fbpx
venerdì, Aprile 19, 2024

Ischia alla riconquista dei russi 20 mila euro per il Mitt. “Dobbiamo riportarli qui”

Gli ultimi articoli

I Comuni attingono alla tassa di soggiorno per una spedizione-evento dal 23 al 26 marzo

Al turismo dell’isola d’Ischia quella fetta di torta manca, eccome. Un picco di 190 mila presenze nel 2013, una crescita tendenziale del 25% annuo dal 2008, il 30% dell’incoming diretto ai cinque stelli. Con enorme facilità di spesa. Poi, il black-out. E Ischia non può non interrogarsi sul drammatico effetto dell’emorragia di turisti russi: tendenziale azzerato nel 2014, in concomitanza con l’emergere della crisi ucraina. Poi, il disastro del 2015: -41% in termini di presenze. Un flop gigantesco. Perché i russi spendevano. E ne beneficiava l’intero indotto dell’isola: ristoranti, boutique, bar.
E’ anche per questo dunque che ora Ischia vuole partire alla riconquista dei russi, un target turistico interessante: sono “big spender”, come l’isola ha avuto modo di constatare negli anni del boom, e – soprattutto – vedono irrimediabilmente ridimensionato l’areale di interesse nel Nordafrica, in virtù della congiuntura geopolitica particolarmente delicata.
Ed è per questo che i sei Comuni dell’isola, sulla scia di una serie di iniziative condivise, hanno deciso di puntare forte sulla spedizione a Mosca, che coinciderà con la ventitreesima edizione del Mitt, il Moscow International Travel & Tourism Exhibition (dal 23 al 26 marzo), e vedrà, per la prima volta in termini così massicci, una convinta presenza istituzionale dell’isola. Con il malcelato obiettivo di fermare l’emorragìa di presenze e riportare nuovi flussi a Ischia, magari già dalla prossima stagione turistica.
Per farlo le amministrazioni comunali dell’isola metteranno mano alla tasca, e non certo per le cosiddette briciole: un totale di circa 20 mila euro, ricavato dagli introiti dell’imposta di soggiorno, servirà per organizzare un evento, in particolare, parallelo all’evolversi della Fiera e che – come si legge nella delibera già approvata dalla giunta municipale di Barano – «dovrà svolgersi presso un locale al centro di Mosca, con una sala dedicata esclusivamente ad ospitare gli invitati alla manifestazione al fine di poter presentare a tour operators e giornalisti l’offerta turistica dell’isola di Ischia e le condizioni promozionali delle visite».
Il tutto, dunque, mentre parallelamente all’Expocentre Fairgrounds di Mosca Ischia proverà r riposizionarsi, sfruttando la visibilità garantita dalla manifestazione fieristica dedicata al turismo che vede ogni anno la partecipazione di oltre 1.800 agenzie viaggi.
Dietro l’operazione, sulla quale sembrano essersi trovati d’accordo i sei sindaci, c’è la regia del Coti, il Consorzio Operatori Turistici dell’Isola di Ischia, una sorta di braccio operativo di Federalberghi: il là alla missione moscovita lo ha dato proprio Ermando Mennella, presidente di associazione e consorzio.
I comuni di Ischia e Forio spenderanno, per l’operazione, cinquemila euro cadauno; duemila euro circa, invece, per gli altri. Ancora non definiti i dettagli della spedizione (per la quale si era sondata anche la disponibilità di un ambasciatore della nostra gastronomia, individuandolo in Nino Di Costanzo), abbastanza chiara invece la volontà di rimboccarsi le maniche prescindendo dall’apporto della Regione Campania e dal suo assessorato al Turismo: nulla di personale nei confronti del neo-assessore Corrado Matera, ma le esperienze più o meno recenti e gli stand regionali non propriamente carichi di appeal avrebbero indotto i sindaci ad organizzarsi in piena autonomia, secondo l’intramontabile adagio per il quale chi fa da sé fa per tre.

