà solo un ripiego.

Castello a metà: Clementina resta al buio
E il dispetto, la ripicca e la vendetta si vedono anche dove ci sono le luci. Una piccata Clementina Petroni, infatti, non ha fatto mancare il suo disappunto per la realizzazione pubblica dell’illuminazione del Castello Aragonese. “Se accendevano 140 finestre invece di 100, il comune falliva?” è questa la domanda che la “Castellana” si pone. “Tutta la parte che non è di Nicola Mattera è al buio. La mia abitazione, la Casa del Sole, la Chiesa di San Pietro, la Chiese della Libera, la casa di San Giovan Giuseppe, il famoso Carrubo e il bar sono tutti al buio. Non essendo di Nicola Mattera, il comune non può investire soldi pubblici anche su quest’altro lato del Castello? Lo trovo davvero assurdo”.
Ed è assurdo senza dubbio. Così come è assurdo che il comune investa soldi pubblici in una proprietà privata e poi lasci al buio beni pubblici. La Torre di Michelangelo è senza un segnale di festa. La Torre del Molino è dimenticata come tante altri parti del territorio comunale. Nulla ai Pilasti, altro elemento caratteristico del territorio.
Nulla di nulla se non due o tre alberelli installati da Ettore Guarracino. Terra di mezza e di nessuno. Un comune spaccato dove esiste la parte degli amici che si ferma a Piazza degli Eroi e la parte dimentica che sale fin su ai Pilastri dove il traffico deve regnare sovrano, la desolazione deve imperare e la disattenzione della pubblica amministrazione emerge senza scuse!

79.800 euro alla “Criscuolo” di Caserta per le mezze luminarie di Enzo
E’ stato affidato alla ditta “Criscuolo” di Lusciano, in provincia di Caserta, il servizio di noleggio, installazione e smontaggio degli addobbi luminosi per il Natale a Ischia. Ovviamente un affidamento appetitoso, dal costo complessivo di 97.600 euro, di cui 80.000 a base d’asta. Se Del Deo spende e spande, mica Enzo può rinunciare a fare le cose in grande… Sta di fatto però che anche in questo caso tra i cinque operatori invitati, iscritti al MEPA nella categoria “Servizio di organizzazione e gestione integrata degli Eventi”, solo uno, appunto la ditta casertana, ha ritenuto di inviare l’offerta. Tra le imprese invitate, figurava anche la “Elettrosavio”, che però ha deciso di snobbare anche l’appalto di Enzo. E così il servizio è stato affidato alla “Criscuolo”, che ha offerto un importo di 79.800 euro oltre Iva. Non un grande ribasso. Vista l’urgenza di addobbare il paese, il rup arch. Aniello Ascanio ha approvato la proposta di aggiudicazione. Che però diventerà definitiva solo dopo la verifica dei requisiti richiesti, la cui istruttoria è ancora in corso di svolgimento.
E ora che il paese è illuminato a metà, ci chiediamo se le lampadine per i castellani e i soldi per la “progettazione” del light designer Davide Scognamiglio, non siano stati investiti male o, peggio, siano stati investiti solo per dare un vantaggio, evidentemente patrimoniale, con soldi pubblici ad un privato.

1 COMMENT

  1. Bella figura che hanno fatto cittadini di serie A e cittadini di serie B VERGOGNA!!
    in compenso alla madra sarà contento il prof. VUOSO di rimanere senza addobbi natalizi.

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