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venerdì, Marzo 29, 2024

Il Real Forio non c’è

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Dopo aver visto e rivisto la prima rete subita dal Real Forio in quel del “Vallefuoco” di Mugnano, dove sabato pomeriggio la squadra biancoverde ha perso l’ennesima gara (la sesta consecutiva in campionato, la settima coppa compresa) quasi senza mostrare segni di reazione, vengono in mente tante riflessioni. Tutta posizionata come non avrebbe dovuto la difesa foriana, soprattutto se si pensa che il tutto è accaduto appena pochi minuti dopo il calcio d’inizio di una gara salvezza. Se sul lavoro tattico che certamente c’è alle spalle di tutto – un tecnico esperto come Franco Impagliazzo non ha bisogno di lezioni da nessuno, tantomeno da chi scrive – non si può dire nulla, qualcosa la si può dire sulla concentrazione di una squadra che sta lottando per non retrocedere. Approcciare una partita importante con così poca concentrazione, dando uno spettacolo davvero deprimente attraverso i movimenti iniziali della stessa, è quanto di peggio possa fare una compagine calcistica.
Eppure il Real Forio non potrebbe permettersi di andare in campo e subire, come era stato sei giorni prima contro il San Giorgio (con la complicità dell’infortunio di Savio), una rete che praticamente cambia l’andamento non solo della gara, ma di una fase del campionato. E non solo. Sono vere le problematiche che denuncia Impagliazzo sulle difficoltà di allenare il gruppo intero per via degli infortuni (altra nota dolente difficile da spiegare…) ed altro, ma è anche vero che – a questo punto – al di la dei discorsi di circostanza, in questo momento urge un lavoro sulla testa della squadra, che sarebbe importante almeno quanto quello riferito ai movimenti tattici ed alla preparazione atletica. Con la sest’ultima (il Giugliano) ad ormai 10 punti più lo scontro diretto a sfavore e le prime reali concorrenti alla salvezza diretta (San Giorgio e Virtus Volla) a 14 lunghezze (anche qui gli scontri diretti piangono), la disputa dei play out è praticamente garantita al Real Forio. C’è da sperare che la comitiva cambi rotta velocemente (ovvio) e che le fatiche fisiche e mentali che ha portato la Coppa Italia non pesino nell’ultimo quarto di stagione. Già è molto dura così.

IMPAGLIAZZO – Il non intervento di Franco Impagliazzo ai microfoni della stampa presente a Mugnano dopo il match, la dice lunga sul momento che sta vivendo nel suo intimo l’allenatore foriano. Se dopo la gara con il San Giorgio il mister biancoverde era stato come mai apertamente critico verso la sua squadra, dopo il match del “Vallefuoco” Taratà ha certamente preferito restare in silenzio per non innescare ulteriori polemiche dovute a qualche sua (sentita, quindi reale) parola sulla non capacità della squadra di essere sul pezzo per l’ennesima volta. L’allenatore ha certamente pensato di lasciare la compagnia (la settimana scorsa), ma è certamente tornato sui suoi passi anche perché è giusto che ci provi fino alla fine. L’esperienza per salvare una squadra come il Real Forio c’è, anche se molto delle velleità foriane sarà legato alla capacita della concorrenza – apparentemente scarsa – di opporre una resistenza dura soprattutto sul lungo periodo.

CASTAGNA – Un buon finale di 2017 ed un ottimo inizio di 2018, dopo le voci che lo volevano intenzionato a lasciare la comitiva durante il mercato di dicembre, avevano fatto diventare Luigi Castagna il faro del Real Forio. Quella luce, però, pare essersi spenta presto ed in maniera improvvisa appena dopo l’andata delle semifinali di Coppa Italia contro il Savoia. Da allora, dopo la rete con espulsione contro la Maddalonese (e successivi 2 turni di stop) e quella contro il Savoia, solo una marcatura per il calciatore in 4 gare – oltre al poco peso dato dalle prestazioni – e nessun punto in più per la squadra. Il classe 1997 deve ritrovare se stesso e le sue giocate se vorrà garantire al Real Forio un futuro nella massima categoria regionale ed a se stesso qualcosa di molto meglio.

“CODICE ETICO” – Le tantissime espulsioni rimediate dalla squadra foriana nelle ultime partite hanno indotto la società, di concerto con la guida tecnica, ad inserire una specie codice che regolamenti e punisca gli atteggiamenti poco professionali dei calciatori che in partita meritino il cartellino rosso. A poco è servita nell’immediato la novità, visto che Francesco Iacono ha beccato l’ennesimo rosso della sua stagione (il secondo di fila): va detto, però, che il terzino è stato espulso per doppia ammonizione ricevuta, di cui la seconda (quella che ha portato al rigore parato da Mennella) è quanto meno dubbia.

CONFRONTO (QUASI) IMPIETOSO – Che il calendario del Real Forio fosse effettivamente duro nella sua prima parte di andata (e quindi di ritorno) era risaputo. Soprattutto, se ne era accorto Flavio Leo, che all’alba di un progetto ambizioso e difficile da portare avanti senza soffrire almeno un po’, si è dovuto confrontare con tutta quella che doveva essere e che oggi è la parte alta della classifica del girone. Il risultato lo si conosce: solo un punto rimediato nelle prime 8 giornate (nelle quali però sarebbe da non considerare la trasferta a Mondragone, dove la squadra per tanti motivi si presentò in condizioni mentali inadeguate ad una gara di quella importanza…) ed esonero del tecnico. Nelle successive sette gare (quelle che hanno chiuso l’andata), con Franco Impagliazzo in panchina, il Real Forio ha fatto 11 punti, riuscendo a sfruttare bene anche una delle prime gare giocate dalla Sessana dopo la diaspora tecnica.
E’ la prima parte del girone di ritorno quella in cui i conti non tornano, o tornano davvero poco. Infatti, nelle iniziali 7 gare della seconda parte di campionato, la squadra biancoverde ha ottenuto solo 3 punti (la vittoria sulla Maddalonese alla prima dopo la sosta): troppo poco. Dopo un mercato di dicembre comunque importante (sono arrivati Sirabella, Vitagliano e Piccirillo) e con un Mennella in più, la squadra non ha svoltato. Se è vero, come è vero, che Impagliazzo è stato chiamato anche per fare meglio di Leo soprattutto contro le prime della classe, la differenza che resta è davvero minima, poco percettibile. Impietosa, anche nei confronti della squadra. Inserire in questo confronto (che forse lascia il tempo che trova) fra le due fasi della stagione, le due partite contro il Mondragone, quella persa rovinosamente a fine ottobre e quella che si disputerà al “Calise” domenica prossima, dal nostro punto di vista non è giusto nei confronti di nessuno. Ma qualcuno non sarà d’accordo.

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