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giovedì, Marzo 28, 2024

Giovan Battista Castagna: «Facciamo il possibile con i mezzi che abbiamo»

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Ida Trofa | A margine dell’incontro tra i sindaci dei comuni dichiarati in stato di emergenza, il commissario Grimaldi e il capo della Protezione Civile Nazionale, Borrelli, abbiamo intervistato il sindaco di Casamicciola Terme, Giovan Battista Castagna.
Sulla scorta dell’incontro di questa mattina con Grimaldi e Borrelli, come vede il futuro del nostro territorio?
“Il futuro certamente è roseo, nel senso che dobbiamo avere la certezza che siamo casamicciolesi, quindi siamo abituati a rialzarci. Questa è la mia speranza, noi abbiamo una storia da raccontare, ci siamo sempre rialzati. La venuta di Borrelli è stata utile perché ci ha dato contezza dei numeri, in quanto l’ordinanza per lì emergenza non soddisfa le esigenze. Si fronteggerà con una ulteriore ordinanza tutte le necessità. La cosa principale è chiedere alle persone di avere pazienza di trovar casa, anche perchè gli alberghi costano e significa sottrarre fondi alla messa in sicurezza di edifici e strade. La questione albergo va anche pensata con lo sciacallaggio che sta succedendo. Non mi aspettavo che molti isolani non dimostrassero solidarietà agli sfollati, anzi se ne approfittano pensando che chi ha il CAS può fronteggiare costi più alti. Si sta confondendo questa cosa, molti proprietari di appartamenti pensano che sia solo per gli immobili, ma il CAS comprende tutto, anche il vitto. Io ho raccolto tante proposte per far si che venissero fatte delle offerte a proprietari che mettono in disponibilità gli appartamenti, il comune riconosceva un bonus su IMU o TARI. Mi è stato chiesto anche di fare convenzioni con residence, trasferendo persone dagli hotel. Chiaro che poi abbiamo parlato anche della ricostruzione, i problemi scuola e altro, problemi che stanno emergendo.”

E’ vero che si sta cercando una area per l’installazione di prefabbricati scolastici?
“Io non voglio casette, assolutamente, l’ho chiarito anche sul tema alloggi, ma dare soluzioni abitative concrete alla popolazione, però, il Miur ha approntato un finanziamento per strutture, che non sono le solite casette, e si stava pensando all’area del Mortito. Stavamo pensando con la protezione civile di agire in quell’area se è stato collaudato il lavoro fatto a seguito dell’alluvione. E capire se l’area poteva essere idonea da attrezzare con strutture funzionali.”

Vi saranno altri stanziamenti oltre la prima emergenza?
“Questo mese abbiamo speso quasi 1milione e 800 mila euro di albergo, per forza di cose ci dovrà essere un ulteriore stanziamento di fondi.”

Una nota dolente è l’etichetta degli abusvi, un suo assessore, Ignazio Barbieri, chiedeva una legge ad hoc da Roma lei cosa ne pensa?
“Come tecnico mi sono fatto una mia opinione. Oggi con le leggi attuali una demolizione e una ricostruzione non è possibile. Dato che molte case, per poterle adeguare e sistemare, c’è necessità di demolizione e ricostruzione, abbiamo necessità di avere questa delega dallo Stato. Anche perché se tra mille anni accadrà di nuovo, altri ci diranno ancora dia vere materiali scadenti. Ma se non ci mettono in condizione di poter operare. C’è da dire anche che quando ci è stato detto che vi erano materiali scadenti, non era stato indicato come abusiva la costruzione, ma si intendeva che il materiale aveva fatto il suo corso, come accade in natura. Quelle che potevano essere le legature fatte nei primi anni del 900 hanno avuto un circolo. Certo non vogliamo mettere una pietra sotto al tappeto, il condono è una realtà. Noi come comune abbiamo affrontato un percorso per le istruttorie e i permessi in sanatoria, ma è una qualcosa che deve essere risolta”

Per decenni è stato un’arma forte nelle mani della politica?
Stamattina un giornalista diceva che questo non si risolve perché viene utilizzato dalla politica nel momento delle elezioni. Ma forse oggi è tutto il contrario, chi si candida il primo punto nei programmi elettorali è l’emissione della sanatoria. Chi risolve un problema del condono del 1985 è un politico da apprezzare per il popolo. Il dato che è venuto fuori è il totale delle pratiche da istruire, non sono cose troppo grandi, spesso sono portici o finestre.”

