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venerdì, Aprile 19, 2024

Il coraggio di ricominciare, l’incontro con Paolo Crepet

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Paolo Crepet, noto psicologo italiano spesso ospite dei più disparati salotti televisivi, nella mattinata di ieri ha tenuto una interessante “lectio” incentrata sul coraggio… un coraggio visto come azione di comunità e spirito di unità che serve per affermare i propri diritti e non perdere la propria identità a margine di eventi traumatici come il terremoto che ha sconvolto la nostra isola lo scorso 21 agosto 2017.
“Il terremoto è un evento, non una sciagura. È un elemento che esiste e bisogna affrontarlo in modo non fatalistico, ma pensando che siccome può accadere la comunità deve reggere, come la scuola e il territorio – ha introdotto Paolo Crepet, per poi aggiungere – Bisogna reagire in modo compatto e forte, avere il coraggio di esternare la propria indignazione e cambiare. Perchè la forza di tanti non è da sottovalutare. Cambiare significa andare avanti, esigere che le cose vengano fatte per bene e con criterio, coinvolgendo veri esperti e figure meritevoli. Questa è la migliore prevenzione. Ognuno può essere una goccia che, insieme agli altri, risolve i problemi. La nostra bellezza e la nostra responsabilità è questa: metterci assieme e lavorare per risolvere un problema. Si ha un obbligo verso la bellezza che rappresentate, siete una perla straordinaria che milioni di persone visitano. Una responsabilità nei confronti dell’umanità. Ecco perchè Ischia deve riprendere la sua strada maestra e andare avanti.”
Riscoprire la propria identità di popolo e di comunità, essere da supporto l’un l’altro e non abbandonare, affatto, i luoghi segnati dalla tragedia. Perchè la ricostruzione delle persone passa inevitabilmente per la ricostruzione dei luoghi, bisogna rimuovere le macerie in strada per rimuoverle anche dentro sé stessi.
Un messaggio chiaro del noto psicologo, che aggiunge: “Vi sono, negli anni, chiari esempi d come le comunità abbiano risposto all’emergenza del terremoto. Chi si è rimboccato le maniche ed ha portato avanti la propria indignazione trasformata in voglia di fare ha visto l’arrivo di risultati concreti, chi è rimasto in silenzio attendendo l’intervento di altri, vive ancora in situazioni precarie.”
L’evento, promosso dalla Fondazione Opera Pia Iacono Avellino Conte di Ischia con l’associazione Oltre onlus e con il patrocinio di tutte le municipalità isolane, è stato anche l’occasione per illustrare il progetto realizzato, ed in itinere, da un gruppo di psicologi isolani, che, dai momenti successivi al sisma, hanno condotto molte attività di supporto per bambini ed adulti, sia sui luoghi del sisma che in strutture messe a disposizione da altre realtà. Una attività di storytelling che aiuta ad affrontare i traumi immediati e quelli da stress, “il rumore della nostra terra”. Il progetto, ideato dalla Fondazione e finanziato dalla stessa per la prima fase, continuerà con alcuni incontri rivolti ai ragazzi in età scolastica di ogni ordine e grado, per poi coinvolgere anche gli adulti. Una serie di incontri da realizzare e da finanziare per continuare un percorso psicologico per rielaborare traumi anche sopiti e riequilibrare persone e territorio.

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