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giovedì, Aprile 25, 2024

Giacomo il traditore. Pascale passa con la Lega e abbandona De Siano?

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Il primo ordine era attaccare Giosi e Renzi. E così, Pascale, da buon burattino politico come gli ha insegnato Domenico De Siano prepara la sua scalata con la Lega di Matteo Salvini.

Il sindaco di Lacco Ameno, infatti, dopo mesi di silenzio assordante sul decreto-monnezza che ha varato questo indegno governo fatto di manine e di ministri che sognano ponti pieni di bimbi, ha eseguito l’ordine dopo le parole di Matteo Renzi. Le ultime che sono arrivate. Le ultime in ordine di tempo e, forse, le meno ascoltate.

Il sindaco che ha scritto, insieme con altri, il decreto che spacca l’isola e che, sul sottofondo include la malsana idea di effettuare un condono tombale con la formulazione dell’articolo 25 (perché domani, qualch e avvocato invocherà qualche principio costituzionale per cui salta la limitazione alle schede Aedes), da ieri ha attaccato il senatore del PD Matteo Renzi.

Non una parola sul ministro Costa che ha detto che i condoni di Ischia gli fanno “venire il mal di stomaco”, lo fanno “soffrire fisicamente” e che sarà un “martello contro i condoni”. Non una parola su Legambiente, sui Verdi, sul WWF, sulla Lipu, sul Touring Club Italiano. Non una parola contro la Nugnes, senatrice grillina.

Non una parola contro il vice direttore di Repubblica, Rizzo. Non una parola contro l’editorialista del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella. Non una parola contro Vespa a Porta a Porta.

Contro quelli del governo non una parola. Ma Pascale attacca Matteo Renzi dell’opposizione. Attacca chi ha perso il 4 marzo e che oggi mira alla scomparsa. Ma come, mezza Italia ci ha fatto neri per settimane intere e Pascale è stato zitto e muto e ieri, dopo aver le critiche che gli abbiamo mosso, insorge contro la fake news di Renzi? Non è strano, è strategia.

E’ pronto, infatti, il passaggio di Giacomo Pascale con Lega. Una sorta di difesa per la prossima sindacatura a Lacco Ameno anche se, è bene dirlo, su questa storia c’è il tradimento di Domenico De Siano.

E chi dà voce a Pascale? E’ quel Ciro Cenatiempo che scrive sul giornale che ospita con frequenza Pina Castiello, la bionda partenopea leghista. Eggià, per Giacomo è arrivato il tempo di passare su un altro carro. Quello di Domenico, non sembra più essere buono per il sindaco di Lacco Ameno e, allora, perché non saltare su quello di Matteo Salvini? E’ di moda.

La polemica, se proprio Pascale, la vuole fare, la faccia con il governo. La faccia con la Nugnes. La faccia con il Ministro Costa. La faccia con chi, nel governo, ha “mal di stomaco” e “soffre fisicamente”.

Farla con Renzi, che sta in declino, non serve a nulla. Davvero a nulla perché, il voto del PD al Senato, è quello che è. Non conta nulla. La maggioranza è altrove. Ed è quella maggioranza che si lamenta del nostro condono.

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