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venerdì, Marzo 29, 2024

I “Benvenuto a Forio” a Don Emanuel

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Dionigi Gaudioso: “Grazie Don Emanuel”
Oggi tocca a me l’ingrato compito di salutare don Emanuel. Mentre ero a pranzo con i miei genitori, oggi, mio padre mi ricordava che è stato lui come sindaco ad accogliere don Emanuel e io gli ho detto che, come al solito, lui è stato più fortunato di me perchè accogliere è sicuramente bello, purtroppo oggi per la comunità di Fiaiano è un giorno un po’ triste. Ho visto alcune persone piangere perchè don Emanuel ha fatto tanto per la comunità di Fiaiano, ha completato la chiesa come struttura e come funzionamento. L’unica cosa che posso rimproverare a don Emanuele è che doveva chiedere al vescovo di andare via, così, come ha detto, non lo avrebbe fatto andare via. Io ricordo don Emanuel perchè ha celebrato il mio matrimonio, celebrazione che ho fortemente voluto da don Emanuel nonostante mia moglie fosse di Piedimonte. Lo ringrazio ancora, ringrazio per aver battezzato i miei figli. Ma il lavoro più importate è stato quello rivolto al sociale, togliendo i ragazzi dalle strade. A Fiaiano possiamo dire di non avere problemi di droga proprio grazie a don Emanuel, che ha riavvicinato i giovani e i fedeli tutti alla Chiesa, diventata una grande comunità. A nome di tutti i cittadini dico “Grazie don Emanuel” e colgo l’ocasione per fare un appello al vescovo: da Fiaiano se ne è andato un fuoriclasse e ne vogliamo un altro, sappiamo sarà difficile sostituire don Emanuel.”

Francesco Del Deo: “Il sostegno dell’amministrazione comunale non ti mancherà”
Saluto don Marco Trani, il parroco don Cristian, l’amico don Gaetano e Padre Nunzio. Stamattina era la comunità di Forio ad emozionarsi, stasera tocca a Fiaiano, mi sembra anche giusto. Naturalmente questa commozione della comunità parrocchiale di Fiaiano è per noi garanzia della capacità e della grande intraprendenza di don Emanuel. Naturalmente, eccellenza, c’è stato un momento, quando tra i parrocchiani, di cui faccio parte, è iniziata a circolare la voce di un cambio vi è stato un moto quasi da crociata in cui io ero diventato il crociato Riccardo Cuor di Leone e lei era diventato Saladino. Ad un certo punto però, ho voluto ragionare a freddo e, tra i tanti problemi che hanno i sindaci era meglio “scaricare” il problema sul Vescovo. Non era una alzata di scudi contro don Emanuel ma era per don Pasquale che andava via. Poi ho pensato, quando si nominano vescovi o cardinali il Papa è sempre illuminato, così come i Vescovi per i parroci. Quando ho saputo che era don Emanuel mi sono detto, se noi come comunità non apriamo le porte a don Emanuel che è di Forio, ma a chi dobbiamo aprirle? Certo lui c’è stato poco a Forio, e ho attivato i servizi segreti per vedere don Emanuel davvero chi è e ho avuto solo notizie positive. Sicuramente non deluderà le aspettative. Questa è una parrocchia molto importante e don Emanuel avrà il carico di sei chiese, San Sebastiano Martire, il Soccoro, la Visitapoveri e la Basilica. Non sarà un lavoro facile. Certo, noi siamo foriani e il foriano, che ha nel dna elementi saraceni, è molto diffidente. Ad esempio eccellenza se lei fa una cesta di doni e viene a casa mia io la guardo sempre con sospetto… perchè è nel nostro dna. Noi a Forio stiamo avendo dei parroci abbastanza giovani, parroci molto attivi anche troppo. Ho avto modo di sapere che don Emanuel ha creato qualcosa di bello e continuerà su quella scia. Stamattina due ore siamo stati in chiesa e ci siamo tutti commossi e ripagati dal fatto che il vescovo ci ha mandato un foriano, in una parrocchia pilota come quando vi era monsignor Luigi Capuano, che era una guida per i giovani di allora. Siamo tutti legati a questa parrocchia, dove c’è la madonna dell’Addolorata che, per i foriani, rappresenta una cosa particolare. Dal mio bisnonno tutta la mia famiglia è stata battezzata in questa chiesa e vi sono molto legato. Il sostegno dell’amministrazione comunale non ti mancherà, come anche il mio e della mia famiglia quando non sarò più sindaco. Benvenuto don Emanuel.