Chi ha un condono o un istanza può sperare? Nelle schede A, B, C si deve dichiarare l’assenza di difformità e correttezza amministrativa per il fabbricato danneggiato.
“Come hanno detto anche i tecnici, chi oggi ha un condono ha un titolo che non può essere cancellato da un sisma.”

Arriveranno i fondi per la ricostruzione?
“Sì, è chiaro. Però dobbiamo innanzitutto capire come sono le linee guida da seguire, di come costruire e ricostruire in quelle zone e, soprattutto, ci devono dare la deroga ai vincoli appena elencati. In sostanza questa storia deve finire… se la portiamo ancora avanti possiamo anche dire che il vero terremoto ancora deve iniziare. Dobbiamo, certamente, capire l’iter, ma non è che chi ha presentato i due

Ma davanti a questo empasse chiederete una legge speciale?
“Sì. Io l’ho fatto presente e loro hanno recepito. Certo, tra dirle e farle ci vuole tempo, ma questa cosa è necessaria. Un punto a tutta questa problematica lo dobbiamo mettere. Se dobbiamo sistemare la cosa, questo è i l momento opportuno. Non è una questione solo di Casamicciola che ha pagato a caro prezzo questa possibilità, ma è una cosa che serve a tutti i comuni isolani e non solo. Molti comuni campani aspettano ancora risposte. Meglio dire al cittadino “ti do il condono, ma devi sistemare la casa” e non attendere fino al verificarsi di una tragedia.”

In merito all’eccessivo ricorso alle somme urgenze con ditte private, invece di ricorrere ai puntellatori dei vigili del fuoco, volute dal suo Governo?
“Quando abbiamo fatto le verifiche sul campo i vigili del fuoco mi hanno comunicato che loro non avevano l’attrezzatura adatta e dovevamo provvedere noi. Ho tutte le relazioni in merito. Noi abbiamo fatto una valutazione che ci ha portato a propendere per questa strada. A me dispiace vedere certe notizie e leggere alcuni articoli fondati non so su quali notizie. Se si ha la pazienza di leggere le carte e poi fare le vostre giuste osservazioni, allora io sto al giudizio vostro. Cerchiamo di dare la giusta e corretta informazione ai cittadini. In questo momento siamo già esasperati. Sono sempre a disposizione per chiarire dinamiche e atti. “

Parliamo dell’incarico al dott. Pianese.
“Quello non è solo per monitorare le temperature, ma la cosa principale è quella di approntare il piano generale necessario per un paese come il nostro, in zona sismica e non solo. Un passaggio forse che è sfuggito. Un piano che avremmo dovuto avere e che è necessario per spiegare in da farsi in caso di emergenze anche come quella che ci ha colpito nel 2009 ”

Perché non abbiamo sfruttato 50mila euro previsti dall’Ordinanza del Consiglio dei Ministri e i 100 mila dalla stessa previste per attrezzature? Insomma ci sono già INGV e CNR!
“Vi è anche un finanziamento regionale, o anche questo dell’ordinanza già nota. Ma alla fine il professionista era già stato incaricato e già elaborato una idea, aveva una conoscenza di tutto il territorio e ora deve elaborare documenti utili nei momenti di crisi, o anche quali sono gli obblighi e doveri di un amministratore, le conoscenze da trasferire alla popolazione. Sono cose che già dovevamo approntare, ma lo abbiamo formalizzato ora come costo. Sono soldi che servono per essere poi in grado di fronteggiare le emergenze. La notte del sisma, verso le 05.00 del mattino, scoprii che anche il comune era saltato e mi trovai al Capricho con un tavolo e una sedia. Sono partito dal niente e se avessi avuto più notizie, potevo anche partire da qualcosa in più. Da niente sono partito e sto cercando di fare il massimo”.

Il sindaco Castagna, poi, lancia una idea per convocare un consiglio comunale unico per tutta l’isola per affrontare le tematiche relative all’ambiente, al lavoro e a tutte le aree coinvolte dal sisma.

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