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mercoledì, Aprile 24, 2024

Giancarlo Carriero: Smettiamola con la visione troppo Ischia-centrica dei problemi

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Rispondendo al nostro forum sul “Futuro dell’Isola”, ecco l’intervento di Giancarlo Carriero

Mai come quest’anno l’apertura della stagione, tradizionalmente coincidente con Pasqua, sarà caratterizzata da una presenza diffusa di cantieri con lavori, come nel caso di Lacco Ameno, ben lungi dall’essere terminati. Eppure non bisogna cadere nella facile retorica dell’antipolitica nei confronti delle amministrazioni locali.
Questo tema come altri, tipo l’alto livello delle tasse o la totale mancanza di programmazione, ma aggiungerei anche di comunicazione e promozione dell’isola, travalicano decisamente i nostri confini isolani e coinvolgono responsabilità della Regione Campania o delle varie Amministrazioni Statali, e addirittura dell’Unione Europea.
Molto spesso infatti, si ha una visione troppo Ischia-centrica dei problemi, e vorremmo la soluzione dai nostri amministratori isolani. In realtà il discorso è più complesso. Pensiamo alla ricaduta sulla nostra vita quotidiana che hanno certe decisioni prese a livello di Europa. Le tasse ad esempio, non derivano alla fin fine da limiti e obblighi imposti da Bruxelles? E programmazione turistica, comunicazione, promozione, ma anche realizzazione di fogne e depuratori non sono di competenza regionale? E così via dicendo…
Dunque, gli amministratori dell’isola dovrebbero maggiormente guardare, studiare e interfacciarsi con le realtà extra isolane, e forse preoccuparsi meno dei problemi spicci del proprio elettorato.
Ovviamente, questo non esime loro dalle responsabilità dello stato del proprio Comune.
Se esso è malandato, le aiuole hanno erbacce che arrivano alle ginocchia, e la raccolta dei rifiuti costa troppo anche perché ci sono minuscole ruberie questo è colpa loro, se non altro per non saper vigilare. Ma è anche vero che dobbiamo essere noi cittadini nel momento in cui esprimiamo il voto ad avere uno scatto nuovo: non dobbiamo più ragionare in termini di “voto tizio perché dopo posso chiedergli il mio piccolo favore”, ma “voto caio perché ritengo che meglio possa rappresentare i miei interessi in Regione, Parlamento italiano e Unione europea”.
Per guardare con ottimismo al futuro dell’isola abbiamo bisogno di un cambio di mentalità nostro, di tutti, che ci spinga a scegliere una classe amministrativa locale finalmente orientata alla progettualità lungimirante e innovativa dell’isola. Non dico che quella attuale sia tutta da buttare, ma deve essere misurata su questa base e non sui micro-favori richiesti da singoli cittadini.
Noi forze produttive, professionisti, menti pensanti interessati al bene dell’isola possiamo e forse dobbiamo fare di più. Organizzarci in modo da far sentire la nostra voce in maniera più compatta. Dobbiamo mettere da parte gelosie, desideri di protagonismo e preconcetti per cercare di fare squadra o, come si dice oggi, di fare sistema. Dobbiamo essere in grado di proporre progetti di sviluppo dell’isola che ci consentano di essere presenti meglio nel mondo di oggi dominato dai viaggi dei singoli più che dai tour-operator, da temi quali sostenibilità ed ecologia piuttosto che da modelli in cui prevalgono il traffico e l’eccesso di folla, dobbiamo poter parlare ai giovani di tutti e 5 i continenti e non solo a quei meravigliosi clienti che vengono da oltre 30 anni ma che per ragioni naturali diminuiscono sempre più, utilizzando anche gli strumenti più innovativi di comunicazione.
Riuscire ad essere realmente propositivi nell’ambito di una progettualità innovativa e moderna è la più grande sfida che ci troviamo davanti oggi. Ed è talmente importante fare sistema su questi argomenti, che arrivo a pensare che sarebbe meglio proporre un progetto di cui io personalmente posso essere d’accordo solo in parte purché sia presentato da un blocco compatto che sta facendo sistema. Se non ragioniamo così, e continuiamo a muoverci singolarmente e a chiedere il nostro mini-piacere al politico di turno, resteremo dei microbi in un mondo sempre più globalizzato, dominato da players di dimensioni enormi, in cui le mete turistiche si moltiplicano progressivamente.
Dobbiamo volare alto, saper proporre progetti di alto livello e verificare che gli amministratori locali abbiano la capacità di svilupparli. E dobbiamo farlo da ora, da subito.

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