Il saluto delal comunità di Fiaiano
A nome della comunità di Fiaiano vogliamo leggere una lettera
Tredici anni il tratto di strada percorso insieme, un cammino intenso, bello, fatto di tante esperienze, ma anche difficoltà che ci hanno aiutato nella crescita reciproca cristiana. Un tragitto che ci ha avvicinato, legato e unito. La nostra mente va alle tante cose belle, importanti e impegnative realizzate sotto la tua guida. Dalla realizzazione della chiesa e il completamento del centro Spedicati; dall’organizzazione della vita di comunità che ha coinvolto i parrocchiani, alla valorizzazione del nostro territorio attraverso lo sport e sensibilizzazione al creato. Dai ritiri spirituali, pellegrinaggi e feste, specialmente quella di S. Anna. Ci siamo sentiti parte di una comunità, di una famiglia e proprio come una famiglia abbiamo vissuto insieme tanti momenti di gioia e di dolore. Tutto questo è stato possibile viverlo nella fede anche grazie ai momenti di condivisione, di formazione, nei colloqui personali, passeggiate e cene. In questi anni abbiamo capto che una comunità parrocchiale si può definire tale solo se il motore di tutto è l’amore vicendevole che ci permette di alzarci e ricominciare nonostante i nostri limiti e cadute. Grazie per aver detto il tuo SI a Dio che non ha cambiato solo la tua vita ma anche la nostra. Grazie perchè facendoti strumento nelle sue mani tanti hanno potuto incontrarlo e sperimentare il suo tenere amore. Grazie perchè hai lascito spazio a ciascuno di esprimere le proprie idee e talenti valorizzandoli. Grazie perchè ci hai aiutato a guardare oltre i nostri interessi e non chiuderci in noi stessi per essere pronti ad accogliere ed andare incontro all’altro. Grazie perchè anche oggi, come 13 anni fa dici il tuo Sì a una nuova missione che Dio ha pensato per te e grazie anche a questa tua testimonianza di disponibilità nonostante la sofferenza del distacco vogliamo impegnarci anche noi a dire il nostro Sì e continuare ad essere una comunità viva. Ci hai insegnato che tutto ciò che si vive in Dio rimane per sempre, ti assicuriamo la nostra preghiera e ti auguriamo di continuare ad essere, anche per i nostri fratelli di Forio, quel parroco fratello, amico e padre che sei stato per tutti noi. Ti vogliamo bene.

 

Il benvenuto della comunità di San Sebastiano
Mi è gradito a nome di tutta l’antica comunità di San Sebastiano Martire porgere un caloroso saluto a tutti e un profondo ringraziamento al Signore per averci donato momenti così belli ed indimenticabili. Ci unisce un senso di gratitudine al nostro amato vescovo che con la sua zelante opera pastorale e per al sua presenza qui in questo momento molto particolare, per questo gli assicuriamo la nostra costante preghiera.
Grazie ai numerosissimi fedeli giunti dalla bella e vitale comunità di Fiaiano che hanno accompagnato qui il loro parroco testimoniandogli affetto e stima.
Grazie al nostro nuovo parroco per aver accolto con entusiasmo ed amore la chiamata di Gesù a continuare il ministero sacerdotale sull’altra sponda dell’isola dove affondano le sue radici familiari. Ti vogliono bene, carissimo don Emanuel, i cattolici e tutti quelli che vivono a Fiaiano, hai costruito tanto per la tua gente, i tuoi amati giovani e noi già te ne vogliamo perchè sappiamo quanto è grande è la uta fede, la tua capacità di operare per il bene.
Un sentito grazie a don Pasquale per il suo impegno travolgente missionario, e commossi lo ringraziano tutti, i credenti e quelli che ancora non hanno incontrato il signore. A tutti ha parlato di Gesù e fatto sentire il calore dello Spirito. Abbiamo apprezzato il suo stile essenziale, semplice allegro e rigoroso, che mette al centro l’Eucarestia da cui scaturisce l’amore per il prossimo.
Cito l’omelia di Papa Francesco: “Tutti i pastori dobbiamo congedarci. Arriva un momento dove il Signore ci dice: vai da un’altra parte, vai di là, va di qua, vieni da me. E uno dei passi che deve fare un pastore è anche prepararsi per congedarsi bene, non congedarsi a metà. Il pastore che non impara a congedarsi è perché ha qualche legame non buono col gregge, un legame che non è purificato per la Croce di Gesù”. Don Pasquale e don Emanuel hanno applicato queste parole congedandosi bene. La parrocchia di San Sebastiano è antica 4 secoli ma viva e vivace, inserita in un contesto eterogeneo e multiculturale, ricca di tradizione, storia e arte, con le sue tante chiese e edicole votive. Cito su tutte le nostre confraternite di Visitapoveri e Loreto. Una comunità dal cuore antico ma aperto e accogliente verso le difficili sfide che il futuro ci propone. Qui i primi aneliti cristiani del Cardinale Lavitrano, qui hanno servito il signore mons Luigi Capuano e canonico don Michele Romano.
Ecco mentre ci sforziamo di leggere i segni dei tempi ritengo provvidenziale che il nostro nuovo parroco sia dotato di un carisma dinamico e allegro. Forse notava Benedetto XVI abbiamo perso di vista che in una società in cui la chiesa a molti sembra legalista e istituzionale, la nostra sfida più urgente è comunicare la gioia che deriva dalla fede. La forza profetica del sacerdote consiste però nel non essere omologato e omologabile a cultura o mentalità dominante, deve essere una novità, il sacerdote porta la luce della Parola di Dio. E’ con questi sentimenti che la nostra comunità ti accoglie, carissimo don Emanuel,pronta a riprendere il cammino con un nuovo compagno di viaggio, nella certezza che saprai condurci con sapienza verso una vita più vera, più autentica, più giusta, in una parola, cristiana.
www.ildispari.it

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