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venerdì, Aprile 19, 2024

Incendi, Serrara Fontana ha chiesto lo stato di emergenza

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Maria Funiciello | Le immagini, sia delle alte lingue di fuoco rosse che si stagliavano nel nero della notte che quelle del fatidico “day after”, caratterizzate dal grigio e dal nero della distruzione, sono ancora ben vive nelle menti di tutti quanti abbiano vissuto, in modo diretto o indiretto, quello che è stato riconosciuto da più parti come l’incendio più vasto mai registrato sulla nostra isola, almeno negli ultimi decenni.
Parliamo, ovviamente, del grande incendio che ha distrutto parte del nostro polmone verde tra Forio e Serrara Fontana, nella notte tra il 4 e il 5 agosto, una notte che non dimenticheremo tanto facilmente. Ad essere stati distrutti non sono solo ampi terreni, vegetazione e casolari, ma ad essere stata compromessa è la sicurezza dei luoghi e il comparto economico che da quei luoghi trae origine.
Sì, sono tante le conseguenze che un così forte ed esteso incendio porta nel luogo in cui si consuma, conseguenze cui bisogna porre rimedio quanto prima, proprio come sta cercando di fare il sindaco di Serrara Fontana, Rosario Caruso, presente durante le ore più critiche dell’incendio proprio alle pendici del monte.
Come aveva dichiarato già a ridosso degli eventi, il sindaco Caruso ha convocato d’urgenza un consiglio comunale (svoltosi ieri pomeriggio, ndr) con un unico punto all’ordine del giorno: la richiesta dello “Stato di emergenza” per l’incendio divampato tra il 4 e il 5 agosto nella Zona della Falanga e dei Frassitelli e in altre zone del Territorio Comunale”. Un punto votato da tutti i presenti; un passaggio fondamentale per poter procedere con l’iter giusto per riuscire, così, a vedersi assegnati strumenti utili al recupero delle aree e non solo. Nel testo approvato, che vi riportiamo integralmente, il comune di Serrara Fontana chiede interventi per la messa in sicurezza delle aree, per l’ottimizzazione ed efficientamento dei futuri interventi di soccorso e, non da ultimo, di sporgere regolare querela contro ignori per i reati ambientali e, punto fondamentale al pari della richiesta di maggiori attrezzature, dichiara di mettere in atto una precisa campagna di sensibilizzazione ed informativa contro gli incendi boschivi.

