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venerdì, Aprile 19, 2024

Il Faro di Punta Imperatore parla tedesco: vince la Floatel

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Foto esclusive del progetto

Dopo diversi mesi di attesa, progetti inviati e notizie apparse qua e là sui media internazionali, la gara indetta dall’Agenzia del Demanio Italiano, “Valore Paese Fari” è arrivata alla sua conclusione.

Il “nostro” faro di Punta Imperatore è stato affidato alla tedesca “Floatel GmbH” leader, se così possiamo dire, del settore di riqualificazione fari e torri, trasformandoli in hotel di lusso e combinati con musei e attrazioni artistico-territoriali.

Il progetto presentato dalla Floatel ha superato, nella valutazione ultima, quello realizzato dalla fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte e che si era classificata prima nella valutazione progettuale avvenuta non poco tempo fa. Ma è stato nel secondo “round” di valutazioni (quello prettamente economico, ndr) che la Floatel ha battuto tutti.

Delle proposte avanzate erano giunte al rush finale solo quella della Floatel (vincitrice), quella isolana (arrivata seconda in graduatoria finale), quella creata da Coime, un gruppo di imprenditori partenopei (risultata terza) e quella de “La Serenissima” di Giuseppe Perrella e Pino Mattera (ultima).

A margine della comunicazione dell’esito finale della gara, abbiamo contattato il fondatore, proprietario e CEO della compagnia Floatel, Tim Wittenbecher, impegnato in questa attività di riqualifica di fari dal 2007 e proveniente da una carriera di circa 20 anni nel settore dell’entertainment, esperto di marketing e con una laure in ingegneria industriale.

“Grazie per il vostro interesse nel nostro progetto su Ischia – ci ha dichiarato entusiasta Tim –sono davvero molto contento di aver vinto questa competizione. Abbiamo lavorato duro per realizzare un progetto efficace ed efficiente e, siccome non ci era molto chiaro il procedimento in sé delle valutazioni e le tempistiche definitive per il termine delle valutazioni abbiamo davvero atteso con ansia la comunicazione ufficiale dell’aggiudicazione prima di credere alla notizia del nostro successo. Ora prepareremo un po’ di materiali per promuovere il nostro progetto.”

Per la compagnia questo di Puta Imperatore è davvero un faro importante, nel segno di una attenta espansione.

“E’ il nostro primo progetto in Italia – continua – gestiamo al momento tre fari in Germania e abbiao vinto le concessioni per altri tre fari in Spagna, quindi stiamo decisamente espandendo il nostro progetto imprenditoriale.”

Dalle parole di Tim, comunque, traspare chiaramente la sua idea di minihotel di lusso nel rispetto dei luoghi.

“Ogni faro è diverso dall’altro ed ogni luogo è diverso. Siamo molto eccitati all’idea di lavorare in Italia e a Ischia, specialmente perché quello di Punta Imperatore è il faro più bello tra quelli di cui abbiamo la licenza fino ad ora e Ischia è la location ideale per i nostri clienti.”

Il target cui si rivolge la Floatel è molto vario e i prezzi hanno un range compreso tra i 250 euro circa ai 400 a coppia. Gli spazi, poi, vengono riorganizzati tenendo conto della storia del luogo stesso e offrendo l’opportunità agli ospiti di immergersi nella tranquillità ed esclusività del luogo senza stravolgerlo.

Dalle prima foto del progetto presentato, poi, notiamo che gli ambienti interni del faro di Punta Imperatore saranno modificati per diventare più aerosi e luminosi, ricavando nelle stanze ambienti condivisi con tavoloni, punti luce per evidenziare il panorama mozzafiato e una cura degli spazi esterni per rendere l’area fruibile e in sintonia con il resto del territorio.

“Ora abbiamo davvero molto lavoro che ci attende – conclude Tim – ma lavorare con i fari è meraviglioso e non vediamo l’ora di iniziare a lavorare ai successivi step di questo progetto.”

 

 

7 COMMENTS

  1. Sicuramente dispiace che il competitor ischitano abbia perso la gara per aggiudicarsi la gestione del vecchio faro foriano, ma la vittoria dei tedeschi potrebbe essere foriera di scenari migliori. Certamente con il ritorno della TUI, la conferma dei Poseidon, malgrado tante voci, e l’arrivo della Floatel, che seppur da pochi anni, appare già consolidata ed esperta nel recupero specifico di fari o altri siti dismessi, mi sembra che possiamo essere più che ottimisti per un ritorno in grande stile nel panorama turistico internazionale della nostra Isola.

  2. Sicuramente una soluzione migliore aver dato ai tedeschi la gestione del Faro.
    Sono di gran lungo superiori a noi quanto riguarda il marketing strategy e nel loro piccolo rinvigoreranno di molto l´immagine di Ischia.

  3. non è giusto , doveva rimanere a noi ITALIANI è la priva volta che sia ha questa possibilità perchè regalare questa vetrina nel mondo a loro? Ma siamo sicuri che se lo sono aggiudicato loro ?? da quello che io so i documenti in un bando di gara pubblico devono essere in italiano non in tedesco no che dite ???

  4. In mano agli italiani sarebbe diventato un cesso.
    C’è poco da lamentarsi.
    È triste dirlo , ma se la Merkel amministrasse l’Italia staremmo tutti meglio .
    È gente con le palle, possiamo solo ringraziare , come è successo con il poseidon, il Castiglione e altre realtà che hanno a che fare con il turismo .

  5. Negli anni trenta mio nonno Ignazio Foti , comprò una casa a Forio in Vico S.Antonio n°1 . Terminata la 2^ guerra mondiale i miei genitori ed io , giocane aliievo nautico dell’Ist. Tec. Nautico di Roma, tornammo a Forio nella casa che mio nonno aveva comprato tanti anni prima e dove trascorsi tutte le estati da giugno a settembre per 7 anni . Imparai a conoscere l’isola – tutta – dall’Epomeo a tutti i comuni dell’isola – compreso il faro di Punta Imperatore che era gestito dalla M.M ed assolveva egregiamente al suo compito grazie anche alla “guardiana Lucia Capuano” che sostituì il padre guardiano del faro- morto in un incidente nella seconda metà degli anni trenta , sul posto di lavoro. Dal Faro si gode un panorama eccezionale ancora più bello di quello che si poteva ammirare dalla chiesa del Soccorso dalla quale però – quasi mai ! – si poteva ammirare al tramonto il famoso ” raggio verde”. ( evento molto raro ! ). Dal faro di Punta Imperatore invece si poteva ammirare la bellissi
    ma la costa sud/occidentale .Ma il faro era anche un’occasione per fare bellissime passeggiate- Era l’epoca in cui a Forio viveva – al confino – la famiglia Mussolini . Era l’epoca in cui Romano Mussolini , che suonava il piano, scrisse la canzone “La Gioconda” che, guarda caso , era una splendida ragazza di Forio di cui Domani Mussolini era innamorato. Era l’epoca in cui a Forio venivano anche i figli di Edda Mussolini, vedova Ciano., Dindina e Mogli. Era l’epoca in cui il Faro di Punta Imperatore dai suoi 136 metri di altezza del livello del mare, lanciava i suoi fasci di luce per avvertire i naviganti …..di non avvicinarsi e per dare loro l’esatta posizione. Le destinazione d’uso cambiano ma Punta Imperatore, il Soccorso, S.Angelo ed il Castello rimarranno indelebilmente impressi nella memoria quali luoghi lincantevoli e unici. Sergio Foti

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