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martedì, Marzo 19, 2024

Ischia e i taxi: i consiglieri comunali complici del disastro di Enzo e Paolo

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Gaetano Di Meglio | I consiglieri comunali di Ischia sono complici del disastro che stanno combinando Enzo e Paolo Ferrandino. Il sindaco e l’assessore, beffandosi dei colleghi di maggioranza tenuti a bada con quel po’ di granone che ogni tanto viene concesso, stanno portando avanti quelle che erano le idee antiche di Paolo Ferrandino e che, negli anni, i vari sindaci non avevano mai avallato.
Ora che, invece, abbiamo un sindaco quasi plagiato da Paolo, ecco che un sabato di giugno i tassisti del comune di Ischia si riuniscono in assemblea spontanea per protestare contro il sindaco, l’assessore e le decisioni che vengono prese.
Decisioni ridicole e fallimentari ma che, purtroppo, devono essere sostenute.
Ma non è solo colpa di Enzo e Paolo, è una responsabilità grave di tutti i componenti di questa amministrazione.
Luigi di Vaia, Carolina Monti, Luca Spignese, Ottorino Mattera, Luca Montagna, Ida De Maio, Titti Lubrano, Antonio Mazzella, Antonello Sorrentino, Pasquale Balestrieri, Giovanni Sorrentino, Massimo Trofa, Maurizio De Luise, Carmen Criscuolo, Mario Zanghi siete complici di questo disastro.
Siete, insieme con il sindaco, “ladri” dei soldi dei tassisti. Sì, avete letto bene, state “rubando” soldi ai tassisti perché, così, pensate di dover imporre un senso di accoglienza.
Ieri il sindaco di Ischia, sul suo profilo facebook ha provato a spiegare perché il comune ha ridotto la tariffa taxi: “I nostri nonni offrivano davanti alle loro cantine un bicchiere di vino fresco ai turisti come segno di benvenuto. Quelle attenzioni genuine facevano sentire i forestieri a casa loro, ospiti graditi della nostra isola. L’applicazione della tariffa predeterminata di 10 € – incluso i bagagli – per il territorio comunale vuole anche riproporre simbolicamente il benvenuto ai nostri odierni ospiti. Oggi, presi da noi stessi, dimentichi delle nostre vere origini, invece, scioperiamo. Assolutamente dobbiamo risvegliare in tutti noi il senso della ospitalità dei nostri nonni.”
La domanda è semplice: ma al “Bar Dolce Sosta” del sindaco viene offerto il bicchiere di vino gratis ai nostri ospiti? Cioè, il sindaco vuole che nel paese si risvegli “in tutti noi il senso della ospitalità dei nostri nonni” e taglia la tariffa ai tassisti senza che i tassisti lo vogliano? Cioè, il sindaco fa il gradasso con i soldi dei tassisti e li affama?
Sono trascorsi 2 mesi e la proposta del sindaco è stata bocciata dalla realtà. L’applicazione della tariffa non ha portato nessun beneficio. I tassisti hanno sofferto aprile e maggio e ora devono continuare a soffrire perché il sindaco e l’assessore scarzo (perché in passato nessuno gli ha dato credito) hanno deciso così?
La verità è che abbassandosi il livello politico del consiglio comunale e, avendo un’accozzaglia di consiglieri comunali che non hanno nessuna cultura politica, Paolo Ferrandino può fare di Enzo quello che vuole. E gli fa prendere le scelte più assurde. Appunto, come la tariffa flop a 10 euro.
Lo “sciopero” dei tassisti è sacrosanto. Hanno sofferto per 60 giorni, hanno seguito il sindaco quando gli ha proposto di sperimentare la tariffa low cost dei 10 euro e, dopo il ragionevole periodo di prova, si sono resi conto che la tariffa non è congrua. Se non avessero provato e se non avessero avallato la scelta dell’amministrazione oggi, l’intera categoria, non avrebbe l’opportunità di dire la sua. I tassisti hanno provato e hanno visto che la tariffa è sbagliata.
Ma l’aspetto peggiore è il silenzio dei consiglieri comunali. Gente che tace, che lascia il sindaco solo e che prova a difendere il proprio orticello che viene attaccato dalle scelte dell’amministrazione.
Non si preoccupano di dire al sindaco che sta sbagliando tutto. No, fanno finta di niente e non si esprimono. E sono complici di questo disastro. Sono complici di queste magre figure che rimediamo.
Perché, è strano, che il sindaco chiede ai tassisti di fare economia e di tagliarsi la tariffa ma poi regala 5000 euro all’associazione degli amici degli amici per organizzare gli eventi infrasettimanali che, soprattutto quello domenicale, piano piano, sta trasformando il corso di Ischia in suk, il tipico mercato arabo.
Il corso di Ischia diventa, la domenica sera, la capitale del low cost e delle fritturine a basso costo.
E lo stesso bar del sindaco, durante questa festicciola sostenuta con i soldi del comune, 5000 euro, vende crepes e gelati scontati. Tutto al costo di 1 o 2 euro. E così, corso Vittoria Colonna si popola di gente che cerca crepes e gelati a 1 euro e 2 euro.
Però, poi, i tassisti devono tagliarsi la tariffa perché il sindaco ci vuole far ripiombare nell’era dei “nostri nonni che avevano le cantine” nei boschi di Barano.
Non si capisce perché l’accoglienza del comune di Ischia deve passare per i tassisti. Non si capisce perché i tassisti, devono fare i traslochi ai nostri turisti. Il sindaco vuole implementare la tariffa low cost, bene, trovi dei fondi per i tassisti e li implementi. Invece no, il sindaco cammina comodo nella sua Panda (come chi scrive) e i tassisti devono fare l’accoglienza?
A me sembra tutto molto surreale.
Perché il sindaco trova 5000 euro da dare a chi riduce il paese in suk a cielo aperto dove si vendono fritturine, gelati e crepes e altre materie a 1 e 2 euro e nessun contributo ai tassisti? Perché si regalano quasi 100 mila euro all’EAV Bus per una navetta che non serve a nulla e non si trovano fondi, ad esempio, per sostenere la tariffa low cost?
Perché i nostri tassisti devono trasportare gratis, lettini per il mare, 15 borse, la macchina per lo squat e quanto altro senza nessun contributo? Solo perché il Sindaco si è ricordato di un passaggio in un discorso di Gigiotto Rispoli? Gigiotto parlava di altro e non di affamare una categoria. Non di “rubare” ai poveri tassisti per dare, magari, ai ricchi albergatori.
Due mesi fa, infatti, i tassisti avevano accettato di buon grado la tariffa 10euro anche perché il sindaco li aveva illusi che avrebbe bloccato le navette degli hotel e avrebbe bloccato gli NCC. Niente di tutto questo. Nei fatti, i tassisti hanno perso un sacco di soldi, il sindaco si è fatto fare qualche articolo di propaganda e il paese si è trovato sabato mattina senza tassisti!
Ma se il sindaco di Ischia vuole rendere più accogliente Ischia, perché non taglia i costi delle strisce blu? Perché, davvero, non taglia i costi dei parcheggi? Perché non si batte affinché la Regione Campania moderi i costi dei trasporti marittimi? Forse c’è da punire qualche tassista che milita in Forza Italia è stava candidato con Gianluca Trani o con altri o, più semplicemente, che non lo ha votato o non ha votato Paolo Ferrandino? Possibile che siamo arrivati così in basso per colpa di questi politici che hanno perso, sul serio, il senso della realtà?
Rubare ai tassisti per dire di essere accoglienti è l’ultima frontiera del populismo locale.
Ma se Enzo e Paolo sbagliano, e lo vediamo tutti, la colpa maggiore è dei consiglieri comunali che hanno perso ogni tipo di valore. Non vengono considerati e vengono esclusi da ogni decisione. Nessuno ha il coraggio di dire quello che pensa e tutti, camminano, testa bassa e per altri comuni, sperando che nessuno li riconosca. I loro unici pensieri sono le piccole clientele che riescono a portare avanti. Poi, che il paese sprofondi nella crisi economica e si vivano momenti di tensione altissimi a loro non importa. Forse sono felici di essere complici di questo disastro.