L’idea che animerà la spedizione ischitana a Mosca, in concreto, è che quello russo sia un mercato turistico ancora appetibile, malgrado il crollo del rublo e le turbolenze politiche, che certo hanno influito nel flop dell’ultimo anno. «Da anni – si legge infatti tra le premesse della delibera con la quale il Comune di Barano stanzia duemila euro per l’operazione – l’isola di Ischia assorbe dal 45% al 55% del turismo in arrivo presso l’Aeroporto di Napoli Capodichino. La situazione geo-politica degli ultimi anni sul versante medio orientale, con alcune mete tradizionali sconsigliate ai turisti per ragioni di sicurezza, rappresenta la possibilità di poter migliorare notevolmente le percentuali di afflusso alle località italiane dell’Italia Meridionale e fra queste, le isole». Mors tua, vita mea per intenderci.
E ancora: «in considerazione del clima di tensione politica e diplomatica di alcuni Paesi negli ultimi mesi in particolare con la Russia, e della crescente tensione politica con la Turchia (paese in precedenza meta turistica privilegiata dei cittadini russi) nonché della crisi politica nell’area egiziana, altra meta di particolare interesse per i turisti russi) può fondatamente ipotizzarsi che una adeguata promozione del territorio delle località turistiche insulari italiane, svilupperà la possibilità di incrementare l’incoming di cittadini russi sull’isola di Ischia». Il rapporto causa-effetto non è così immediato, certo, ma se in occasione del boom di qualche anno fa l’isola fu anche e soprattutto fortunata (flussi consistenti di russi a fronte di nessuna pianificazione), stavolta prova ad essere audace e calcolatrice.
E prova a farlo, in particolare, organizzando «una serata informale di incontri nei giorni della MITT di Mosca, alla quale poter invitare i più importanti tour operator russi, i consolidatori dei voli charters dalla Russia con destinazione Napoli, nonché i dirigenti di tali compagnie aeree insieme ad un numero di giornalisti televisivi e della carta stampata, può rappresentare una importante occasione di promozione del territorio dell’isola di Ischia attraverso il consolidamento dei rapporti interpersonali e di amicizia già in parte avviati nelle scorse edizioni dell’iniziativa».
Nel dettaglio, l’evento sarà organizzato dal Coti: il patrocinio dei sei comuni lo rende istituzionale a tutti gli effetti e i 20 mila euro basteranno a quanto pare «per l’organizzazione, che dovrà includere le spese di sala, cena, accompagnamento musicale, spedizione materiale, personale di coordinamento, per un evento promozionale». Quanto alla divisione del budget, tiene conto «prioritariamente del numero degli abitanti, delle aziende ricettive presenti sul territorio». L’adesione all’iniziativa, in via di formalizzazione in questi giorni anche da parte degli altri Comuni, «non si configura né come contributo né come sponsorizzazione (art.4 comma 6 D.L.95/2012) ma costituisce attività istituzionale coerente con le finalità statutarie dell’ente locale attraverso il sostegno ad una iniziativa che rientra a tutti gli effetti fra i compiti del Comune (Cfr.Corte dei Conti Lombardia Parere 89/2013, Corte dei Conti Lombardia 13 giugno 2011 n. 349)».
Ma è davvero concreta la possibilità, per l’isola d’Ischia, di tornare a intercettare flussi interessanti da Mosca e dintorni? Il calo del 2015, naturalmente, non è affare esclusivamente ischitano: si parla di 7 milioni di visitatori in meno. Un flop che in larga parte deriva, naturalmente, dalla tensione tra Unione Europea e Russia e dalla svalutazione del rublo. E di fronte al quale, però, la stessa Ambasciata d’Italia a Mosca ha pensato di intensificare il proprio impegno in ambito turistico, presentando per esempio la versione rinnovata del portale “La Tua Italia” lanciato lo scorso aprile. Si tratta del primo sito istituzionale in lingua russa, che contiene informazioni sulle regioni, le città e le destinazioni turistiche italiane; sul patrimonio artistico e culturale; sull’enogastronomia e sul Made in Italy.
Ed è addirittura di ieri il report di TripAdvisor, il sito per la pianificazione e prenotazione dei viaggi, che ha annunciato i risultati di uno studio sui trend delle recensioni relative alle attrazioni italiane presenti su TripAdvisor. Lo studio, che evidenzia l’apprezzamento dei viaggiatori internazionali nei confronti delle attrazioni dello Stivale nel corso degli ultimi 10 anni (dal 2006 al 2015), evidenzia come siano proprio i russi i maggiori estimatori del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale italiano. Confrontando il punteggio medio delle recensioni attribuito dalle varie nazionalità alle attrazioni italiane tra il 2008 e il 2015, emerge infatti che i viaggiatori russi sono coloro che hanno maggiormente apprezzato le attrazioni del Bel Paese attribuendo un punteggio medio delle recensioni pari a 4.74 su 5.
E certo l’isola d’Ischia ha dalla sua un feeling che, malgrado la mancata pianificazione del territorio (impreparato linguisticamente e poco reattivo nella promozione in Russia), sembra essersi instaurato quasi subito con i russi, attratti in particolare dalle cure termali e dall’enogastronomia del nostro territorio, apprezzato non di rado anche da magnati (Abramovich docet). E’ ora di riprovarci, a quanto pare.

6 COMMENTS

  1. 1) Il rublo si è enormemente deprezzato rispetto all’euro, stava a 40 nel 2012 e ora sta quasi a 80. Quindi per ora i russi non hanno convenienza a fare vacanze nella zona euro.
    2) Il prezzo del petrolio è crollato, ergo i russi hanno perso un mare di soldi (dato che ne sono grandi esportatori).

    Questi signori che andranno a farsi la vacanza in Russia magari li mettiamo su trippa-advisor.

  2. Dalla somma investita, 20.000 euro, non ci si può aspettare di più che una vacanza per i “brancaleone” alla conquista della Russia. Hanno presente quanto costa una campagna pubblicitaria fatta per bene? Se per un comune, anche se dissestato, mettere mano alla tasca e “cacciare” 2. 000 euro è un grosso investimento stiamo messi non male ma “morti”. Se fossi io il sindaco mi vergognerei a presentarmi con 5.000 euro per una cosa del genere. Signori, mettetevi fuori ai supermercati o chiese con la mano tesa, il popolo, 1 euro a testa ve lo darebbe e raccogliereste molto di più. Una campagna in Russia già c’è stata tra il 1941 e 1943 con una completa disfatta italiana…….. Buona vacanza ai partecipanti.

  3. I russi con tanti soldi contiuano ad esistere. Il problema è un altro. Se perfino i pensionati economici si lamentano di come è tutto disorganizzato e sporco, come possiamo pensare di poter attrarre gente con i soldi ? Ma davvero credete che uno parte da Mosca per venire a vedere i mercati di Resina ?

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos