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giovedì, Aprile 25, 2024

Ischia, la storia attraverso i “suoi” sindaci

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Una intera mattinata dedicata alla storia di Ischia, che si intreccia, inevitabilmente, con la storia politica e personale degli uomini che hanno contribuito a scrivere pagine molto importanti della società isolana.

In una sala consiliare illuminata da un cado sole si sono ritrovati quasi tutti gli ex sindaci eletti del comune di Ischia, o i loro familiari, tutti insieme per ricordare alcuni episodi della nostra storia e per inaugurare la mostra fotografica permanente a loro dedicata.

A fare gli onori di casa il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, al termine del suo secondo mandato.

“Ospitare questo evento nella nostra sala consiliare è indicativo – dichiara Giosi Ferrandino – perché cuore pulsante della storia del nostro territorio. Qui si sono avvicendati personaggi storici davvero molto importanti sia per Ischia intesa come comune che per l’intera isola.

Oggi non solo ricordiamo alcuni uomini fondamentali per la nostra isola, ma ripercorriamo, attraverso le loro opere, le tappe fondamentali della nostra evoluzione. E’ stato molto interessante toccare con mano le testimonianze del grande lavoro fatto dai sindaci che mi hanno preceduto. Soprattutto, se Ischia ha un comune come il nostro, con determinate opere pubbliche e servizi, è per la capacità amministrativo-politica di alcuni uomini che sono riusciti a portare avanti le proprie idee ed intuizioni.

Mi è sembrato, davvero, doveroso verso chi è ancora presente e verso gli eredi, dare un riconoscimento a queste figure, con una mostra permanente che rimarrà in questa sala consiliare e una medaglia, realizzata dal maestro orafo Giovan Giuseppe Lanfreschi.

Ringrazio, inoltre, tutti i presenti che, al di là delle appartenenze politiche, hanno deciso di essere presenti qui, con noi.”

Seduti, infatti, nelle prime file della sala consiliare alcuni dei volti più noti della scena politica e sociale ischitana, da Giovanni Sorrentino a Peppe Brandi, da Giovanni Buono a Giovan Giuseppe Balestrieri; per i sindaci scomparsi (Enzo Mazzella, Vincenzo Romolo, Umberto Di Meglio, Guglielmo Washimps, Nicola Lauro) presenti le famiglie.

Spazio, poi, al vero tema della mattinata, alla bellissima relazione che ha tracciato, in modo puntale e preciso, le tappe di una ideale linea temporale composta dall’alternanza dei primi cittadini al governo del comune di Ischia.

Un percorso storiografico realizzato dall’avv. Raffaele Montuori che, con metodo, ha recuperato documenti e faldoni dal fornitissimo archivio del comune di Ischia, archivio che conta al suo interno  materiali di grande valore.

“Io non sono uno storico – ha esordito l’avv. Raffaele Montuori – ma grazie ai materiali presenti in archivio possiamo tracciare un profilo più che completo dell’opera delle precedenti amministrazioni, anzi, possono essere consultati documenti importanti dall’Unità d’Italia ad oggi.”

Un racconto fatto di aneddoti politici e sociali, intrecciato alle particolarità proprie dei caratteri di ogni personaggio protagonista di una vera e propria era storica del nostro comune.

Ascoltando le parole dell’avv. Montuori i presenti hanno ripercorso tratti della propria vita, ricordando come era l’isola di quell’epoca a quella che è diventata ora.

Emozionati, i veri protagonisti dell’evento, hanno ritirato la propria medaglia personalizzata e firmato l’albo d’onore del comune di Ischia, prima di recarsi dal lato opposto della sala dove, coperti da uno storico tricolore con lo stemma del comune di Ischia dipinto a mano, sono stati sistemati i ritratti fotografici di tutti gli ex sindaci dagli anni ’40 ad oggi, una bellissima galleria istituzionale visionabile anche dalle scuole che potranno inserirla in un progetto didattico – storico da proporre ai propri studenti.

La galleria fotografica, che riempie l’intera parete posta difronte al tavolo principale racconta, su due livelli, la storia di Ischia attraverso i volti (e le date dei relativi mandati sindacali) di Vincenzo Telese, Luciano Mazzella, Guglielmo Washimps, Nicola Lauro, Umberto Di Meglio, Vincenzo Romolo, Vincenzo Mazzella, Giovan Giuseppe Balestrieri, Giovanni Sorrentino, Giovanni Buono, Luigi Telese e Giuseppe Brandi.

 

 

 

 

STORIA

Il primo sindaco, molto amato e ricordato, fu Vincenzo Telese, che si adoperò molto anche per la rivalutazione del territorio isolano, rimanendo sindaco per moltissimi anni e restando protagonista, comunque, della scena politica ischitana. Con la sua opera riuscì a trasformare un comune fatto di contadini e pescatori in una località turistica

Secondo, Luciano Mazzella, nato a Barano. Il dott. Mazzella fu una figura dai tratti eleganti e fiero antagonista di Vincenzo Telese, sindaco nel 1949 solo per pochissimi mesi.

Terzo, tra il 1949-1951, vi fu l’alta figura dell’avv. Guglielmo Washimps, ischitano d’adozione e sempre legato alla nostra isola. Fine civilista e abitante di Ischia Ponte, l’avvocato si distinse anche per l’impegno da esponente provinciale per la realizzazione di molte opere fondamentali per l’isola.

Nel 1951 fu eletto Nicola Lauro di Ischia Ponte e, nel breve periodo della sua sindacatura fu attento all’arredo urbano e non solo. Nel corso del suo mandato affrontò anche i problemi derivanti da una forte mareggiata che interessò molte aree ischitane.

Dopo aver lascito nel 1949 a carica, tornò il sindaco Telese per una decennio di sindacatura che portò alla realizzazione di molti interventi che hanno modificato il territorio ischitano.

A seguire fu eletto Umberto di Meglio, amante delle lingue straniere e dell’arte, colto, raffinato e mai sopra le righe, aveva intuito la necessità di dare uno sviluppo armonico al territorio di Ischia, creando spazi dedicati alle scuole e non solo. Fu sindaco per una intera consiliatura e lasciò, dopo aver realizzato molte opere significative, a seguito dell’elezione di Vincenzo Romolo.

Romolo fu primo cittadino di Ischia negli anni, era un uomo dal carattere energico e si impose sui suoi compagni di partito con la sua intelligenza arguta. E’ ricordato come un sindaco capace e si avvalse della collaborazione di un giovane Vincenzo Mazzella, per iniziare l’epoca della realizzazione delle grandi opere, come la variante esterna e la realizzazione del parco della Pagoda, ma anche ampliò il cimitero e la rete di illuminazione pubblica.

Nel 1978 fu eletto Enzo Mazzella, figura molto importante della storia isolana, il sindaco delle grandi opere, come lo stadio, il nuovo mercato comunale, la piscina, le cooperative. Tante intuizioni di un figlio di Ischia che pensava in grande, che sapeva imporre le sue idee forte di un grande consenso popolo.

A sostituire Enzo Mazzella, fu eletto Giovan Giuseppe Balestrieri, medico e ottima figura politica, si impegnò a portare avanti politiche positive e di espansione per il territorio di Ischia.

Negli anni ’90 fu eletto Giovanni Sorrentino, sindaco molto attivo sin da subito, che ha risposto al mandato consegnato dai cittadini con opere di impatto. La sua firma è presente in calce a tantissimi atti molto importanti, riguardo l’edilizia e non solo.

Giovanni Buono, il sindaco seguente, fu il primo sindaco eletto con il sistema della Seconda Repubblica, eletto direttamente dai cittadini. Si concentrò nella realizzazione di importanti opere pubbliche, come gli adeguamenti delle strade e delle scuole, la biblioteca comunale e altro ancora.

Nel 1998 fu eletto sindaco Luigi Telese, che rivoluzionò la macchina amministrativa e la prima volta arrivarono i dirigenti a contratto. Costruì la caserma della Guardia di Finanza, aprì la biblioteca antoniana, rivoluzionò il sistema dei tributi introducendo la Genesis, introdusse la società Marina di Portosalvo per la gestione del porto.

Dopo l’arrivo del commissario prefettizio fu eletto sindaco Giuseppe Brandi, figlio d’arte, fu attento a molti aspetti della vita ischitana. Di carattere forte e gioviale, seguì caparbiamente la candidatura a sindaco di Ischia e la spuntò al ballottaggio. Buon tessitore di accordi e amante della musica classica, Brandi deve essere ricordato, tra l’altro, per essere stato colui che ha concluso i lavori del Polifunzionale, nonché per la gestione dell’emergenza della frana di Monte Vezzi.

 

 

 

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