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martedì, Aprile 16, 2024

Il venerdì nero di Porta di Massa, quando imbarcarsi per Ischia è una follia

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Quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato, decisamente, un venerdì nero per quanto riguarda gli imbarchi per le isole. Sì, l’area tra il molo Beverello e Porta di Massa è stata più simile ad un groviglio di lamiere infuocate dal sole che ad una linea di costa con corsie agevoli per permettere gli imbarchi sui grandi mezzi che collegano Napoli alle isole minori, alla Sicilia e alla Sardegna.

Partiamo da una constatazione: il porto di Napoli è tra i più trafficati al mondo e, purtroppo però, anche tra i più complessi da un punto di vista di spazi e orari.

I grandi disagi, infatti, sono iniziati quando l’Autorità Portuale ha deciso di modificare il piano attracchi ed orario per le partenze dirette in Sicilia, oltre al fatto di aver tolto alcune corsie riservate all’isola di Ischia.

E veniamo a quanto è accaduto venerdì, il primo “folle” weekend di agosto. “Per la logistica modificata – ci spiegano alcuni professionisti che lavorano all’interno del Porto di Napoli – riguardo gli imbarchi per la Sicilia si è formato un enorme tappo di veicoli che arrivava fino al varco doganale. La conseguenza? Auto bloccate e traghetti in ritardo. E non solo: tante autovetture sono state lasciate a terra sia da Caremar che da Medmar, con passeggeri inferociti, e navi che sono state costrette a far ritardo per cercare di far imbarcare tutti. Un caos totale che, ne siamo certi, si ripeterà tutti i venerdì da qui a settembre. Sono già vari mesi che i disagi si manifestano e stanno diventando sempre più forti man mano che la stagione estiva prosegue.”

A questa situazione caotica, che ci penalizza non solo per quanto riguarda l’arrivo dei turisti ma anche e soprattutto per la quotidianità isolana, si giunge a seguito, come dicevamo,del cambio orario e di molo per alcune corse.

«Subiamo disagi gravissimi da sopportare – è la voce arrabbiata di Giovanni Lombardi, della NewAtec e operatore leader dei trasporti per Ischia – prima come qualità del servizio e poi come costi. Siamo costretti a sostenere rincari che non possiamo giustificare solo perché qualcuno prende decisioni che non tengono conto delle reali esigenze dell’utenza. Auspico quanto prima un intervento serio e che, ancora una volta, non veniamo lasciati soli dalla società civile e dalla politica isolana».

Tutto ciò capita in quanto l’Autorità Portuale, tra i vari cambiamenti logistici che ha effettuato all’interno del grande scalo marittimo, ha spostato la nave diretta alle Eolie a Porta di Massa dal terminal crocieristico e la partenza per Catania è stata spostata alle 19.00.

“Chiaramente – ci raccontano alcuni dei presenti sul molo -, per andare a Catania non ci si presenta all’imbarco cinque minuti prima della partenza, ma si arriva circa 2 o 3 ore prima. Quindi visto che parliamo di qualche migliaio di auto in partenza per la Sicilia, cui aggiungere le 2-300 auto che devono andare a Ischia, Procida e Capri, il caos è presto fatto.”

Come ci raccontano alcuni testimoni, infatti, fin dalle 16.00 la circolazione era totalmente bloccata. “Dopo le 17.00 –aggiungono – si è un attimo sbloccata la situazione ma sono comunque rimaste a terra 13-14 macchine della corsa della Medmar delle ore 16.50. Non sono riusciti ad imbarcarsi nemmeno vari automobilisti diretti a Capri con la corsa Napoli – Capri delle 17.25. Poi dopo le 18.00 si è bloccato tutto di nuovo. La corsa Medmar, ad esempio, delle 19.00 è partita alle 19.20. Lasciando in banchina varie auto. Sono problemi, questi, che la compagnia di navigazione aveva già paventato all’autorità portuale prendendo visione dei cambi prospettati. Una cosa è certa: se in un posto già piccolo si decide di far convergere altre centinaia di veicoli ed in poche ore, si creano disservizi. Tanto più che non vi sono solo le migliaia di auto da smaltire, ma anche mezzi commerciali e i container che partono alla volta della Sicilia.”

Un caos assurdo, una prova decisamente non superata nel primo weekend del mese di agosto che preannuncia una estate rovente da un punto di vista dei trasporti e della logistica presso Porta di Massa.

“Se dovesse confermarsi questi trend – concludono – la settimana di Ferragosto, che vede sempre un numero davvero molto elevato di persone e veicoli spostarsi da e per le isole del golfo di Napoli, sarà talmente caotica da andar ben oltre la classificazione del “bollino nero”.”

3 COMMENTS

  1. Il turismo a ischia sta morendo lentamente gia da un bel po. Ma se la Regione non viene a emettere dei freni su gli abusi e prepotenza degli armatori private, il turismo a ischia morira del tutto e per sempre. Il private non ha non ha nessun incentive a portare quanto piu gente possibile su le nostre isole. La folla e le lunghe code di auto sono un fastidio per I lavoratori dei traghetti. Meno venite meno lavoriamo e il loro motto!

  2. La colpa è degli ischitani che continuano ad essere degli inetti, ottusi e buoni a nulla e non a farsi valere per l’ immenso valore della nostra isola.

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