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giovedì, Marzo 28, 2024

“Il Polpettone”, Raffaele Imbò mette a nudo una scuola isolana

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Al tempo dei social network imperanti, delle riprese e delle immagini “live” arriva un lungometraggio che fa, davvero, pensare e riflettere e che, anzi, accende la luce su un tema ed un ambito molto delicato e centrale nella formazione dei giovani: la scuola.

“Il Polpettone”, questo il titolo dell’opera realizzata da Raffaele Imbò, è, come si legge dai titoli di coda del trailer diffuso da poco su Youtube, “la prima inchiesta su una brutta scuola, i suoi meccanismi perversi e i suoi sistemi scorretti raccontati dall’intero da una telecamera nascosta. In cinque anni nessuno ha mai saputo di essere ripreso, dagli studenti ai “professori” fino alla dirigenza, affinchè venisse a galla in modo limpido il degrado strutturale della scuola italiana.”

E nel trailer scorrono veloci immagini di aule affollate di ragazzi che, invece di studiare o seguire una lezione, leggono qualcosa sui propri smartphone, o giocano durante le ore laboratoriali con pc-games grazie alle apparecchiature presenti nelle sale multimediali.

Volti oscurati dei ragazzi e di alcuni docenti fanno da sfondo a frasi, sottotitolate, in cui risalta una realtà cupa, fatta di soprusi, di diritti allo studio negati e di maltrattamento psicologico a 360 gradi su ragazzi, adolescenti, in piena formazione.

Il tutto ambientato tra le mura dell’IPS “Vincenzo Telese” di Ischia. Esatto, l’istituto alberghiero di Ischia è la “location” di tutto ciò, è il set naturale in cui sono state effettuate queste riprese da Raffaele Imbò, giovane ex studente dell’istituto che ha voluto, così, accendere un faro su quanto, di brutto, è stato fatto durante gli anni in cui, a dirigere la scuola, vi era la dott.ssa Giuliana D’Avino.

Sì, la tanto discussa preside che ha più volte riempito pagine e pagine dei quotidiani locali e non (indimenticabili, purtroppo, le cronache dei bracci di ferro tra studenti – famiglie e dirigenza, ad esempio, ndr), trasferita altrove da pochi anni scolastici, è il perno centrale di questa opera molto particolare e “cruda”.

Con il trailer, pubblicato il 4 luglio sulla grande piattaforma mondiale di Youtube, e il lanciato online il prossimo 15 luglio, abbiamo contattato Raffaele Imbò che ci rivelato alcune, piccole curiosità.

Raffaele, quale è la cosa che pensi possa interessare di più ai tuoi spettatori?

“Le malefatte di Giuliana D’Avino. Quintali di registrazioni video e audio realizzate in una scuola da uno studente senza che nessuno se ne accorgesse… per mesi e mesi!!!”

Un film, questo, come abbiamo detto in apertura, che rientra nel filone dei “film-inchiesta” e totalmente indipendente, fatto (interamente e coprendo tutti i ruoli) ad Ischia da un semplice ragazzo.

“In passato notai che giravano molto gli articoli con “Giuliana D’Avino” nel titolo, era come se la sola presenza del suo nome in un titolo di un articolo ne facesse aumentare le condivisioni e le visualizzazioni. Ecco perché credo vi sia ancora tanto interesse sulla sua figura.”

Grande attesa, quindi, per un lungometraggio che metterà a nudo quanto molti già avevano ipotizzato, un lavoro che, ne siamo sicuri, farà molto parlare di sé.

Come ha sottolineato Riccardo Sepe Visconti (che è tra i personaggi presenti nell’opera) in un suo post pubblico su Facebook: “Raffy mi avvisa che pubblicherà tra pochissimi giorni il suo lungometraggio ” Il Polpettone”. Un titolo, immagino, volutamente respingente per trattare un tema ripugnante (Raffaele Imbò è fatto così, ama provocare!…): la violenza morale nelle scuole italiane. Luoghi dove gli adolescenti vanno protetti ed educati e dove fin troppo spesso – nella sciatta accidia che contraddistingue la maggior parte delle famiglie degli studenti – avvengono gravi(ssime) sopraffazioni, atti di intolleranza, intimidazioni, negligenza, violenza… Insegnai da volontario nella classe di Raffaele Imbò e fui costretto ad interrompere il mio volontariato. Cosa successe in quella classe, con quegli studenti e soprattutto con quello “stramaledettissimo corpo insegnante” lo racconta Raffy a modo suo. Abbiamo su questo argomento idee e visioni assai diverse, ma una cosa è certa (ed entrambi la pensiamo uguale): quella scuola tradì i suoi allievi e… FECE SCHIFO, come poche!…”

 

IL FILM

Il Polpettone è un film-inchiesta indipendente che narra le orribili dinamiche che costituiscono gran parte del lacunoso tessuto interno di molti Istituti scolastici italiani.

Nessun giornalista, nessun regista affermato, nessun reporter esterno: il punto di vista è il mio, quello di uno studente interno, che registra contro ogni regolamento gli incredibili modi di agire di docenti e della stessa preside giorno per giorno. Archivia qualsiasi conversazione, mese dopo mese, anno dopo anno.

La singolare esperienza vissuta insieme ad altri compagni prenderà una piega sinistra e decisamente surreale.

 

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