IL TESTO
“La serata del 4 agosto e fino alla tarda serata del 5 agosto un incendio di vaste proporzioni, divampato sull’Isola d’Ischia precisamente nella zona di Montecorvo insistente sul territorio di Forio, si è propagato su larga parte del versante occidentale del territorio comunale di Serrara Fontana ed in particolare nelle zone del bosco della Falanga e dei Frassitelli, fino a scendere lungo le pendici del Ciglio e dato atto, inoltre, che l’incendio ha devastato campi e colture e larga parte dei boschi della Falanga e dei Frassitelli, giungendo a lambire numerose abitazioni fino a danneggiarne alcune soprattutto nelle parti esterne – una di queste risulta allo stato praticamente inagibile – costituendo nel suo evolvere e propagarsi un ingente e considerevole pericolo anche per l’incolumità della popolazione presente in loco; atteso, poi, che si è riusciti ad arginare l’evento calamitoso occorso ed evitare danni alla popolazione sulla quale si è abbattuto l’incendio sicuramente anche e soprattutto grazie all’aiuto delle forze dell’Ordine – Vigili del Fuoco, Carabinieri, Protezione Civile ed Associazioni di Volontariato quali Forio CB, AVI Ischia e Croce Rossa -, ma anche al supporto coraggioso, fattivo e volonteroso di tutti i civili intervenuti in loco ed, in particolare, dei proprietari delle abitazioni colpite e di tutti quelli che hanno reso loro aiuto e supporto, difendendone i beni e gli affetti, con grande forza di volontà e mirabile spirito di abnegazione, non esitando, alcuni, a lanciarsi sul fronte dell’incendio con pale e secchi d’acqua al fine di contenerne la portata devastatrice, constatato, tuttavia, che si renda comunque necessario migliorare l’organizzazione e il livello di coordinamento in occasione di analoghe calamità, implementando e ottimizzando i modelli di intervento, l’organizzazione, i mezzi e le possibilità operative di tutti coloro che sono chiamati a intervenire in tali circostanze e valutato, altresì, che il numero degli uomini messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza da parte degli Organi preposti ed il livello dei mezzi di cui gli stessi apparivano equipaggiati sono risultati insufficienti, quantomeno in una prima fase – ovvero prima dell’arrivo dei rinforzi da Napoli – a fronteggiare una calamità delle proporzioni verificatesi e che, pertanto, si renda opportuno un potenziamento di tali strumenti al fine di scongiurare in futuro il verificarsi di eventi ancora più gravi di quello accaduto.”
Il testo poi continua.
“Ritenuto che si renda vieppiù necessaria l’attivazione di un tavolo tecnico di concertazione e coordinamento tra i soggetti in indirizzo alla presente, al fine di potersi utilmente confrontare sulle criticità riscontate e riscontrabili e determinare l’incontro di competenze e esperienze onde evitare il ripetersi di tali situazioni e di altri connessi fenomeni di criticità sul territorio o almeno attenuarne al minimo il rischio e la portata, affinché non si abbia in futuro ad assistere alla cronaca di eventi tragici e definitivi come pure quotidianamente si assiste ultimante in Italia; dato atto che l’incendio ha determinato gravi danni emergenti alle abitazioni, ai terreni, alla flora e alla fauna locali e che tali danni, si teme, possano aggravarsi in occasione delle prossime piogge, anche tenuto conto che le perturbazioni che prima o poi arriveranno e che su questo territorio non si verificano da mesi preoccupano per potenziale portata in uno alla assenza di vegetazione che funga da drenante e che, quindi, possano determinare episodi di frane e smottamenti e ritenuto che il contrasto agli incendi, il contenimento delle piogge, le attività di bonifica del territorio e delle criticità emerse, la bonifica dei manufatti che hanno preso fuoco, il ripristino della fauna e della flora esistenti rappresentino le più rilevanti situazioni di criticità da fronteggiare al momento sul nostro territorio e che il Comune da solo non può essere in grado, non avendo sufficienti risorse economiche, di attivarsi per offrire le risposte volute rispetto alle criticità emerse ed evidenziate.”
Alla luce di questa esaustiva e dettagliata narrativa, quindi il comune di Serrara Fontana propone: “Di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di protezione Civile – di attivarsi al fine di proclamare lo “stato di emergenza” sul territorio del Comune di Serrara Fontana per gli eventi occorsi e in narrativa descritti e per il pericolo del loro riverificarsi nonché affinché siano posti in essere tutti quegli interventi che possano attenuare il rischio del verificarsi di ulteriori eventi calamitosi – alluvioni, frane smottamenti – la cui portata, in connessione e conseguenza con i danni causati dagli incendi, potrebbe rappresentare maggior fonte di danni per il territorio e pericolo per le persone; di chiedere alla Regione Campania di attivarsi presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la proclamazione dello stato di calamità naturale, anche al fine di ottenere i dovuti finanziamenti per la bonifica dei territori e la tutela dei luoghi – fauna e flora – colpiti dagli eventi descritti in narrativa; di richiedere agli Organi competenti in indirizzo, a ciascuno per quanto di ragione, il potenziamento delle squadre presenti in campo per fronteggiare analoghi accadimenti, anche dotandole di attrezzattura più adeguata e all’avanguardia al fine di garantire che tali soggetti possano rispondere alle emergenze in maniera più efficace e puntuale e nel contempo valorizzare e professionalizzare l’opera dei tanti volontari delle varie associazioni che da tempo aiutano i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine in tali situazioni.”
E non solo.
Il comune dichiara anche di “attivarsi al fine di proporre querela contro ignoti per i reati perpetrati a danno del nostro territorio, con possibilità di costituirsi eventualmente parte civile qualora ne venissero individuati i Responsabili; di attivare ciascuno per quanto di competenza e a tutti i livelli, in coordinamento con l’Amministrazione, gli Uffici comunali e tutti gli Organi esterni una campagna di informazione e sensibilizzazione sul rischio incendi e sulla necessità di tutelare e preservare il nostro territorio e di inviare la presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Protezione Civile, alla Prefettura di Napoli, alla Regione Campania, alla Città Metropolitana di Napoli, al Comando Regionale dei Vigili del Fuoco e al Comando Regionale dei Carabinieri e alla Questura di Napoli.”

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