Due isole gioiello nell’arcipelago di Napoli. Una sfida a distanza giocata a colpi di chips. Giocatori misteriosi che si celano dietro improbabili nickname. Stiamo parlando del mondo del poker online e dei suoi protagonisti, ancora poco conosciuti in Italia, ma che si stanno facendo le ossa in uno spazio virtuale che garantisce l’anonimato e ai più bravi, almeno nel lungo periodo, regala il successo.

Alcuni dei loro pseudonimi ricordano nomi di avventurieri dell’aria come il mitico Barone Rosso. È il caso di OtBRedBaron dove senza falsa modestia OtB sta per “only the best”, una delle leggende del poker online che ha saputo tenere testa a tutti i più forti giocatori del mondo. La sua storia è fatta di cocenti sconfitte, ma anche di incredibili successi ed è proprio questa capacità di rimettersi in gioco anche dopo dure sconfitte ad averlo reso un mito nelle sale virtuali; mito alimentato anche dall’aura di mistero che circonda il giocatore, visto che la sua identità continua ad essere sconosciuta.

Siamo lontani dalle camicie improbabili, dagli enormi orologi da polso, dagli occhiali a specchio che proteggono dagli sguardi degli altri giocatori, perché questo è un mondo ben più misterioso in cui contano le abilità, la tecnica e poco importa come sei vestito e soprattutto in che parte del mondo ti trovi, perché la distanza non conta, ma conta solo come giocherai la tua mano.

Matt Damon ne Il giocatore definisce il texas hold’em come la Cadillac del poker, elegante, prestigiosa e inconfondibile. I misteriosi giocatori di Ischia e Capri si dedicano a questa variante del poker mantenendo i loro nomi segreti e collezionando successi.

Con il nickname mario.111s, il giocatore ischiano ha ottenuto piazzamenti significativi tra cui il secondo posto al torneo Sunday Evening organizzato da PokerStars dopo aver battuto un migliaio di giocatori.

L’altro personaggio misterioso è MeMiWaGi, di Capri, che si è aggiudicato il primo posto al tavolo finale del Main Event Low del torneo EPT. Ottimi risultati se consideriamo la caratura delle manifestazioni e il numero di giocatori che hanno partecipato, ma chi sono i nostri protagonisti?

Non lo sappiamo e anzi sembra che ci tengano molto a mantenere l’anonimato, ma chi conosciamo bene perché entrato da poco nell’ambiente reale dei casinò terrestri è Dario Sammartino, una promessa per il texas hold’em campano che ha saputo spostarsi dall’anonimato del poker online alla visibilità delle sale da gioco internazionali. Il giovane giocatore napoletano di trent’anni ha ottenuto qualche mese fa un ottimo piazzamento a Macao in un torneo no limit hold’em e risulta essere il secondo giocatore italiano più vincente di sempre e di certo non ama metter muri tra sé e gli altri.

Vitale e spontaneo, sembra aver affrontato la sua passione per il poker come si farebbe con qualunque altro lavoro: determinazione, studio e dedizione. Lo vediamo così nei primi anni della sua carriera sperimentare sconfitte e imparare dai suoi insuccessi con l’umiltà tipica di chi vuole davvero mettersi in gioco per ottenere dei risultati. Così all’inizio, come più volte ha ricordato nelle varie interviste che ha rilasciato, il poker ha occupato tutto il suo tempo, sacrificando sé stesso per ciò che amava.

Oggi Davide sembra un uomo ben più sicuro delle proprie possibilità di quanto non fosse nei primi tempi della sua carriera, ed è riuscito finalmente a separare la professione dal tempo libero.

Perché il rischio è proprio questo nello svolgere un’attività che amiamo: dedicarvisi senza lasciare spazio al resto. Eppure a conti fatti Davide sembra proprio felice di fare quello che sta facendo. Nessun rimpianto, ma la forte consapevolezza di vivere la vita che voleva: sembra proprio che credere nei propri sogni e realizzarli, qualunque essi siano, è ciò che dà soddisfazione e fiducia in sé stessi.