Anteprima. A breve, andrà in funzione la nuova stazione marittima all’ex parcheggio Guerra. Siate pronti ad assistere alle peggiori scene. A breve, avremo file di auto incolonnate sotto al sole destinate a friggere. Siamo in piena alta stagione, circostanza prevedibile, e faremo i test a chi si sente prima male sotto il sole. E non avremo neanche la scusante di stare su una bretella e di aspettare l’imbarco. No, saranno ammassati per le folli idee di un modesto amministratore di paese che ha lucrato sull’ufficio tecnico, ha sistemato figlia e amico con le “casse” del comune e ora pensa di gestire la nostra mobilità. Non hanno saputo neanche fare i segnali stradali. Sono stati costretti a correggerli, perché erano sbagliati prima ancora di farli!

IL PARAGONE. Per dimostrare che la tariffa sia “folle” e inapplicabile, basta fare un paragone con le altre e, senza fare il paragone con quelle della nostra isola, portiamo l’esempio di quello che accade nella vicina Capri.
Comune per comune, ovvero Marina Grande-Capri, più o meno la metà della distanza da Ischia porto al ponte, è in vigore una tariffa predeterminata di 17 euro che include 1 bagaglio ed è valida da 1 a 4 passeggeri, poi si paga il supplemento. I nostri tassisti, invece, lo devono fare a 10. Ed è inutile dirvi che hanno anche chiesto di alzare la tariffa dei 10 euro a 15, sempre all inclusive.
L’aspetto peggiore è che il sindaco non ha nessuno studio che dimostri la fattibilità della sua tariffa. Lui si è convinto, forse in preda al bicchiere di vino che gli è stato offerto, che 10 euro vanno bene. Ma dove? Secondo quale studio? Secondo quello che ha pensato Paolo Ferrandino alla Pagoda? Un vero mistero…

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