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venerdì, Aprile 19, 2024

Gelo a Scuola, il preside Calise chiude il Liceo. Sì ai doppi turni: mancano i riscaldamenti

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Gelo a scuola, le proteste non si placano anzi salgono di livello. Dirigenti Scolastici, ormai spalle al muro, cominciano a fare la voce grossa con gli Enti Responsabili. Un rientro traumatico dopo le ferie che ha reso necessaria una presa di posizione netta anche istituzionalmente.
La stoccata giunge dal Preside del Liceo, Gianpietro Calise, che annuncia la chiusura degli ambienti privi di riscaldamenti e l’avvio dei doppi turni per fronteggiare l’emergenza e garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza. A meno che, finalmente, la ex Provincia di Napoli si assuma le proprie responsabilità intervenendo ad horas per la risoluzione dell’annoso problema. Un problema ormai segnalato da anni.
In molte classi isolane, come e sopratutto per quelle dei liceali, le temperature sono inaccettabili, rendendo quasi impraticabile lo svolgimento delle lezioni. E non sono solamente i ragazzi a lamentarsi, sono gli stessi docenti che in tante situazioni trovano condizioni di lavoro al limite tali da impedire persino lo svolgimento delle lezioni. Si è addirittura arrivati a chiudere la scuola per evitare che il freddo abbia conseguenze sulla loro salute. Un’emergenza che non solo sta mettendo in ginocchio tutta l’isola, ma che, proprio in questo comune disagio, unisce istituzioni ed utenti.
Ad Ischia in particolare ha risentito pesantemente dell’effetto freezer la sede di Via Morgioni del Liceo Ischia. Impossibile districarsi dalla morsa del gelo senza servizi adeguati e impianti ad hoc .
Dagli impianti che non funzionano proprio a quelli che riscaldano a singhiozzo, dagli infissi che non mantengono il calore, alla temperatura troppo bassa per aule troppo grandi per finire con l’assenza di gasolio, il problema grave del Polifunzionale e dell’Ex Mercato di Lacco Ameno è l’assenza di impianti o di impianti capaci di raggiungere un poter calorifero adeguato.
Qui, infatti, gli impianti di riscaldamento mancano dl tutto in gran parte degli ambienti e per riscaldarsi è stato necessario l’ausilio delle stufette acquistate per l’occorrenza. Il dirigente scolastico Gianpiero Calise, subito dopo il rientro dalle vacanze natalizie, ha acquistato 20 stufe per garantire almeno una temperatura accettabile nell’istituto. Ma questo non è bastato.
La sede del biennio, ancora del Liceo, a Lacco Ameno, invece fa registrare temperature in picchiata che rendono invivibile lo stabile, atteso che la sorgente calda che alimenta l’impianto di riscaldamento non riesce a garantire temperature in grado di servire l’intero complesso adeguatamente.

LA NOTA DEL PRESIDE CALISE
Non bastano i palliativi e gli acquisti di fortuna il Dirigente Calise ha così scritto una piccata nota alla Città Metropolitana, Area Edilizia Scolastica Direzione interventi edilizia scolastica palesando le oggettive difficoltà nell’erogazione del servizio scolastico presso la sede d’Ischia a causa delle basse temperature e di assenza di riscaldamento in numerose aule e nei corridoi.
Il dirigente scolastico punta i piedi e pretende che la direzione tecnica provinciale si faccia carico seriamente della problematica. Problemi e disagi che non solo si ripercuotono pesantemente sull’andamento delle attività didattiche, ma mina seriamente la salute e la sicurezza degli allievi e dell’intera popolazione scolastica.
«Nonostante l’impegno di questa dirigenza – scrive Calise – per superare le difficoltà che si stanno verificando alla ripresa delle lezioni dopo la pausa delle vacanze natalizie, si rappresenta che, a causa delle basse temperature che si stanno registrando in questi giorni e dell’assenza di riscaldamento in molte aule e nei corridoi della sede d’Ischia, le condizioni microclimatiche in detti ambienti risultano inadeguate. Permanendo tale situazione nei prossimi giorni, sarà necessario adeguare l’orario delle lezioni per consentire il normale e regolare svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche adottando un orario anche pomeridiano, così da utilizzare solo gli ambienti dotati di sistema di riscaldamento. La Direzione tecnica competente, che legge per conoscenza, è invitata formalmente a prendersi carico della problematica e a intervenire tempestivamente per porvi rimedio, dal momento che la Città Metropolitana è l’ente obbligato per legge a provvedere. Si sollecitano, pertanto, le numerose richieste già formulate in merito da questa dirigenza (prot.n.556/A35 del 5.02.2013 e prot.n.4119/A16 del 6.10.2014 allegate), ad oggi ancora inevase. Il Dirigente Scolastico Gianpietro Calise»

MA E’ SOS SCUOLA
Serrara Fontana, Forio, Lacco Ameno in proporzioni minori Casamicciola e Ischia con la civilissima e attrezzata Barano nelle aule scolastiche è tutto un battere di denti.
Asili, elementari, medie superiori le difficoltà si registrano un po’ ovunque. Immune al momento da turbinio delle polemiche il Mattei ed il Telese dove i ragazzi non hanno al momento registrato problemi legati al freddo.
In alcuni casi i termosifoni non sono stati proprio accessi perché non funzionanti o per mancanza di soldi e gasolio, in altri venivano azionati solo poche ore o a temperature troppo basse, in altri le aule troppo grandi rendevano scarso il potere calorifero degli elementi installati. Insomma in ogni caso condizioni insufficienti per arrivare alla temperatura prevista dalla legge.
A Lacco Ameno la situazione è stata critica. Fin dal rientro post natalizio il freddo l’ha fatta da padrone tra impianti guasti, discussi traslochi, ed un problema al sistema di riscaldamento che a ben vedere non è stato risolto nonostante le promesse e gli sforzi profusi. Alle scuole medie di Via Fundera fin dal giorno di apertura si studia e si lavora con giubbini e plaid.
Disagi e polemiche anche al Mennella dove è il complesso delle strutture a non garantire l’ambiente favorevole. Anche al Nautico di Forio necessaria l’installazione, come il Liceo, di altre stufette, i termosifoni non scaldano. Eppure con le colonnine del mercurio già in picchiata a capodanno era più che intuibile una situazione come quella che attualmente sta mettendo in ginocchio la nostra scuola.
A mancare sono una manutenzione ordinaria e lo stanziamento di fondi sufficienti ad accendere tutti i riscaldamenti. Misure del genere probabilmente avrebbero evitato il caos o quanto meno avrebbero rappresentato un utile deterrente . Cosi un semplice problema si fa emergenza. Cosi si fa scuola ad Ischia com dl resto in tutta Italia o quasi.

1 COMMENT

  1. e tutto ciò in una isola con le acque termali………istituzioni politiche e scolastiche meritate solo la gogna!!

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